Karol, un uomo diventato Papa di Anna Pagano E'
un film in due parti girato interamente in Polonia e tratto dal libro Storia
di Karol di Gian Franco Svidercoschi. Il
film ripercorre la
vita di Karol Woytila, dalla sua infanzia all'elezione a Pontefice,
oltre 50 anni della sua straordinaria vita, e ci permette di conoscere
meglio le radici dell’amatissimo Papa Giovanni Paolo II. Il
giovane
Karol Woytila sin da bambino vede i suoi sogni infrangersi, l'uno dopo
l'altro. La morte della madre e del fratello, la guerra, la persecuzione
degli ebrei, la malattia e poi la morte del padre, la perdita dei suoi più
cari amici. I
primi anni della sua vita sono come un lungo viaggio, un viaggio in cui
incontri ed esperienze, da operaio a poeta ed insegnante, lo porteranno al
sacerdozio, fino a diventare, nel 1978, l'uomo che tutti conosciamo. Il
giovane
Karol Woytila, interpertato
dall'attore polacco Piotr
Adamczyk
studia
filologia e filosofia all’Università
di Cracovia, studia e recita con il sogno di diventare scrittore per il
teatro ed attore.
Ma nel settembre 1939 i nazisti
invadono la Polonia per annientarla. E così la vita di questo giovane
intelligente, bello, brillante, sportivo, si trova completamente sconvolta
dalla prevaricazione e dalla violenza. Sopravvivere
a questo inferno, attraversare l’occupazione, la guerra, le rivolte
soffocate nel sangue, portano Karol a cercare nel buio sordo e
disperato del male, una luce. Un cammino lungo affrontato anche con gli
amici. Prima
fra tutti Hania (Malgarazata
Bela), una ragazza che Karol conosce all'università con
cui condividerà la tragedia dell'occupazione nazista e una profonda
amicizia. Karol
è molto legato a Tomasz
(Raoul Bova), un sacerdote in lotta per salvare ebrei
e perseguitati, un esempio di grande spirito umano e di dedizione. Karol
vede con i propri occhi la tragedia del ghetto di Cracovia e Hania gli
porta testimonianza della persecuzione e la deportazione ad Auschwitz
degli ebrei della loro città. Controllato
e minacciato dai nazisti, il giovane Karol inizia a lavorare in una
cava, dove conoscerà Nowak (Ennio
Fantastichini). Dopo
il lavoro Karol, insieme ad Hania, si impegna nel teatro clandestino che
vuole tenere viva la lingua e la cultura polacca. Ma le cose si mettono
male: Tomasz viene fucilato dai nazisti. In seguito a questo tragico
evento Karol Wojtyla, a poco più di vent’anni, trova il coraggio di
cambiare progetto di vita, di diventare sacerdote e sceglie di dedicare la
propria esistenza alla difesa della dignità di ogni essere umano. Il
1° novembre 1946, Karol viene ordinato sacerdote. Giovane
parroco nella nativa Cracovia (di cui poi diventerà Vescovo ausiliario,
Arcivescovo e Cardinale), si deve confrontare con il regime comunista,
ingaggiando una battaglia per la libertà con il funzionario dei servizi
segreti. Convinto
del diritto assoluto di ogni essere umano alla libertà di idee e di
religione, si schiera dalla parte degli operai, al fianco dell'amico Nowak.
Il
film si chiude con l'elezione di Karol al soglio pontificio e con le
immagini di repertorio del suo primo discorso
pronunciato
a piazza San Pietro… in un italiano approssimato che diede inizio al suo
grande e intenso pontificato “Non abbiate paura...” e “Se mi sbaglio
mi corriggerete…” Un
film commovente e capace di
fornirci un arricchimento umano, intellettuale e spirituale. Anna
Clabber3616 |