Poesia pura, seppur breve, un concentrato di delicatezza, un grido                                       d’amore sussurrato: questo possiamo dire del testo di questa opera di Claudio Baglioni, che ricalca lo stile di tutto l’album “E tu come stai”.

 

L’autore ritorna in quella stessa via, dove anni prima aveva incontrato quella donna che gli aveva  rubato il cuore; e proprio lì, aspettandola, si affollano nella mente pensieri e ricordi, che il tempo non era riuscito a cancellare. È un dialogo immaginario fra Claudio e questa “lei” mai dimenticata, ancora amata, che, dopo anni, ricompare davanti a lui; é la storia di un appuntamento tra due persone che un tempo si amavano, una sorta di ritorno nostalgico su quello squarcio di vita che li ha visti insieme.

Appare bellissima l’espressione discreta e un po’ intimidita di lui quando, forse al telefono, le dice: “vengo a prenderti, se vuoi”; molto delicatamente , cerca di rientrare nella vita di lei, in punta di piedi, con il timore di disturbarla, con il desiderio di rivederla, ma senza pretendere nulla. Lei non vuole che lui la vada a prendere, ha un’altra storia d’amore, ma non riesce a dire di no all’appuntamento ... ed eccola comparire all’improvviso, “magra e attraente”, che lo cerca tra la gente, che lo saluta e timidamente lo bacia sulle guance, due baci discreti, forse timorosi.

 

E qui Claudio si rende conto di amarla ancora; glielo confessa, fra quella folla che scompare ai loro occhi, che passa e va, sfiorando il loro mondo, quel mondo in cui esistono solo loro due e, con un grido soffocato le sussurra:

 

“ti amo ancora e ancora vorrei amarti

ti amo ancora e ancora  ti vorrei

ti amo ancora e ancora vorrei averti

ti amo ancora e ancora ti vorrei”.

 

Poi, in un attimo, si rende conto che lei non é più la sua donna, lei ha una nuova vita, una famiglia, dei bambini ed amaramente scopre che non c’é più spazio per lui, per il loro amore.

Ma non può vivere senza di lei, non può chiamarla più “amore mio”, non ha scelta: se la vuole ancora, può solo rimanere “un  dolce amico” , uno  “zio” per i suoi bambini; stringerà il cuore, soffocando il tanto amore che prova ... non la disturberà!!

In questo straziante addio al loro amore, il suo ultimo desiderio é gridarle ancora, sussurrandole, quasi fosse un loro segreto:

“ti amo ancora e ancora vorrei amarti

ti amo ancora e ancora  ti vorrei

ti amo ancora e ancora vorrei averti

ti amo ancora e ancora ti vorrei

ti amo ancora e ancora vorrei amarti

ti amo ancora e ancora  ti vorrei

ti amo ancora e ancora vorrei averti

ti amo ancora e ancora ti vorrei”,

lasciando, con queste parole, sempre vivo il sentimento che li ha uniti, vivendolo in silenzio, per non disturbare, continuando ad essere presente nella sua vita in punta di piedi, con la delicatezza di un battito d’ali.