Questa
lettera è rivolta a Claudio e a tutti i clabber che hanno assistito allo
stupendo concerto del 7 dicembre. Si è detto molto in questi giorni circa
le responsabilità e su quello che è successo malorosamente prima del
concerto, ma credo che sia importante cogliere l'essenza di queste lamentele
dirette a mio avviso ad un'organizzazione davvero insoddisfacente, affinchè
i futuri incontri o concerti siano curati con più attenzione e cura in
quanto e da diverse occasioni che questo tipo di organizzazione lascia un pò
a desiderare. Siamo qui per te, Claudio, per ascoltarti, per emozionarci
sempre come se fosse la prima volta, e non meritamo questo trattamento
dall'organizzazione in generale...e il tuo nome non può essere offuscato da
una cattiva gestione delle cose, chinuque si sentirebbe offeso nel vedersi
trattare come "bestie", scusami per l'espressione ma è questa
quella giusta. Penso che non ci meritiamo tutto questo come tu non meriti di
essere offeso e rammaricato se per vie indirette una cattiva gestione si
ripercuote sulla tua persona. Mi è preso un colpo al cuore quando ho
sentito che il tuor è stato annullato e quando allo scorso concerto hai
annunciato che ti saresti presto una "pausa". Spero che tu torni
presto ad emozionarci, la lontananza sarà difficile da sopportare, ma in
ogni caso
TIENICI CON TE! NON
SMETTERE DI TRASMETTERE.
Un forte abbraccio
Giovanna
p.s.
Questo è il nostro Claudio:"Io non vorrei che questi
spettacoli,ma come in genere tutti gli spettacoli di musica,fossero dei
posti dove dimenticare tutto quello che c'è fuori,perchè usciti di qui si
ricomincia da capo e ci sono tante cose da mettere a posto. E anzi vorrei
che queste piazze,questi stadi e tutto quello che abbiamo fatto,queste
*isole di buone energie* potessero diventare qualcosa di più grande,magari
una penisola,magari un continente e vorrei che se siete stati bene lo
poteste raccontare a chi non c'è stato e dirgli che...dirgli che c'è
sempre la possibilità di andare avanti. E vorrei che anche gli altri lo
sapessero che c'è ancora una parola,magari banale,magari retorica,che si può
non buttare via e che è sempre da tenere vicino,magari seduto,mentre si
mangia,accanto,o mentre si viaggia su un tram,o seduta dietro sul sellino
della moto,o dove volete voi,una parola che assomiglia molto...alla parola
SPERANZA...!" CLAUDIO BAGLIONI
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