Grazie
ad ALBERTA
rilasciata
per la EFE una testata giornalistica Spagnola
'Escribir
una canción de amor es un milagro que pasa pocas veces'
Claudio Baglioni, uno de los grandes compositores de música
melódica italiana, resume 35 años de carrera en un álbum con sus éxitos
en español. Canciones como 'Sábado por la tarde', 'Y tú' o 'Un poco más',
obligatorias en los guateques de los 70 y 80 para bailar el 'agarrao',
suenan ahora como nuevas.
Llevaba quince años
sin venir a España y hoy Claudio Baglioni, por el que no pasa el tiempo,
estuvo en Madrid hablando de su música. 'Escribir una canción de amor es
un milagro que ocurre muy pocas veces', confesó a Efe el músico
italiano.
A punto de cumplir 54 años, Baglioni asegura sentir
'una sensación rara en España'. 'Es como meterse en la máquina del
tiempo y repetir grandes momentos vividos aquí', comenta y lo hace
recordando el español que aprendió entonces.
'Todo Baglioni', a la venta desde el lunes, ha 'sido
posible gracias a la unión' de las dos compañías discográficas que tenían
registradas sus canciones en español, RCA y Sony.
Juan Luis Giménez, miembro del grupo Presuntos
Implicados, se ha encargado de los nuevos arreglos de dos de las canciones,
'Sábado por la tarde' y 'Y tú', dándoles 'un nuevo barniz y un alma más
joven'. 'Es un álbum histórico', añade el compositor y cantante, quien
no duda, a la hora de elegir, en quedarse con 'Pequeño gran amor', su
primer éxito; 'Y tú', un trabajo hecho con Vangelis, y 'Sábado por la
tarde', la que le catapultó por todo el mundo.
Aunque al mismo tiempo lamenta que no esté en el CD una
'muestra del nuevo Baglioni, más interesado en la canción social,
interesado en investigar sonido más clásicos y entregado a la
arquitectura', su nueva pasión.
'Sí -afirma- me he licenciado en arquitectura, incluso
estoy diseñando varios teatros al aire libre, porque me interesa la
construcción relacionada con la música, ya que ante todo siempre seré músico'.
Con 23 discos publicados, el músico romano nunca ha
actuado en España, en donde a mediados de la década de los 70 número 1
de las listas españolas con la canción 'Sabato pomeriggio'. Tenía 16
cuando escribió una suite inspirada en 'Annabel Lee', el poema de Edgar
Alan Poe, y un año más tarde compuso sus primeras canciones: 'Signora
Lia' e 'Interludio'.
En España comenzó a perder popularidad en los 80, quizá
su último álbum de éxito aquí fue 'Alé-oo' (1983), pero ha seguido
trabajando en Italia, su último trabajo es de 2003, titulado 'Sono
Io-L'oumo della storia accanto'.
'Mi separación de España -relata- se produjo
coincidiendo con el alejamiento de otros músicos italianos como Dalla o
Cocciante, y es que hay una regla extraña en Europa, por la que quitando
lo anglosajón, la música no se intercambia entre países y aquí sólo
llegan músicos como Eros, Laura Paussini o Nek, que tienen la fuerza de
la juventud para luchar'.
Pero Baglioni, no cree que 'la música romántica esté
muerta, aunque sí mal herida'. 'No vivimos un período particularmente
creativo a nivel mundial, hay una crisis generalizada de toda expresión
artística, desde el cine a la literatura. Hay mucho talento, pero la
crisis les impide darlo a conocer'.
A pesar de estos 15 años sin pasar por España, Claudio
Baglioni se ha encontrado hoy en Madrid con su club de fans español, un
grupo de cuarentones que sigue todos sus pasos. 'Un artista -dice él-siempre
es un poco exhibicionista y la vanidad es un ingrediente más de la
profesión'.
Incluso reconoce que comenzó a 'tocar la guitarra para
buscar la admiración de las mujeres y el respeto de los hombres, aunque
con el tiempo se ve mejor el verdadero centro de las cosas'.
