IL PAPA DI
FATIMA
Lo
avevo annunciato nel numero scorso. Renzo Allegri, noto giornalista e
scrittore, amico e collaboratore del “Faustino” fin dal primo numero, ha
pubblicato un nuovo libro. Si intitola “Il
Papa di Fatima” ed è una
straordinaria e appassionata biografia di Giovanni Paolo II. Trecento e
trentaquattro pagine che si leggono d’un fiato, in una magnifica ed
elegante edizione di Mondadori.
Abbiamo appena celebrato il primo
anniversario della scomparsa di questo grande Papa. Attraverso i media è
stata ricordata e riproposta la corale e immensa partecipazione a quel
dolore che, all’inizio di aprile dello scorso anno, aveva invaso il cuore
di tutti, anche di quelle persone che si dichiaravano non credenti.
Chi, in quei giorni, ha fatto, come ho
fatto anch’io, ore ed ore di attesa, immerso in quell’interminabile fiume
umano che lentamente scorreva lungo via della Conciliazione per arrivare
davanti alla salma di Karol Wojtyla e piangere un addio pieno d’amore,
riteneva che non fosse mai più possibile rivivere quelle ore, quegli
attimi, quell’atmosfera. Ma il libro di Renzo Allegri ha la capacità di
evocare, trasmettere, far ricordare con un’intensità stupefacente. I
primi quattro capitoli riportano il lettore dentro quei giorni, quei
fatti, quel dolore, come se il tempo si fosse fermato.
Poi il libro svolge quella tematica che è
annunciata nel titolo: “Il Papa di Fatima”. Allegri rilegge la vita,
l’opera e la missione di Karol Wojtyla alla luce di un documento
sconcertante: il Segreto di Fatima. Giovanni Paolo II si era riconosciuto
in quel “vescovo vestito di bianco” di cui si parla nella terza parte di
quel segreto. Segreto che venne consegnato ai tre piccoli veggenti il 13
luglio 1917, cioè tre anni prima che Wojtyla venisse al mondo. <<Questo
significa>>, scrive Allegri <<che di Wojtyla, la Vergine Santa, Dio, Gesù,
insomma coloro che abitano nella dimensione della Realtà suprema, si sono
interessati quando lui non era ancora stato pensato dai suoi genitori>>.
Constatazione semplice ed elementare, che apre però orizzonti
sconvolgenti. E tutto il libro ruota attorno a questa prospettiva, che
proietta sul racconto un interesse e un fascino irresistibili.
Non voglio aggiungere altro. Il libro è da
leggere. Per chi ne volesse sapere di più, riporto qui sotto l’ampia e
autorevole recensione che ha pubblicato Zenit, in data 3 aprile. Zenit è
la più importante Agenzia internazionale di notizie che riguardano il
mondo cattolico. Lo spazio, il tono, le parole che Zenit ha dedicato al
libro di Allegri, ne dimostrano l’importanza e la validità.
Tony
Assante
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Giovanni
Paolo II, il Papa di Fatima
ROMA, lunedì, 3 aprile 2006 (ZENIT.org).-
Tra i tanti libri pubblicati su Giovanni Paolo II, ha destato scalpore
l’inchiesta realizzata dallo scrittore e giornalista Renzo Allegri, appena
arrivata in libreria con il titolo “Il
Papa di Fatima” (Mondadori, 334 pag., 17 Euro).
Dall’affascinante ricerca svolta dall’autore emerge che la vita e il
pontificato di Karol Wojtyla sembrano iscritti in un disegno divino che fa
di Giovanni Paolo II quel “Vescovo vestito di bianco” di cui si parla
nella terza parte del Segreto di Fatima; una realtà di cui lo stesso
Pontefice si rese conto subito dopo l’attentato avvenuto il 13 maggio
1981.
L’attentato al Papa è avvenuto nella stessa data della prima apparizione
del 1917 a Fatima, e i medici hanno riconosciuto che il proiettile,
sparato da una distanza ravvicinata, ha seguito una traiettoria molto
strana, a zig-zag, evitando gli organi vitali.
Giovanni Paolo II ha interpretato questo fatto, scientificamente
inspiegabile, come se una mano misteriosa – la mano materna di Maria –
avesse deviato la traiettoria del proiettile impedendo che il colpo fosse
letale.
