"Non voglio parlar male del Festival di Sanremo ma alcune cose mi addolorano". Così Claudio Baglioni precisa il senso dell'intervista rilasciata a Radio Capital in cui ha stigmatizzato alcune idee per il prossimo Festival di Sanremo. Prima di tutto Baglioni smentisce di aver mai criticato conduttori televisivi come Bonolis, Costanzo e De Filippi: "Se sono sempre le stesse facce non è colpa loro", dice, "anzi li apprezzo e li stimo proprio per questo perchè non si possono criticare persone che stanno in tv tutti i giorni. Se mi mettessi a scrivere canzoni tutto il giorno, non sarebbero tutte all'altezza".
Poi le critiche, "ma a fin di bene", a Sanremo. "Gli
anni che ho dal punto di vista professionale mi hanno fatto guardare a Sanremo
come a un punto di riferimento", spiega Baglioni. "Seguo
Sanremo da quando non ero ancora praticante, anche quando negli anni Settanta la
tv non lo riprendeva. E mi rendo conto che ha subito nel tempo tutta una serie
di trasformazioni che lo rendono ogni giorno meno festival della canzone
italiana e più festival degli interpreti che sottosta ai meccanismi dello show
televisivo e mediatico".
"Mi rendo conto anche", prosegue il cantautore, "delle
ragioni degli organizzatori che, per sollevare l'interesse, si inventano
marchingegni di ogni tipo. Ma la trovata delle categorie o fa sorridere o fa
arrabbiare: ci abbiamo messo anni a fare in modo che la musica divenisse quasi
una sola, abbiamo dimostrato che i musicisti si intersecano aldila' delle loro
esperienze e dei generi e riescono a parlare un unico linguaggio e arriviamo a
dividerli per sesso, età e addirittura classic, una parola che non mi piace
neppure come suona".
"Per carità", dice ancora Baglioni, "la
suddivisione sarà un giochino ma io credo che vada a mortificare qualcuno. Ogni
divisione ed etichetta è mortificante per una forma d'arte, magari modesta, ma
comunque popolare. Sanremo non può cambiare i destini di una discografia mezza
morta e, dunque, questa invenzione può fare del bene allo show mediatico, ma
starei tranquillo a dire che risolleverà le sorti della musica. Perchè con le
categorie neanche un santo come San Remo riuscirebbe a risollevarla".