Franco Tassi, stusioso di criprozoologia
VIAGGIO NEL MONDO
DEGLI ANIMALI MISTERIOSI
di Roberto Allegri
Foto di Nicola Allegri
Copyright
© 2004 editorialegliolmi.it
tonyassante.com
Di la tua su questo articolo sul nostro FORUM
Criptozoologia. Una
parola strana, quasi difficile da pronunciare. Un termine inusuale,
che non si sente spesso. Ma che evoca un mondo misterioso e
fantastico.
La Criptozoologia è la
scienza che studia gli animali misteriosi, quelle creature che, per
diversi motivi, sfuggono alla scienza ufficiale. Interessano i
criptozoologi le specie che si credevano estinte e che invece
sopravvivono nascoste, oppure gli animali che appaiono diversi da
come dovrebbero essere, per forma o dimensione. Ma l’aspetto più
affascinante della Criptozoologia è che essa indaga in modo serio su
quelle creature che l’opinione pubblica giudica frutto della
fantasia come il mostro di Loch Ness, l’Uomo delle Nevi, i dinosauri
che sarebbero stati avvistati in Africa, i giganteschi Serpenti
Marini.
La
Criptozoologia mi attrae fin da quando, ancora ragazzino, lessi un
libro scritto da un esperto della materia, uno studioso parigino,
Jean-Jacques Barloy. Nel libro si raccontava di animali giganteschi,
mostruosi, che moltissimi testimoni affermavano di aver visto in
tempi recenti. Da quel momento cominciai a seguire le vicende dei
criptozoologi cercando altri testi, ritagliando gli articoli dei
giornali che parlavano di spedizioni sul lago Loch Ness alla ricerca
del leggendario mostro o sull’Himalaya alla ricerca dello Yeti. E
che emozione quando lo scalatore Reinhold Messner affermò di averlo
visto! Poi Messner ritrattò, anche se io continuo a credere che
qualcosa di strano l’abbia visto sul serio.
Infine, poco tempo fa, ho
avuto la fortuna di trascorrere un’intera mattina con il dottor
Franco Tassi, uno dei massimi esperti di Criptozoologia in Italia.
E’ stato emozionante e vorrei dividere con i lettori de “Il
Faustino” le incredibili storie che mi ha raccontato.
Autore
di oltre 200 pubblicazioni scientifiche e di una ventina di libri,
Franco Tassi è fondatore e presidente del “Gruppo Criptozoologia
Italia” collegato con la prestigiosa “Società Internazionale di
Criptozoologia” di Tucson, in Arizona. Quando l’ho conosciuto, nel
dicembre scorso, era da poco uscito nei cinema il film “King Kong”
di Peter Jackson e così fu naturale domandare a Tassi se era
possibile che un gorilla di dimensioni gigantesche potesse esistere
sul serio.
<<E’
improbabile che animali di dimensioni colossali, come il gorilla del
film di Jackson, possano esistere senza che qualcuno li abbia finora
notati>>, mi disse. <<Ma è altrettanto vero che ci sono zone in
Africa, in Amazzonia, in Asia e nel Nordamerica praticamente
inesplorate. E in quelle zone potrebbero vivere animali misteriosi,
sconosciuti anche alla scienza. Numerosi avvistamenti lo
proverebbero. A quanto pare, in quei luoghi inaccessibili all’uomo
vivono grosse creature simili a scimmie, che camminano su due zampe,
che sono alte quasi tre metri e pesanti oltre trecento chili. La
loro esistenza è nota da sempre ma la Scienza ufficiale si rifiuta
di riconoscerle.>>
Io
non aspettavo altro. Nel sentire queste parole, dimenticai qualsiasi
regola di buona educazione e comincia a bombardare il dottor Tassi
di domande. Ero tornato un ragazzino emozionato con gli occhi
sgranati dallo stupore.