Nella terza parte del segreto, rivelato a tre pastorelli del villaggio
portoghese di Fatima nel 1917 e reso pubblico nel maggio del 2000, si
parla delle persecuzioni che la Chiesa dovrà subire nel corso del
ventesimo secolo, che hanno coinvolto un numero di persone molto superiore
a quello delle persecuzioni dei primi secoli dell’era cristiana, e del
misterioso agguato ad un uomo “vestito di bianco” che “cadrà a terra come
morto sotto i colpi di arma da fuoco”.
Per questo ed altri motivi ricostruiti dall’autore, Fatima e l’attentato
diventano episodi centrali per capire la vita di Papa Wojtyla, e in
particolare la devozione a Maria e il ruolo del Pontefice come figura
decisiva nel crollo dei regimi comunisti.
Allegri
ricostruisce l’intera vicenda umana di Karol Wojtyla e rintraccia i segni
della predestinazione fin nell'infanzia, addirittura tre anni prima che
Karol nascesse, in quel terzo segreto di Fatima che fu rivelato a tre
ragazzi portoghesi nel 1917.
Con un incalzante racconto degli eventi, l’autore spiega la stretta
correlazione tra avvenimenti storici e disegni sovrannaturali. Rivelando
anche aspetti poco conosciuti del pontificato di Giovanni Paolo II,
Allegri spiega i fatti nell’ottica del messaggio di Fatima, e in
particolare le vicende relative all’ideologia atea del marxismo
materialistico, la diffusione degli errori del comunismo nel mondo, la
persecuzione della Chiesa e il martirio dei milioni di credenti, fino alla
consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, realizzata da
Wojtyla nel 1984 ma che Maria aveva chiesto nel 1929, e la conseguente
improvvisa caduta dei regimi comunisti.
Il libro racconta come Giovanni Paolo II, dopo aver realizzato di essere
il Papa di cui si parla nel messaggio di Fatima, si sia impegnato a
visitare tutti i santuari mariani e a rinnovare in ogni appuntamento il
rito di consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria.
Secondo Allegri, per realizzare questa impresa Karol Wojtyla ha sfidato le
forze del male, ed è per questo che più volte la sua vocazione e la sua
vita hanno rischiato di spezzarsi. Almeno quattro o cinque volte il
giovane Wojtyla è incappato in incidenti in cui sarebbe dovuto morire e
dai quali si è salvato in modo “miracoloso”.
L’Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale Stanislao Dziwisz, che è stato il
fedelissimo segretario di Giovanni Paolo II, ha scritto all’autore a
proposito della tesi sostenuta nel libro: “Lei ha buona intuizione per
quanto riguarda il legame che unisce le apparizioni della Madonna a Fatima
con l’attentato a Giovanni Paolo II, e specialmente il terzo segreto, che
rimane sempre mistero della Divina Misericordia”.
Monsignor Mario Rizzi, Arcivescovo titolare di Bagnoregio, insigne
latinista e già Nunzio Apostolico, ha scritto ad Allegri: “Mi pare di
poter dire che il suo libro su Giovanni Paolo II è il più bello e sincero
che io conosca. E' un libro informatissimo, con particolari sconosciuti,
rivelativo di un Papa Teologo, che ha come possibili concorrenti solo
Leone Magno e Gregorio Magno. Oltre la dimensione teologica, affiora una
dimensione umana incantevole e avvincente”.
Nel suo libro, Allegri dedica un intero capitolo alle persone che tramite
l’intercessione di Giovanni Paolo II sono guarite in maniera immediata e
straordinaria da malattie mortali o hanno avuto grazie enormi.
Renzo
Allegri, giornalista, scrittore e critico musicale, è stato per 24 anni
inviato speciale e critico musicale di “Gente” e poi caporedattore per la
Cultura e lo Spettacolo dei settimanali “Noi” e “Chi”.
Ha
pubblicato 42 libri, legati a ricerche sulla musica classica, la religione
e la parapsicologia.
Alcuni dei suoi libri sono tradotti in francese, tedesco, inglese,
giapponese, spagnolo, portoghese, rumeno, slovacco, polacco e cinese.
E’
autore di nove volumi sulla vita di Padre Pio, tutti pubblicati da
Mondadori e ripubblicati nella prestigiosa collana “Best Seller Oscar
Mondadori”.
Da
uno di questi libri è stato tratto il film per la tv sulla vita del Santo
di Pietrelcina interpretato da Sergio Castellitto.
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