Finisco
ora di leggere il "digest" e avverto un po' di sollievo a non
essere l'unica ad avere delle perplessità (se così vogliamo dire). Il mio
primo commento dopo il concerto è stato:" a saperlo prima..." e
queste parole mi risuonano da allora nella testa e nel cuore.... Mai, e dico
MAI, avrei pensato di poter dire una frase come quella dopo un concerto di
Claudio !!! Certo è stato un bel concerto ma nulla di più, nessun
evento... un finale ma non GRANDE. A quasi tre giorni di distanza non resta
che un ricordo senza "magia" senza quella attesa che, sempre, ci
spinge ad andare, Assieme, Oltre, nessun "memo" per Andare al di là
del ponte.... E la nota più dolenta questa volta siamo stati noi -o almeno
una parte di noi- Uno spettacolo indecoroso a cui mi vergogno, da Clabber,
di aver assistito. La violenta irruzione, col rischio di farci male; lo
squallore dei soliti giacconi stesi per "prenotare" in tre
un'intera fila; la ressa d'avanti al palco... Si, certo, l'organizzazione ha
avuto le sue pecche ma nulla può giustificare la figura che abbiamo fatto e
che abbiamo fatto fare a Claudio. Fossi stata nei panni degli addetti alla
sicurezza dell'Auditorium avrei pensato: ... questo è il pubblico
"scelto" di Claudio Baglioni ?!? Per quanto riguarda poi il finale
a sorpresa che ci doveva vedere protagonisti, mi chiedo se l'orrendo
spettacolo a cui abbiamo dato vita non abbia influito in qualche misura, se
Claudio, deluso, non abbia deciso di liquidarci così... con un' oretta
"fuori programma" di vecchie canzoni ancora buone da cantare, ma
che non avevono per sottofondo quel senso di appartenenza, complicità,
amicizia che nei tanti raduni abbiamo potuto provare e creare... Forse
dovremmo usare quest'esperienza per riflettere sul senso
"originario" di Clab, su cosa significa ESSERE clabber e su quanto
ascoltare Claudio non sia diventato, per qualcuno, un mero sentire senza
capire e far propri stile e contenuti.
Carmela
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