<<Negli Stati
Uniti, nella zona tra la California del Nord e l’Oregon del Sud,
esistono immense foreste in cui l’uomo si reca raramente e che
quindi sono quasi completamente inesplorate>> continuò Tassi. <<In
quelle foreste vengono trovate spesso gigantesche impronte di piedi
nudi, lunghe anche quaranta centimetri. Ecco, questo è il calco in
gesso di una di quella impronte. Come vedete, è impressionante.>> E
così dicendo mi mise in mano il calco di un piede umano enorme,
lungo quasi come il mio braccio.
<<Queste impronte appartengono
ad una creatura misteriosa che proprio per le dimensioni è stata
soprannominata “Bigfoot”, cioè “piedone”. Non si sa esattamente di
cosa si tratti. Le leggende dei nativi americani di quei territori
parlano di un grossi animali simili ad uomini che vivono nei boschi
e che loro chiamano “Sasquatch”. Ogni tanto qualche boscaiolo,
qualche cacciatore o campeggiatore li avvista. I testimoni
descrivono le creature come una sorta di scimmioni enormi, coperti
di pelo rossiccio. Non si può essere certi dell’esistenza di queste
creature ma le impronte ci sono e rappresentano una prova di un
certo peso. Il professor Grover Krantz, un antropologo che da trent’anni
studia i reperti e le tracce dei “Bigfoot”, ha avuto occasione di
esaminare insieme alla polizia scientifica anche delle impronte
molto nette in cui erano visibili addirittura le impronte digitali.
E in più occasioni sono stati trovati anche dei peli. Esaminati da
esperti, sono risultati non appartenere a nessuna specie animale
conosciuta. Bisogna tenere conto che queste tracce si trovano in
luoghi quasi inaccessibili, dove vengono rinvenute per caso. E’
quindi difficile pensare che qualcuno si dia tanto da fare per
falsificare un’impronta di “Bigfoot” e poi sistemarla dove forse non
verrà mai trovata. E poi le impronte digitali sono difficili da
riprodurre. Ma c’è di più. Le misteriose creature dei boschi
nordamericani sono state anche fotografate e filmate. Molti di
questi reperti sono fasulli, è vero. Ma esiste un filmato,
realizzato nel 1967 da un certo Brian Patterson, che fa ancora
discutere gli esperti.
<<Nel
filmato si vede un grosso ominide dalla pelliccia molto scura che si
muove velocemente in posizione eretta. Sembra quasi un grosso
gorilla, che però si muove come farebbe un uomo. Ha il cranio
appuntito e le braccia lunghissime. Il filmato, giudicato da molti
un falso clamoroso, venne però sottoposto a numerosi esami. Il
professor Krantz lo studiò con attenzione. Nel filmato, la creatura
si gira verso la telecamera e il professor Krantz fece notare come,
se si fosse trattato di un uomo, avrebbe voltato solo la testa
perché il mento negli esseri umani è più alto delle spalle. Nel
filmato invece, la creatura ruota anche il busto, proprio come
farebbe una scimmia. In seguito, un professore di biomeccanica
dell’Istituto di Cultura Fisica di Mosca che potè visionare il film,
affermò che i movimenti della creatura, il modo di camminare e di
posare a terra il piede non potevano assolutamente essere quelli di
un essere umano.
<<Le ipotesi
che si sono fatte su questo essere misterioso sono diverse. C’è chi
pensa si tratti di un orso, ma le impronte, i peli e i movimenti
sono più simili a quelli di un primate, cioè una grossa scimmia.
Forse appartenente ad una specie che si considerava ormai estinta
come il Gigantopithecus, la scimmia più grande di cui si abbia
notizia. Viveva in Asia 500 mila anni fa e potrebbe essere passata
in America quando i due continenti erano ancora uniti.
