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5 Marzo 2004

 

UNO SHOW ESSENZIALE PER CLAUDIO BAGLIONI

 

Tre ore e un quarto di canzoni, senza trucco e senza inganno. Punta tutto sulla forza della sua musica Claudio Baglioni (nella foto) , per l’ultima tappa milanese del suo «Crescendo Tour» questa sera al Forum di Assago. Una scaletta di successi, da «Piccolo grande amore» a «Signora Lia», da «Avrai» a «Strada facendo».

CLAUDIO BAGLIONI Forum di Assago (Mi), ore 21, biglietti 23-32-37-42 euro

 

 

 

5 Marzo 2004

 

L’intervista

CLAUDIO BAGLIONI ANCORA IN TOURNÉE: “COLLEGHI UNIAMOCI E SALVIAMO LA MUSICA.”

 

di Sandro Neri

MILANO — Lui, al Festival, c’è andato una sola volta e soltanto per ritirare un premio.

Ma non ha comunque resistito, l’altra sera, alla tentazione di accendere la tv: «Ero curioso  confessa Claudio Baglioni –  e ho guardato Sanremo per alcuni minuti. Non molto, in realtà, perché quella sera, che pure non ero sul palco, dovevo comunque lavorare ad alcuni accorgimenti tecnici del mio nuovo spettacolo». Quello che è in tour con «Crescendo», il megaconcerto stasera in replica a Milano, sul palco del Forum, domani di scena a Varese, martedì e mercoledì al Palasport di Firenze e il 12 a Modena, è un Baglioni in grande forma, totalmente appagato dal ritrovato contatto col suo pubblico, ma anche critico nei confronti del mondo della discografia. E Sanremo, lascia intendere, non è che lo specchio della crisi che ha investito la musica leggera. «Anche se quest’edizione del Festival è un pò diversa – spiega – sembra animata sempre da ragioni molto diverse dalla musica. Lo si guarda, perché è una ricorrenza. Come Capodanno».

 

Lei, in 35 anni di carriera, non ci è mai andato. Una presa di distanza dal Festival?

«Il mio primo concorso di voci nuove, nel quartiere di Centocelle, a Roma, era intestato a San Felice: un santo di serie B, che non ho mai voluto tradire... Nell’85 sono stato ospite e nel ’97, l’anno di Fabio Fazio, mi è stato anche chiesto di presentarlo. Oggi andare a Sanremo sarebbe poco influente per chi, come me, ha un vecchio rapporto col pubblico. Mi sembrerebbe una perdita di tempo, però...».

 

Però?

«Però avrei un’idea per rinnovarlo. Vorrei un festival con una gara all’interno, ma aperto alle retrospettive. Come i più celebri festival cinematografici. Allargare i contenuti potrebbe essere la base per cambiare Sanremo. In un contesto simile, potrei anche pensare di andarci».

 

Ha mai pensato a una via d’uscita dalla crisi che ha colpito la musica?

«La prima volta, ho cominciato a occuparmene nel 1979, ai tempi di "Tu come stai?". Avevo sperato potesse nascere una discografia nuova. Non è successo e penso che se oggi dovessi proporre un mio disco con un altro nome, i discografici lo rifiuterebbero. La mia idea è che tocchi agli artisti, quelli più famosi, consorziarsi e aiutare la musica. Producendo i nuovi artisti, fornendo loro il giusto supporto, anche psicologico, e magari creando nuovi festival per sostenere le proprie iniziative».

 

Lei ha mai vissuto una crisi sul piano personale?

«Sì, nell’85. Vivevo la fatica di essere personaggio pubblico. E, da artista, un disagio a lavorare in spazi mal gestiti, col pubblico stipato lontano dal palco e poco rispettato dagli organizzatori dei concerti. Ho avuto la tentazione di eclissarmi, seguendo le orme di Mina e Battisti. Atteggiamenti di superbia, che oggi mi fanno un po’ ridere. Per mia fortuna ho poi sentito il bisogno di rituffarmi nella mischia e di tornare a fare concerti. Oggi la dimensione live è la più elettrizzante del mio lavoro. Sono in tour dal 2000 e le richieste continuano ad aumentare. Il calendario di questo tour ha praticamente raddoppiato le date in corso d’opera».

 

Tra i cantautori è tempo di musical. Dopo Cocciante, anche Dalla e Branduardi si sono buttati nell’avventura. Non era anche un suo vecchio sogno?

