Che sorrisi d'Urbana creanza
elargirà sua Signora officiante le faccende
d'ufficio a vetrate
che specchiano un cielo a metà. Riga dritto al semaforo
verde,
col passo che pesta spedito, ha imparato il percorso al
minuto
dopo il pasto al salone del bar. Rosso al pedone, ristà.
Ma energica sfrega e rimuove, con raccomandate setole
dure,
ogni piccolo rospo ingoiato al palazzo di sua Potestà.
Nella destra ha la mezza natùre.
Ecco varca il parcheggio incantato, poi sorseggia e
si riempie le gote, e borbotta uno sciacquo mirato a
nettare la gola e la noia di alzare lo sguardo e
irraggiare
il saluto di fronte alla vista del Capo.
E.G.
Siamo qui perché... ci è stato fatto un dono.
L’attimo vissuto, il rischio che corri,
la strada che vai cercando.
Lampi, bagliori, illuminano la notte,
l’ombra diventa un ricordo vivido, un flash.
Il nano e il gigante incontrandosi incrociano le
sciabole.
L’acciaio delle lame si fonde, i cuori battono
all’unisono,
le fatine alate spargono petali.
L’alba, un giorno nuovo, un bagaglio più carico.
Vita, non ti perderò MAI!
Massimiliano Andreoni
Foglie, volteggiano nell’aria come farfalle;
si sfiorano, sembrano riconoscersi; cadono sul
selciato,
schioccano allegramente sotto dei passi più
leggeri.
Un brivido, improvviso, corre sulla pelle, una
sensazione indefinibile,
come l’attimo in cui guardo le tue labbra e i miei
occhi, rapiti, naufragano
nelle tue profondità. Intorno c’è una vita
chiassosa, c’è il sorriso di un amico
che ha visto, giorno dopo giorno, il nostro
amore nascere e sbocciare.
Tra i tuoi capelli, lontano, profili di montagne;
è una dolcezza infinita che ci stringe i
cuori.
Un bambino rincorre una palla, inciampa, cade;
una mano affettuosa spegne il suo pianto.
La mia mano, infreddolita, ti sfiora, cerca te, il
tuo respiro ansima dolci coccole.
Mi vedo in un altro luogo, tu non ci sei, i miei
passi mi portano nel mondo,
ma tu mi segui ovunque, ed io sono con te.
La fantasia di un sogno, la freschezza dei colori di
un arcobaleno; ci guardiamo, e viviamo questo
momento,
stupendo, ma c’è mischiata nel cuore la foto di
una chiesa
dove ogni persona è lì per noi. L’amore cos’è?
Una bici arrugginita, dei jeans sdruciti, due
ragazzi
che si incontrano e sorridono nel vento.
Massimiliano Andreoni
Quando le parole non servono più,
quando ci siamo già detti tutto quel che avevamo
voglia di dirci
e curiosità di sapere, quel che abbiamo tenuto
dentro il rumoroso silenzio e l’inquieta serenità
di un amore
crescente e spaventato…
dopo aver raccontato e spiegato tutto, dopo aver
riso e pianto,
dopo aver sciolto ogni nodo, aperto le finestre
e lasciato entrare la luce… ho tanta voglia, amore
mio,
di sdraiarmi al sole con te in mezzo ai fiori a fare
l’amore
parlandoti solo con gli occhi, che non sanno
mentire…
Helga Ghezzi
sola penso alla leggera carezza che sul mio cuore
si è posata nei frammenti istantanei
di una storia senza fine.
Doriana
Termina un’altra estate…
Finalmente tutto rallenterà, anche la natura
appesantirà
il suo incedere e io avrò più tempo per
riflettere, chiedere, interrogare,
il freddo, il camino, le braci, il sigaro e il vino
mi daranno ancora la
possibilità di guardare dentro di me, ora, tutto si
assopisce e risveglio
me stesso, il mio io profondo, quello che mi
critica, che mi insulta, che mi insegna.
Tornerò a passeggiare nei campi innevati in
compagnia di un corvo.
Mi accompagnerà passo dopo passo alla ricerca della
vita!
Mi conosce, mi affianca senza interferire e aspetto
il giorno in cui mi dirà “
vai, spicca il volo verso la vita! Adesso sei
pronto! Adesso sai chi sei e cosa vali!
Adesso inizia a vivere davvero!” Quel giorno saprò
di aver amato, odiato,
riso e pianto a sufficenza per vivere veramente
l’intensità dei giorni
e solo allora ne assorbirò ogni istante. Per adesso
seguito a chiedere. a poesia:
Simone Galbiati
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