Superbo dietro i massi mangiava bellezza il mio spirito umiliato impugnò la spada il povero corpo ofuscato caduto infondo all'abisso a quella cadenza si abbandonò strana quella buca uno spicco di cielo e un fresco vento sprizzava da un angolo L'occhio torbido di tempesta assaporava lo stupore la vaga lontananza m'incantava Dove era il mio vecchio spirito? L'anima stanca ma guerriera la sua veste si rinfilò vittoriosa è immortale nel riflesso stellato si rifugiò.
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