«È dal 1971, dai tempi di "Questo piccolo grande amore", che scrivo musical. O quantomeno dischi che si prestano a diventarlo. Il musical, è vero, è un vecchio sogno, destinato però a rimanere tale. Mi era stato chiesto di curare l’adattamento in italiano di "Notre Dame de Paris", ma non se ne è fatto niente. In compenso, il mio nuovo spettacolo, "Crescendo", è un po’ il musical della mia vita: ci sono tutte le mie canzoni, e il racconto di 35 anni di carriera, con l’ausilio di una grande macchina teatrale».

 

Un suo album si intitola «Attori e spettatori». Quando è stato spettatore l’ultima volta?

«Al concerto di Peter Gabriel, ad Ancona. Un artista che ho conosciuto personalmente e col quale ho anche lavorato, collaborando al progetto di "Passion", colonna sonora del film "L’ultima tentazione di Cristo"».

 

 

5 Marzo 2004

 

BAGLIONI: 'NOI ARTISTI FAMOSI DOBBIAMO AIUTARE I GIOVANI EMERGENTI'

Nel corso di un’intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale, Claudio Baglioni ha spronato i colleghi più famosi ad intervenire in aiuto dei giovani artisti: “La mia idea è che tocchi agli artisti più famosi aiutare la musica, producendo i nuovi artisti, fornendo loro il giusto supporto anche psicologico e magari creando nuovi festival per sostenere le proprie iniziative”. Il cantautore è, inevitabilmente, intervenuto anche sul Festival di Sanremo: “Quest’anno il Festival è diverso, sembra animato sempre da ragioni molto diverse dalla musica. Lo si guarda perché è una ricorrenza come Capodanno, però avrei un’idea per rinnovarlo: vorrei un festival con una gara all’interno ma aperto alle retrospettive, un po’ come i più celebri festival cinematografici. Allargare i contenuti potrebbe essere la base per cambiare Sanremo e, in un contesto simile, potrei anche pensare di andarci”.

 

 

 

 

4 Marzo 2004

 

CONCERTO STASERA AL FILAFORUM BAGLIONI A MILANO, 30 ANNI DI CARRIERA IN TRE ORE DI EVENTI

 

di Alfredo del Curatolo 

Al via questa sera, al Filaforum di Assago, la due giorni autocelebrativa e tecnologica di Claudio Baglioni a Milano. Il cantautore romano ripropone in due serate che si annunciano esaurite, nonostante la concomitanza con il Festival di Sanremo, il fortunato concerto che ha scaldato il cuore dei fans al PalaOregon di Cantù lo scorso gennaio. Lo spettacolo consta di ore buone di musica e arrangiamenti inediti dei brani più significativi di una carriera trentennale che hanno portato il musicista e cantante di «Sabato pomeriggio» al successo, dagli esordi di «Porta Portese» al grande successo di «Questo piccolo grande amore», fino a «E tu?», «Strada facendo» e una manciata di canzoni minori che, rilette in chiave moderna, non mancano di suscitare emozioni. La tournée di Baglioni sembrava doversi interrompere bruscamente per un incidente occorso al cantante durante la serata di Treviglio, ma invece di lasciare, il “divo Claudio” ha deciso di raddoppiare, con una seconda data, domani sera, in aggiunta a quella, sold out da tempo, prevista per questa sera. Claudio Baglioni Milano, Filaforum di Assago. Ore 21, Ingresso 42/37/32/23 euro.

 

 

 

4 Marzo 2004

 

SIGNORA LIA E LE ALTRE HIT PARADE AL FORUM

Uno show più intimista rispetto a San Siro, sul palco la band elettrica e un quartetto d´archi

Il cantautore stasera e domani in concerto rivisita i successi di trent´anni di carriera

 

di Enzo Gentile

Non tutta la musica, non tutti gli artisti chiudono per ferie durante il festival di Sanremo, che Claudio Baglioni sfida apertamente stasera e domani a Milano, dove torna dopo la tappa dello scorso giugno, quando a San Siro conquistò trentamila spettatori ma subì anche qualche critica per la formula esagerata, sovrabbondante dello show. Nel 2004 Baglioni si ripropone in dimensione più ridotta, senza comparse, coreografie ed effetti speciali. In scaletta, tutte le sue canzoni più famose, proposte con una band elettrica e un quartetto d´archi. Tre ore abbondanti di show, con una trentina di canzoni, per solleticare la memoria dei fan e restituire una traiettoria artistica tra le più fortunate del panorama italiano. Personaggio spesso discusso e guardato con discreto sospetto dal mondo della canzone d´autore, considerato troppo incline alla deriva sentimentale e commerciale, Claudio Baglioni dai tempi di Piccolo grande amore, votata con un pizzico di enfasi “migliore canzone del secolo”, ha sempre voluto raccontare le stagioni del cuore, dell´amore, i sussulti privati di vita quotidiana.

