21 LUGLIO 2004, Viareggio

Sono sicura che questa sarà una bella serata. Finalmente io e Claudio -il mio fidanzato - ci siamo sganciati dai suoi amici cozze e abbiamo deciso di fare un giretto per Viareggio, soli, noi e le nostre bici. Ehi, ma quello non è il "Principe di Piemonte", l'hotel più bello della cittadina? Ci passiamo davanti pedalando...lì, 5 o 6 persone che attendono...chissà chi? forse Lui? ci fermiamo, ci avviciniamo..Capisco che lui è lì dentro e di lì a poco lo vediamo sbucare nella hall, sorridente e affascinante come sempre. Ci armiamo di coraggio ed entriamo. Stranamente il personale dell'hotel è cortese e disponibile, forse divertito dalle nostre facce stralunate. Appena ci vede dice "Ehi! quanti siete. Non andate via che io ritorno..tra tre quarti d'ora"...e secondo te me ne vado??? Sono 20 anni che sogno questo momento...all'improvviso la stanchezza scompare, Claudio (il mio) è persino riuscito ad immortalarlo col telefonino e, paziente, attende insieme a me. I minuti passano, uno accanto all'altro, lunghissimi. Le ipotesi si sprecano: "è andato alla Cittadella a provare", "ma no è in camera, ora scenderà", "aspetta" dice una famiglia intera (cresceranno sani questi figli) "facciamo un salto alla cittadella e vediamo se è lì e quando torna"...Finalmente, alle 2.15, preavvisati dalle valide "spie", di nuovo quell'agitazione che precede sempre un momento forte, emozionante. L'omino, quello gentile, che sta alla reception ci fa segno che è arrivato, ed eccolo...! Affacciato alla terrazza che sta a livello strada, tanto da poterlo toccare solo alzando una mano. Ci parla, ci sorride. Io che gli chiedo "Claudio, mi fai un autografo?" lui sorride, prende il mio foglio e scrive "Per Ilaria, giorni bellissimi"...Cavoli, sta succedendo davvero! Ad un certo punto ci dice "Dai, venite su"...non posso credere alle mie orecchie! Non ce lo facciamo certo ripetere 2 volte. Ci precipitiamo dentro l'hotel-oramai saremo 7-8 superstiti dell'attesa - e lo raggiungiamo sulla terrazza, dove lui ci accoglie come un perfetto padrone di casa. Eccolo, ce l'ho di fronte...20 anni che sogno questo momento e l'unica cosa che riesco a dire è "Ciao Claudio" con una voce piccola piccola. Ci sediamo, tra stupore e felicità. Lui è tra noi, è uno di noi. Due parole e poi sparisce di nuovo all'interno. Dopo qualche minuto appare nuovamente e ci dice che è molto dispiaciuto ma deve andare in riunione per lo spettacolo della sera dopo. Al che mi alzo, mi dirigo verso di lui, mi fermo e dico "Claudio, io un bacio te lo devo dare perché un'occasione così quando mi si ripresenta?", lui ride, mi abbraccia e mi bacia sulle guance. Si avvicina a tutti, ha una stretta di mano ed un bacio per tutti i presenti. Ascolta le nostre parole di affetto, ci guarda negli occhi...con quegli occhi profondi e sorridenti, sebbene celati dietro il solito paio di lenti. Ci saluta tutti con un "Grazie a voi per il vostro affetto" e si porta via i nostri sguardi meravigliati da un'umanità unica, da un'immutata semplicità. Si porta via un pezzo di cuore, lasciandoci un ricordo in più per sognare.

Ilaria (torino)