Premio
di poesia
“Faustino d’oro” 2005
Cari lettori, come annunciato il mese scorso, la poesia vincitrice del
concorso poetico “Il Faustino d’oro 2005” è “Nel mare della vita” di
Leonardo Bertan. Abbiamo anche già presentato il premio, che consiste in
un disegno originale, realizzato appositamente da una giovane artista,
Emanuela Resta.
Abbiamo
voluto di proposito che il premio non fosse un oggetto vistoso,
appariscente, in qualche modo mondano. Ma molto più prezioso da un punto
di vista artistico. E lo è, infatti. Emanuela ha “tradotto” in una scena
perfetta l’angoscia del poeta che si sente naufrago “nel mare della vita”,
quasi perduto nella quotidiana lotta per vincere la differenza tra
l’imperfezione
del proprio essere umano e la perfezione dei propri ideali.
Prima di mettersi al lavoro, Emanuela ha studiato con attenzione e
passione i versi di Leonardo. Ne ha tracciato un commento che è bellissimo
e voglio qui riferirlo, come traccia sicura per comprendere il disegno da
lei realizzato.
“Una poesia ricca di metafore………
versi molto belli e sofferti che un’illustrazione troppo descrittiva
avrebbe certamente banalizzato. Meglio allora concentrarsi sui punti più
sentiti: la solitudine, il dolore e la paura di “morire nel cercare”.
…Un ragazzo, solo con se stesso… un naufrago immerso nel suo “mare di
dolore”.
Niente
meglio del mare aperto (forse solo il deserto) riesce a rendere il senso
di solitudine, di smarrimento e di ricerca: ricerca di un orizzonte che
sembra non arrivare mai, ricerca di una riva a cui approdare…..…di una
meta; ricerca di un aiuto amico o dal cielo,
ricerca di un sostegno nei momenti difficili della vita, per essere
capiti, compresi…accettati.
Qualcosa si intravede all’orizzonte, troppo lontano per sapere di
cosa si tratti… ma metti e togli quell’ombra scura, che sia essa la meta
tanto ambita o un soccorso e tutto cambia…
Nel “mare della vita”, metti e togli la speranza e tutto cambia…
I versi lasciano un senso di amara sospensione, ma non sembrano
precludere la speranza di approdare prima o poi sulla propria isola dei
sogni, verso la quale, (mi permetto di aggiungere) qualunque siano state
le difficoltà del passato e nonostante le infinite incertezze del
futuro, vale sempre la pena di continuare a nuotare…”
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Bravissima
Emanuela in questo commento pieno di pathos, e straordinaria poi nel dare
“vita” alle sue riflessioni con una scena, in bianco e nero, che merita il
plauso e l’ammirazione.
Abbiamo inserito in un quadro la poesia di Leonardo e il disegno di
Emanuela, offrendo, in questo modo, all’autore della poesia vincitrice, un
qualche cosa di “vivo”, di originale, creato solo per lui. La traccia di
un’emozione visiva, nata dalla lettura dei suoi versi. Arte che genera
arte.
Grazie Leonardo e grazie Emanuela.
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