Addio (Dino )

Quella notte la passai insonne perché mi piaceva pensare che esisti. E così fu nei giorni che seguirono, sempre più rassegnato all'idea che non ti avrei più rivista. Ti ho cercata fra i ricordi sempre più sbiaditi, nei luoghi più sperduti della memoria, tentando di ricucire quell'immagine, di risentire quell'odore, quei suoni, di fissare ancora quegl'occhi. E adesso non so neanche se leggerai queste righe, scritte da "un uomo mezzo semplice e mezzo strano", che è qui immobile a inseguire il tuo ricordo, travolto dai turbini della sua coscienza, a metà fra "stasi ed estasi". E' triste sapere che tutto quello che posso è sognarti a occhi aperti. E infatti quella fu la prima volta che ti vidi... e anche l'ultima. Così si abbassò il sipario, su questo "cine senza schermo" senza nemmeno una carezza...