Buongiorno
a tutti, sono molto felice di avere stamattina del tempo da dedicarmi per
salutarvi e per dirvi che sabato è stata veramente una bella serata.
Nell'aria c'era un'intensa armonia, non solo musicale, ma anche spirituale.
E seppur non ami parlare in questi termini che mi ricordano una setta,
sabato sera c'era davvero serenità e coralità , c'era un gran rispetto
verso l'artista sul palco, verso la musica e le parole.. Nessuno spintone,
nessuna follia. C'era molta gente vicino a me in silenzio, che aveva volgia
di ascoltare, di sentire, di esserci. Ed io comincio ad apprezzare sempre di
più questo genere di pubblico. Mi è piaciuto moltissimo l'abbraccio di
Milano. Alle 21.30 la gente arrivava già fino alla galleria vittorio
emanuele, Claudio dall'alto del palco deve aver visto davvero un gran bello
spettacolo di affetto e compostezza. E da ciò che ho avuto modo di leggere
del 7 dicembre, molti sono stati i delusi...bella la lettera di Mary, in cui
però prevale un senso di inadeguatezza probabilmente più personale che
oggettivo. Perchè è pur vero che "quell'isola di buone energia altro
non era diventata che solita terraferma fangosa di tutti i giorni..."
ma è anche vero che: "usciti di qui si torna a casa e ci sono tante
cose da mettere a posto" e non sempre le cose da mettere a posto sono
materiali. Non sempre quello che c'è sempre stato, debba starci
necessariamente persempre.. Anche a me a volte è capitato di vivere un
concerto con un senso di non appartenza...ma ero io che non appartenevo al
contesto, non il contrario. A volte si guardano le cose sempre dalla stessa
angolatura, ma con un occhio differente. Forse è così. Basta dare
l'importanza giusta a tutto. Io non riesco a essere sempre dove vorrei e a
vivere Claudio con la qualità che vorrei, ma credo che sia una fortuna per
me. Quando ho avuto la possibilità di essere presente spesso, ero presente
solo fisicamente, perchè Claudio per me è un fratello maggiore, un amico,
un insegnante, il maestro delle elementari...gli voglio bene perchè c'è da
sempre nella mia vita, non l'ho mai visto come un uomo da sedurre, perchè
mi lega a lui un senso di "comunione d'animo"... Ma il pubblico di
Claudio è così eterogeneo che ognuno ha il suo modo di
collocarsi.....perciò c'è chi spintona per arrivare in prima fila, c'è
chi fa lo streap tease davanti a lui senza che un'idea illuminata di dignità
attraversi la mente, c'è chi sta dietro per ascoltare, c'è chi vive con
adrenalina ogni cambio di ritmo... insomma...c'è un pò di tutto ed è
giusto che ci sia, solo che ho l'impressione che spesso manchi il rispetto
verso Claudio, verso la prima emozione che ci ha legato a lui: quella della
sua musica. Ognuno con la sua impetuosa voglia di esserci, fa spesso in modo
che poi, alla fine, forse... era meglio non stare. un abbraccio circolare e
un bacio a tutti gli Amici della trasferta Milanese!!
Raffa
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