Serve soprattutto amore

di Giorgio Giovanni Lai

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Ecco il 2006 finalmente arrivato, dopo tanti rituali consumistici che tutti, o quasi, abbiamo seguito in ossequio ad una tradizione che, comunque, non sta molto attenta a quelli che sono i bisogni urgenti dei più poveri, purtroppo in continuo aumento.
Ma, prima di continuare, voglio qui ricordare, quando sembra che durante le feste l'attività lavorativa si fermi del tutto o quasi, che non è venuto minimamente a mancare il consueto infaticabile impegno delle persone che si dedicano all'assistenza dei disabili e degli anziani, pure questi per tanti versi disabili perchè, spesso, non hanno più la completa autonomia motoria e decisionale.
I lavoratori ed i volontari, impegnati in questo delicato settore, hanno continuato senza soste ad operare nelle Case Famiglia, negli Ospedali e negli Istituti dove concretamente si realizza ciò che viene dato agli ultimi che sono e sempre saranno i primi.
Dopo questo, vi dico cosa vorrei per il nuovo anno: maggiore attenzione e rispetto.
Da parte di tutti, me compreso, e da parte delle Istituzioni pubbliche, create dagli uomini per i bisogni degli uomini.
Maggiore attenzione e rispetto verso quelle necessità imprescindibili di cui sono portatori quelle "anime" alle quali ho accennato e della cui schiera, prima o poi, faremo tutti parte.
Non c'è bisogno di tanto. A parte le risorse economiche, purtroppo assolutamente necessarie, c'è bisogno del solo Amore.
Attraverso questo passa l'impegno per offrire voce a chi non l'ha, mani e piedi a chi non li ha mai avuti, occhi a chi non può vedere, orecchie a chi non può sentire, cibo a chi non è nelle condizioni di procurarselo, libertà e giustizia a quanti l'hanno persa o non l'hanno mai avuta, pace a quelli che la inseguono da una vita.
Certo, non è semplice attuare tutto questo, però non abbiamo altra via per compiere il destino della nostra Specie. Quel destino che, lo vogliamo o no, ci conduce a percorrere la strada tracciata da Uno che ha detto a tutti: "Io sono la verità e la vita".
Ecco quindi l'augurio per il 2006, che va dal mio cuore per tutti noi: auspico tanta salute e serenità per affrontare le difficoltà che ci derivano dall'impegno nelle nostre famiglie e dai doveri nei confronti del nostro prossimo.     
Con un affettuoso saluto.
 
 
Giorgio Giovanni
Lai