CLAUDIO BAGLIONI IN CONCERTO AL CASINO’ DI
CAMPIONE D’ITALIA 16/06/2005
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Campione d’Italia, giovedì 16 giugno 2005, ore 20 circa.
E’ una serata calda e luminosa, il luogo è incantevole, il casinò si
affaccia sullo scenario splendido del Lago di Lugano e a quest’ora poca
gente passeggia sul lungolago.
E’ in questa atmosfera che Claudio esce tranquillamente dal casinò, dove è
giunto già nel primo pomeriggio per le prove del concerto, per andare a
riposarsi un poco nel suo albergo. Siamo davvero in pochissimi ad attenderlo
(da non crederci!) e lui non ha problemi a fermarsi una decina di minuti con
noi per una domanda, un bacio, un autografo. E’ abbronzato e in forma, ma
ora è proprio un po’ stanco…ciao Cla, a più tardi…
Sono circa le 22,30 quando Claudio sale sul piccolo palcoscenico del
“Ristorante La Boute” del Casinò di Campione d’Italia, annunciato a gran
voce da Jo Squillo. Scrosciano gli applausi, la sala di colpo si scalda e lo
spettacolo ha inizio.
L’ambiente è sobrio e molto elegante, la luce soffusa e i tavoli sono al
completo, gremiti direi, ed intorno a loro una cornice abbastanza folta di
persone, tra il personale del casinò e qualche fan che, all’ultimo momento,
è riuscito ad entrare.
Claudio è solo sul palco – si alternerà fra pianoforte e chitarra – appare
molto sereno, quasi fosse una serata fra amici, sorridente al massimo,
elegante davvero nel suo completo classico nero, con cravatta e camicia
bianca. E poi ha voglia di chiacchierare, di familiarizzare con questo
pubblico un po’ anomalo, in cui i fans sono una minoranza, tra “Signori” e
“Signore” che forse lo conoscono solo per le sue canzoni più famose. Così,
con il pubblico inizia un cordiale scambio di battute.
Infatti, si accerta, facendo scorrere il menù, che la cena sia stata gradita
perché dice: “dovete sapere che alla fine in questi posti, a chi esibisce,
toccano gli avanzi della cena!”. Ci dice anche di gradire molte serate come
queste, perché si sente libero e soddisfatto di improvvisare e di fare tutto
da solo.
Comincia a cantare “con tutto l’amore che posso”, è in ottima serata, la
voce bellissima e
soprattutto si sente che ha voglia di cantare.
Poi, dal fondo della sala parte una battuta di un signore, più o meno così
“Claudio, per colpa tua con mia moglie non faccio più l’amore!”, e giù tutti
a ridere, Claudio più di tutti, ed è fortissimo quando cantando “tienimi con
te” al punto “…niente è triste più di un letto vuoto e già sofferto”
smetterà di cantare, ridacchiando ed ammiccando rivolto al signore di prima.
E poi è la volta di brani come “poster” e “avrai” che fanno incantare il
pubblico, che risponde con applausi sempre più scroscianti ed acclamazioni.
Anche in questa serata Claudio ci racconta il simpatico aneddoto della
maglietta “Pina”, diventata anche “fine”, “fila”, “stretta stretta che se
vedeva tutto”, ma ancora più simpatico è quando cantando Q.P.G.A. inviterà
il pubblico a dire proprio maglietta Pina!
Ancora più divertente è l’aneddoto di Berlusconi che Claudio ci racconta.Dice
che Berlusconi un giorno gli ha telefonato , esordendo: “Lei forse non sa
che io e lei siamo colleghi!” Claudio spiega che il Presidente si riferiva
al fatto di aver scritto alcune canzoni e dice di avergli risposto così “ma
io non ho mai fatto il Presidente del
Consiglio!” In sala tutti se la ridono alla grande Baglioni dice che in
quell’occasione Berlusconi non sarà stato tanto contento, anche se poi
aggiunge che in altre circostanze hanno avuto modo di parlare con lui più
amichevolmente.
Meritano una speciale citazione l’esecuzione di “Porta Portese” alla
chitarra dall’accento
“cabarettistico”, “Tienimi con te” e “Mai più come te” così incantevoli in
un’atmosfera raccolta come questa, un “Noi no” un po’ inaspettato con il
quale Claudio ha saputo “accendere”questo pubblico, definito più volte da
lui “caciarone”.
Alla fine è stato un crescendo, con l’interpretazione di tutti i brani più
famosi in un medley lunghissimo, cantati da tutti a gran voce.
Così il tempo è volato, e il concerto è terminato intorno alla mezzanotte.
Claudio ha cenato poi al ristorante del casinò, in una saletta
riservata.
All’esiguo gruppetto della sera, altri fans si sono intanto uniti ad
attenderlo all’uscita dal ristorante, anche se quando arriverà il fatidico
momento alle ore 1,40 saremo rimasti solo una dozzina (sempre da non
crederci!).
Esce allegrissimo, mangiando cioccolatini, si ferma a chiacchierare
piacevolmente con noi, si scattano foto e lui ride sempre.
Una ragazza dice : “Sai Claudio io vengo al concerto di Madrid!”E lui
:”Davvero?! Sappiate che per quest’occasione ho migliorato molto il mio
idioma spagnolo!”.
Ci salutiamo in allegria e Claudio lascia così il Casinò di Campione
d’Italia e questo splendido lago su cui si affaccia nella quiete della
notte, di fronte alle sfavillanti luci del lungolago di Lugano.
Nel mio cuore c’è tanta gioia ed emozione, forse stanotte ho acchiappato
anch’io qualche piccola nota che cade giù dal Paradiso...
Un abbraccio e un saluto amichevole a tutti da
Antonella Milli
di Como. |