TRADUZIONE di ALBERTA
"CLAUDIO
BAGLIONI: SCRIVERE UNA CANZONE D'AMORE E' UN MIRACOLO CHE SI REALIZZA
POCHE VOLTE
Claudio Baglioni, uno
dei grandi compositori della musica melodica italiana, riassume 35 anni di
carriera in un album che contiene i suoi grandi successi in lingua
spagnola. Canzoni come "Sabado por la tarde", "Y tu" o
"Un poco màs", di rigore nei locali degli anni '70 e '80 per
ballare stretti stretti, suonano oggi come nuove. Erano 15 anni che non
faceva ritorno in Spagna, ed oggi Claudio Baglioni, per il quale il tempo
non passa mai, è venuto a Madrid per parlare della sua musica.
"Scrivere una canzone d'amore è un miracolo che si realizza solo in
poche occasioni", ha confessato ad "Efe" il musicista
italiano. A pochi giorni dal suo 54° compleanno, Baglioni assicura di
"provare una sensazione strana e particolare qui in Spagna".
"E' come entrare nella macchina del tempo e rivivere i grandi momenti
vissuti qui", commenta, e nel farlo ricorda che all'epoca aveva
appreso a parlare lo spagnolo. La realizzazione di TODO BAGLIONI, in
vendita da lunedì prossimo, è "stata resa possibile dalla
fusione" delle due compagnie discografiche che detenevano le
registrazioni delle sue canzoni incise in lingua spagnola, ossia RCA e
Sony (...) (...) Peraltro, al tempo stesso, lui precisa che manca in
questo cd "un saggio del nuovo Baglioni, che è più interessato alla
canzone sociale ed è interessato alla sperimentazione di suoni più
classici, oltre ad essere molto attratto dall'architettura", sua
nuova passione. "sì" - dichiara - "mi sono laureato in
architettura e sto pure progettando varie ipotesi di arena all'aria
aperta, perchè mi interessa l'edilizia in relazione alla musica, visto
che sono e resto prima di tutto un musicista" (...) (...) In Spagna
ha iniziato a perdere popolarità negli anni '80; probabilmente l'ultimo
suo album di successo qui fu Alé-Oò (1983); tuttavia ha continuato a
lavorare in Italia, dove il suo ultimo disco [in studio], intitolato
"Sono io - l'uomo della storia accanto", risale al 2003.
"Il mio allontanamento dalla Spagna" - dichiara - "ha avuto
luogo in concomitanza con l'allontanarsi anche di altri musicisti
italiani, come Dalla o Cocciante; il fatto è che qui in Europa esiste una
regola strana, in virtù della quale, lasciando da parte gli anglosassoni,
la musica non circola tra i vari Paesi, e qui [in Spagna] arrivano solo
artisti come Eros, Laura Pausini o Nek, che hanno dalla loro, per
competere, la forza della giovinezza". Tuttavia Baglioni non crede
che "la musica romantica sia morta, anche se certamente è
ferita". "Non stiamo vivendo un momento particolarmente creativo
a livello mondiale, c'è una crisi generalizzata che coinvolge ogni
espressione artistica, dal cinema alla letteratura. Di talento ce n'è
molto, in giro, ma questa crisi gli impedisce di farsi conoscere". A
dispetto di questi 15 anni di assenza dalla Spagna, Claudio Baglioni oggi
si è incontrato a Madrid con i membri del suo fan club spagnolo, un
gruppo di quarantenni che da sempre lo seguono passo passo. "Un
artista" - dice lui - "è sempre un po' esibizionista, e la
vanità è un ingrediente supplementare in questa professione". Riconosce infine di avere iniziato a "suonare la chitarra per cercare
di guadagnarsi l'ammirazione delle ragazze ed il rispetto dei ragazzi,
anche se, col tempo, uno finisce per capire meglio dove stia il vero
centro delle cose".
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