<<Una
popolazione di Gigantopithecus potrebbe, quindi, essere
sopravvissuta e avere colonizzato zone nascoste, lontane dagli
esseri umani, come appunto le foreste del Nordamerica. Oppure
dell’Asia, perché anche nelle giungle asiatiche pare vivano creature
del genere. Vengono chiamate in altri modi, a seconda del luogo:
Almass, Almasty, Ksy-gyik. Si trovano nelle steppe, sulle montagne e
nelle foreste, e dalle descrizioni fatte da chi li ha potuti vedere
sono grandi ominidi pelosi, camminano eretti, sono estremamente
timidi e fuggono non appena vengono avvistati.
<<Anche in
questi casi, come capita per i “Bigfoot”, le popolazioni del luogo
sono abituate alla loro presenza e affermano di vederli spesso.
Nelle zone più selvagge dell’Indonesia, ad esempio, vivrebbe un
essere che gli indigeni chiamano “Orang Pendek”, una specie di
uomo-scimmia dalle abitudini furtive. E famoso divenne negli anni
Settanta il ritrovamento di uno stranissimo ominide racchiuso in un
blocco di ghiaccio. Se ne interessò persino la Casa Bianca.
<<La storia è
questa. Un certo Frank Hansen girava col suo camper per gli Stati
Uniti esibendo un oggetto insolito: un grande blocco di ghiaccio che
conteneva un uomo interamente coperto di pelo. Il reperto venne
esaminato da alcuni esperti, tra cui Bernard Heuvalmans, il padre
della Criptozoologia. Il corpo conservato nel ghiaccio misurava
circa un metro e ottanta ed era coperto di pelo bruno. Le
braccia erano
incredibilmente lunghe, le mani erano enormi. Si poteva vedere molto
chiaramente che quell’uomo era stato crivellato da colpi d’arma da
fuoco. Ben presto la notizia fece il giro del mondo e della cosa se
ne interessò anche la Casa Bianca. Ma, prima che fosse possibile
esaminarlo con un’autopsia, il corpo scomparve. Non venne più
ritrovato. Si seppe poi che qualche anno prima durante uno scontro a
fuoco in Vietnam, i soldati americani avevano ucciso uno strano
essere simile ad una enorme scimmia sbucato all’improvviso dal folto
della giungla. Avevano poi spedito il corpo in America, nascosto in
una delle bare destinate ai militari uccisi.
Ma era davvero
una scimmia appartenente ad una specie sconosciuta? Era un uomo
primitivo sopravvissuto in qualche modo? Forse non lo sapremo mai.
<<Non
si parla spesso di questo genere di avvistamenti. Ne scrivono a
volte i giornali del posto dove si verifica l’avvistamento ma per lo
più con un tono divertito, come se si trattasse di una burla. Il
fatto è che nessuno si interessa seriamente di queste tematiche,
perché teme di essere ridicolizzato. Eppure, da sempre si trovano
tracce di “uomini selvaggi” nel folklore e nelle leggende di tutti i
popoli, miti che possono anche avere più di un fondamento reale. Già
lo storico Plutarco, vissuto tra il 46 e il 120 dopo Cristo, riporta
un fatto avvenuto in Albania al tempo del generale romano Lucio
Cornelio Silla. Dice Plutarco: “Vi fu catturato, si dice, un satiro
addormentato: era simile a quelli rappresentati dagli scultori e dai
pittori. Fu condotto davanti a Silla, il quale gli fece chiedere chi
egli fosse da diversi interpreti. Senza rispondere nulla di
intelligibile, egli fece udire a gran fatica una voce rozza, a metà
tra il nitrito del cavallo e il belato del caprone.” Quel “satiro”
potrebbe benissimo essere una delle misteriose creature dall’aspetto
scimmiesco che ogni tanto vengono avvistate.>>
Per immergersi
nel mondo della Criptozoologia ecco due siti che si possono
visitare:
www.comitatoparchi.it/GRUPPOCRIPTOZOOLOGIA.htm
www.x-creatures.com