Claudio
Baglioni - Palermo 23 Maggio 2011 -
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Un lungo applauso ha accolto la lettura fatta dal
procuratore nazionale antimafia Piero Grasso dei nomi delle vittime della
strage di Capaci, davanti all'Albero Falcone, il ficus che sta dinanzi al
portone del palazzo dove abitava il magistrato, e che è diventato un
simbolo della lotta a Cosa nostra. Alle 17.58, in coincidenza con il
momento in cui avvenne l'esplosione sull'autostrada, un agente della
polizia di stato ha suonato il silenzio. Sulle note dell'Inno di Mameli,
intonato dal cantante Claudio Baglioni, la manifestazione di
commemorazione del 19/mo anniversario della strage di Capaci organizzata
dalla fondazione Falcone si è avviata alla conclusione. Migliaia di
palloncini tricolore sono stati liberati in volo davanti all'albero
Falcone. In strada migliaia di studenti compresi i tremila arrivati con le
navi della legalità da Civitavecchia e Napoli. Baglioni ha cantato anche
"Strada facendo". Prima aveva detto: "La strada è maestra di vita e la
vita è un'avventura meravigliosa da vivere assieme. Grazie per questa
testimonianza appassionata di tutti voi. E' un giorno importate per il
nostro Paese e per tutte le persone che hanno voglia di futuro. E che
domani sia davvero un giorno migliore". Baglioni ha poi cantato "Avrai" e
"Noi no", testo composto per il concerto antimafia - tenuto nel 1992 a
Palermo - dal titolo "Giù la maschera"
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