Le Poesie inviate al nostro mensile per il concorso

IL FAUSTINO D'ORO

a cura di Roberto Allegri

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  • Sorriso d'Urban

Che sorrisi d'Urbana creanza

 elargirà sua Signora officiante le faccende d'ufficio a vetrate

che specchiano un cielo a metà. Riga dritto al semaforo verde,

col passo che pesta spedito, ha imparato il percorso al minuto

dopo il pasto al salone del bar. Rosso al pedone, ristà.

Ma energica sfrega e rimuove, con raccomandate setole dure,

ogni piccolo rospo ingoiato al palazzo di sua Potestà.

Nella destra ha la mezza natùre.

Ecco varca il parcheggio incantato, poi sorseggia e

si riempie le gote, e borbotta uno sciacquo mirato a

 nettare la gola e la noia di alzare lo sguardo e irraggiare

il saluto di fronte alla vista del Capo.

E.G.

  • L’INCANTESIMO DELLA VITA

Siamo qui perché... ci è stato fatto un dono.

L’attimo vissuto, il rischio che corri,

la strada che vai cercando.

Lampi, bagliori, illuminano la notte,

 l’ombra diventa un ricordo vivido, un flash.

Il nano e il gigante incontrandosi incrociano le sciabole.

L’acciaio delle lame si fonde, i cuori battono all’unisono,

le fatine alate spargono petali.

L’alba, un giorno nuovo, un bagaglio più carico.

Vita, non ti perderò MAI!

Massimiliano Andreoni

  • VITA

Foglie, volteggiano nell’aria come farfalle;

si sfiorano, sembrano riconoscersi; cadono sul selciato,

schioccano allegramente sotto dei passi più leggeri.

Un brivido, improvviso, corre sulla pelle, una sensazione indefinibile,

come l’attimo in cui guardo le tue labbra e i miei occhi, rapiti, naufragano

 nelle tue profondità. Intorno c’è una vita chiassosa, c’è il sorriso di un amico

 che ha visto, giorno dopo giorno, il nostro amore nascere e sbocciare.

Tra i tuoi capelli, lontano, profili di montagne;

 è una dolcezza infinita che ci stringe i cuori.

Un bambino rincorre una palla, inciampa, cade;

una mano affettuosa spegne il suo pianto.

La mia mano, infreddolita, ti sfiora, cerca te, il tuo respiro ansima dolci coccole.

Mi vedo in un altro luogo, tu non ci sei, i miei passi mi portano nel mondo,

ma tu mi segui ovunque, ed io sono con te.

La fantasia di un sogno, la freschezza dei colori di

un arcobaleno; ci guardiamo, e viviamo questo momento,

stupendo, ma c’è mischiata nel cuore la foto di una chiesa

dove ogni persona è lì per noi. L’amore cos’è?

Una bici arrugginita, dei jeans sdruciti, due ragazzi

che si incontrano e sorridono nel vento.

Massimiliano Andreoni

  • Quando le Parole

Quando le parole non servono più,

quando ci siamo già detti tutto quel che avevamo voglia di dirci

e curiosità di sapere, quel che abbiamo tenuto

dentro il rumoroso silenzio e l’inquieta serenità di un amore

crescente e spaventato…

dopo aver raccontato e spiegato tutto, dopo aver riso e pianto,

dopo aver sciolto ogni nodo, aperto le finestre

e lasciato entrare la luce… ho tanta voglia, amore mio,

di sdraiarmi al sole con te in mezzo ai fiori a fare l’amore

 parlandoti solo con gli occhi, che non sanno mentire…

Helga Ghezzi

  • Sola

sola penso alla leggera carezza che sul mio cuore

si è posata nei frammenti istantanei

di una storia senza fine.

Doriana

  • Domande

Termina un’altra estate…

Finalmente tutto rallenterà, anche la natura appesantirà

il suo incedere e io avrò più tempo per riflettere, chiedere, interrogare,

il freddo, il camino, le braci, il sigaro e il vino mi daranno ancora la

possibilità di guardare dentro di me, ora, tutto si assopisce e risveglio

 me stesso, il mio io profondo, quello che mi critica, che mi insulta, che mi insegna.

Tornerò a passeggiare nei campi innevati in compagnia di un corvo.

Mi accompagnerà passo dopo passo alla ricerca della vita!

Mi conosce, mi affianca senza interferire e aspetto il giorno in cui mi dirà “

vai, spicca il volo verso la vita! Adesso sei pronto! Adesso sai chi sei e cosa vali!

Adesso inizia a vivere davvero!” Quel giorno saprò di aver amato, odiato,

riso e pianto a sufficenza per vivere veramente l’intensità dei giorni

e solo allora ne assorbirò ogni istante. Per adesso seguito a chiedere. a poesia:

Simone Galbiati