Cosa volete che vi dica? Evidentemente hanno ragione le
statistiche! Secondo loro, infatti, il maggior numero di incidenti
avviene proprio dove ci sentiamo più sicuri: tra le quattro pareti
di casa. Sul palco di "Crescendo"le pareti non ci sono, ma
la casa si, e nemmeno io sono risultato immune dalla dura legge
delle statistiche. Lunedì scorso, infatti, a Treviglio,quando ormai
mancavano pochi minuti alla fine del
concerto, sono stato vittima di un piccolo infortunio, che mi
costringe a qualche giorno di riposo forzato. Stavo suonando
"Io sono qui", non
mi sono reso conto che mi muovevo pericolosamente vicino al bordo
della
pedana rialzata che occupa il centro del palco a quel punto dello
show. Ho messo un piede nel vuoto e sono piombato sul palco
sottostante. Devo riconoscere di essere stato, ancora una volta,
fortunato. In quella situazione, quel tipo di caduta avrebbe potuto
avere conseguenze ben più serie. Invece, me la sono cavata (si fa
per dire)con un certo spavento (soprattutto tra quanti hanno
assistito alla scena),una gran botta e una quindicina di punti di
sutura alla gamba sinistra. Un piccolo neo sulla pelle splendida di
questo nuovo tour -"Crescendo"- davvero fortunatissimo,
sia per quanto riguarda l'accoglienza e il gradimento del pubblico,
che per il giudizio della critica. Entrambi, infatti, parlano di
"Crescendo" come del tour più bello in assoluto
tra i molti proposti in questi trentacinque anni di musica e devo
dire
che.cominciano a convincere anche me! Un infortunio del genere si
era
verificato anche durante il "tour rosso" e, da un momento
che sembrava sfortunato, era venuto fuori un tour epico. Era
l'ultimo segno che mancava per rendere epico anche
"Crescendo", che ora ha davvero tutte le carte in regola
(anche sotto il profilo della tradizione scaramantica) per imporsi
nel mio cuore - e, mi auguro, anche nel vostro- come uno dei momenti
più intensi, appassionati e appassionanti tra i molti, bellissimi,
che abbiamo trascorso insieme.
Approfitto di questo piccolo spazio, per ringraziarvi per le
straordinarie manifestazioni di affetto e di simpatia che mi avete
rivolto. In pochissime ore sono stato davvero sommerso da un
oceano di e-mail, lettere e telefonate, e direi davvero una
cosa non vera se sostenessi che non mi hanno fatto piacere. Mi
hanno reso davvero felice e-ancora una volta- mi hanno fatto
sentire tutto il calore e l'energia che dà camminare insieme a
voi da così tanto tempo su questa strada, e mi hanno trasmesso una
carica ed una voglia ancora più grande e più forte di tornare a
percorrerla insieme al più presto. Ora che
mi sono rimesso in sesto e questa "rammendatina" ha già
fatto effetto, la porta della casa di "Crescendo" si apre
di nuovo per accogliervi tutti, nell'abbraccio più grande e più
caldo tra quelli che musica e parole sanno costruire.
Ci vediamo a Verona il 5 e il 6
dicembre .
Claudio.