Ciao a tutti. Questa è la prima volta che invio
un mio resoconto da un concerto del Grande Claudio Baglioni. Vogliate
quindi perdonarmi se non riuscirò a descrivere quello che ho visto e
provato nel migliore dei modi.
Sabato 31 Luglio. Parco Archeologico di
Manduria-Taranto.
Io
sono li. Alle ore 20 aprono i cancelli, e gia c’è molta gente. Dopo
poco finalmente sono dentro al parco. Vedo subito Sandrone, la guardia
del corpo di Claudio che da delle direttive alla security posta
all’ingresso (è davvero tanta, contando anche le auto della polizia,
dei carabinieri e della forestale che circondano le mure messapiche).
Mi avvio verso il palco, che si presenta da subito imponente, con due
torri ai lati che accolgono le casse e i fari. Sul lato destro del
palco, poco dietro vedo un normale caravan, con tanto di scritta
noleggio. Questo è circondato da transenne e teli per impedire una
corretta visione di quello che accade intorno al caravan. Mentre mi
avvicino sempre più intravedo dal finestrino del camper, anch’esso
coperto per buona parte, una folta chioma bianca. Penso subito, è
Claudio!
Mi
avvicino quanto più possibile, e all’improvviso la porta del caravan
si apre!
Ecco che compare Donella Serafini, assistente di
Claudio. Guarda fuori, controlla la situazione, poi fa un cenno dentro
al camper e scende. Subito dopo a varcare quella soglia c’è Claudio.
Anche lui si ferma brevemente e poi scende di corsa gli scalini.
Riesco a vedere bene fino a metà busto. Capelli di un bianco
argentato, occhiali neri, e camicia bianca. L’emozione è fortissima.
Attendo con impazienza il suo ritorno al caravan, mentre la gente
continua ad aumentare. Poi vedo anche Fabio Marsili, l‘altro “gorilla”
di Claudio.
Finalmente
rientra in un lampo, tanto da non avere il tempo di fare una foto. Da
qui poi non è più uscito fino all’inizio del concerto. Lo spettacolo
inizia alle 21.30 precise, come da programma. Ecco Claudio che esce.
Pantaloni e scarpe nere, camicia bianca, gilet nero, e per finire una
giacca in pelle. Abbraccia la sua chitarra acustica nera ed intona le
prime note di Strada Facendo. L’emozione è a mille. Il pubblico in
delirio. Mentre Claudio canta, iniziano a salire sul palco, Paolo
Gianolio, John Giblin, Gavin Harrison, Pio Spiriti, e infine Roberto
Pagani. Terminata Strada Facendo i musicisti si mettono ai loro posti
e iniziano a suonare Io sono qui.
Tra
il pubblico noto che qualcosa non va. Tra i “corridoi”, che separano
un settore da un altro, iniziano ad arrivare decine e decine di
persone, le quali provengono dai settori più arretrati. Ciò ovviamente
impedisce a noi che ci troviamo sui settori vicini al palco, una
corretta visione del concerto. Naturalmente, iniziano le polemiche da
parte di gente che come me ha speso la bellezza di 46 euro per vedere
e sentire Claudio nel miglior dei modi. Ma la gente sembra non curarsi
di questo, e continua ad occupare un posto non destinato alle persone.
La security cerca di portare la situazione all’ordine ma non ci
riesce. Risultato finale eravamo tutti in piedi. Nessuno più riusciva
a stare seduto.
Claudio
continua a cantare. Terminato Io sono qui, saluta il pubblico, e si
accorge che la situazione giù dal palco è critica. Allora chiede scusa
a tutti noi dicendo che quando loro sono arrivati avevano già trovato
i posti sistemati in quel modo, ed era troppo tardi per cambiali di
posizione. Mentre spiega il titolo di questo tour partono
inevitabilmente urla e fischi. Claudio decide di continuare a cantare.
Si siede al pianoforte e canta Tutto in un abbraccio. Ma non è più
lui. Continua a scrutare la situazione, e mentre canta, da delle
direttive con le mani agli organizzatori. Ciò ovviamente lo distrae e
cade in qualche piccolo errore di memoria. Ma cerca di non mollare.
Seguono poi Amori in corso, mai più come te, signora delle ore scure.
Perfino Claudio fa un appello al pubblico di sistemarsi.
La
situazione però non sembra tornare alla normalità. Claudio continua a
fare gesti mentre canta. Ora ci si mettono anche i problemi con gli
ear monitor (gli auricolari). A circa un ora dall’inizio del concerto
arriva finalmente la polizia. Mentre Claudio continua con la scaletta,
la polizia porta la situazione alla normalità. Nel giro di qualche
minuto quasi tutti i corridoi sono liberi, e la gente finalmente è
seduta ognuna al proprio posto. Claudio così più sereno, riesce a
dedicarsi meglio al concerto, anche se i problemi con gli auricolari
non sono mai cessati. La scalata verso l’ultimo brano la conoscete.
Nonostante i problemi iniziali dovuti ad una scarsa organizzazione da
parte della delta concerti, lo spettacolo è stato emozionante. Brani
come, amori in corso, chi c’è in ascolto, signora delle ore scure e
tienimi con te, non possono fare altro che riempirti il cuore di
meraviglia e farti sperare in una vita sempre più ricca di emozioni,
di amore e di solidarietà. Grazie a tutti voi per avermi dedicato
parte del vostro tempo, e un grande grazie a Claudio per tutto ciò che
ci sta facendo vivere in questo momento della nostra vita.