Siena, 31 agosto 2004 La vita è adesso! Beh, almeno i morti viventi qualche passeggiata ogni tanto se la fanno…e talvolta muovono le braccia su e giù… A Siena proprio MUMMIFICATI! È vero che la sicurezza inibiva ogni slancio vitale, abbassando di forza le persone (assurdo!) ma come si fa? Mi sembrava di fargli un torto a Claudio… non poterlo assecondare, almeno nelle canzoni più vivaci… è stato difficoltoso anche per Serenata in sol… Non è proprio questo che un artista ricerca nel suo pubblico durante un live? Si chiama LIVE… Ma ieri sera, almeno nel I settore, di vita ce n’era poca! Stessa fila (la 5a) ma clima molto diverso dal Cercando di Pratolino dove abbiamo vissuto una vera e propria festa e dove abbiamo colorato Grand’uomo, di palloncini e d’incanto. Davanti a me c’era una cinquantenne rompiscatole che si sentiva tanto “giustiziere della notte”: non ha avuto pace finché non ha punito delle ragazze che- con la complicità delle amiche- si erano sistemate tra le sedie davanti a lei. Si alzava continuamente per sollecitare l’intervento della security, finché quelli non hanno chiamato due agenti di polizia (armati!) per sloggiare le infiltrate…C’è voluta più di mezz’ora… Brontolava appena qualcuno alzava le braccia…mi chiedevo: perché tanta intolleranza, tanto rancore? Claudio sembrava molto infastidito da questa agitazione dai soliti errori logistici. Si è scusato e ha definito l’organizzazione “avida e ingorda”, ammettendo di non aver avuto molta voce in capitolo e promettendo intanto di organizzare personalmente il prossimo tour. Ha detto che non ci saranno più concerti con persone così lontane dal palco (la gradinata era veramente distante!) Le mie compagne di viaggio hanno vissuto la disavventura dei doppi biglietti, con relativo pellegrinaggio da un lato all’altro del parterre e l’aumentare della rabbia, tant’è che alla fine - quando ci siamo riviste - non ho neanche avuto il coraggio di raccontargli la mia gioia. E così la racconterò a voi… Perdonatemi gli eccessi e l’esuberanza narrativa ma Claudio mi fa questo effetto… O subito o mai più! (domani potrei negare di aver scritto questo resoconto…) Per arrivare presto, sono andata a Siena con un autobus interregionale che aveva qualche problemino: era in ritardo di 20’, i vecchi sedili scricchiolavano ad ogni curva, i freni fischiavano e le persone dietro di me avevano un orrendo raffreddore…ma io continuavo a dirmi: forza, devi resistere, tra poco vedrai Claudio! E così è stato: di lì a poco mi trovavo a seguire la sua voce all’interno della suggestiva Fortezza medicea. Affacciata dal viale ho visto gran parte delle prove: lui in completo bianco (pantalone alla pescatora e scarpe da ginnastica) … si lamentava del tendone di copertura in pura plastica che modificava l’acustica. (… eppure la sua musica ugualmente s’illumina di stelle!) Da lontano ha risposto al nostro saluto, poi ha esaminato la platea fermandosi di tanto in tanto a salutare i fortunati che erano già riusciti ad entrare. Ho incontrato di nuovo Claudina di Firenze ed altri amici, finora virtuali, che spero di rivedere al raduno assieme a tutti voi. Un saluto veloce alla mamma di Claudio e di corsa a posto …si comincia! Voce e presenza incantevoli, Claudio non si risparmia mai e ci affascina con suggestioni e incanti che arrivano dritti al cuore… emozioni indescrivibili… Al posto di Gagarin, una versione di Poster molto ritmata (niente male!) e alla fine Notte di note: queste le variazioni in scaletta rispetto a Firenze (a parte le variazioni nei testi, ma ormai ci siamo abituati, anzi godiamo anche di quelle sue espressioni così smarrite!) Il mio posto centrale era magnifico e sulla sinistra avevo la corsia così ho potuto fotografare comodamente… Claudio era bellissimo e si muoveva molto (spesso come un orso ammaestrato…), è salito anche sul pianoforte (!)…che spettacolo! Quando non suonava il pianoforte, ce l’avevo proprio davanti e qui ci sta bene: “e tu che mi ricambi gli occhi, in questo istante immenso” una frase che amo particolarmente… Alla fine il momento più atteso…finalmente la security molla la presa e tutti sotto il palco. Stavolta ero molto vicina… mai stata così vicina… Gli brillavano gli occhi…cantava e ci guardava… amo pensare che lui si senta realmente felice in questi momenti di contatto con noi, fianco a fianco, tutto in un abbraccio… Durante i saluti sono riuscita a prendergli la mano e già non capivo più niente…poi quando è ripassato mi ha battuto un cinque! …cuore in fibrillazione!…andata!... I successivi 10 minuti li ho vissuti in apnea, immersa nella marea sgomitante, negli occhi ancora il suo sguardo, nel cuore il suo sorriso…
Grazie Claudio!
Paola66 |