I suoi dischi sono stati vendutissimi, ha superato le crisi di ispirazione, digerito pesanti contestazioni, si è rilanciato grazie alla sponda assicurata da Fabio Fazio (e dai Cugini di Campagna) in tv con Anima mia, ha provato a ridisegnarsi un look da giovane adulto ombroso e con la piega del “nouveau philosophe” della canzonetta. Da qualche anno lo rivediamo con un´immagine smaltata, vestito in pelle nera e risorse atletiche da rockettaro, quasi che l´autore di Signora Lia, Strada facendo o Avrai fosse davvero rinato a nuova vita.

D´altronde il tour invernale si intitola "Crescendo", le prime trenta date hanno fatto registrare quasi duecentomila presenze, segno del gradimento dei fan di Baglioni, che così spiega il suo nuovo progetto: «Quella che porto in scena non è solo la piccola storia della mia vicenda di uomo e musicista. E´ la storia di una crescita comune che si crea quando la musica che scende dal palco si fonde con quella che sale dal pubblico, quando attori e spettatori si danno appuntamento per unire la loro parte di sogno e dare vita a un sogno più grande».

Luci, allestimenti e numeri sono comunque tipici di una produzione importante, con nove tir e centotrenta persone al seguito. Si va avanti fino a metà aprile, prossime tappe lombarde a Varese e Pavia, il 7 e il 17 marzo. FilaForum di Assago, oggi e domani ore 21, ingresso 23-32-37-42 euro, biglietti esauriti per stasera, disponibili domani.

 

Giovedi 4 Marzo 2004

In concerto oggi e domani al Forum di Assago

Baglioni: «Qui c’è solo la musica della mia vita»
«Meno opulento del tour precedente e più faticoso. Saranno tre ore e mezzo filate di canzoni»

Claudio Baglioni se l’è costruita sul palco. Ed è la scenografia che accompagna il suo nuovo tour, «Crescendo», oggi e domani al Forum di Assago. «La musica — dice — è la vera dimora di chi fa questo mestiere: si passa più tempo negli spogliatoi dei Palasport, che a casa. Il senso di questo progetto è racchiuso in un palco particolare, che è allo stesso tempo simbolo e teatro di questa mia piccola storia: una favoletta sui miei 37 anni di carriera».

 

Così in una «cantina» si rievocano gli esordi («Con la mia band suoniamo una musica rozza, dinamica, rockbeat»). Il soggiorno, invece, è la stanza della maturità. Infine si passa sulla terrazza, «fra la tensione e i brividi — spiega Baglioni — che accompagnano ogni vigilia, fino all’adrenalina pura dello show, che decolla quando la casa di "Crescendo" si trasforma definitivamente in palco» 

 

Sono spariti ballerini, giocolieri e mangiatori di fuoco che quest’estate affollavano il tour negli stadi del cinquantaduenne Claudio (a Milano era arrivato al Meazza). «Quei concerti — osserva adesso — erano opulenti, con il senso della dismisura. Adesso abbiamo pensato a un tour nuovo, non so se è il più bello della mia carriera. Sicuramente è il più faticoso: una canzone dietro l’altra per tre ore e un quarto di musica. Alla fine di ogni sera io e la band siamo stremati, sembriamo l’armata napoleonica durante la campagna russa».

Il concerto si apre con la beatlesiana Yesterday e va avanti fra Noi no, Fotografie, Ragazze dell’Est («L’ho recuperata, non la cantavo da tanto tempo»), Quante volte, Adesso la pubblicità, E tu, Strada facendo, Questo piccolo grande amore.
«Le canzoni — racconta Baglioni — sono stelle fisse, nella vita delle persone. Quando sono sopra al palco mi vengono i brividi a pensare che c’è un limite a tutto. Anche alla folla che ti segue con passione. Bisogna sempre lottare per mantenere quello che abbiamo conquistato. Eppure, io non sono stanco: quando ho cominciato a cantare non ero preso dal sacro fuoco dell’arte, oggi questo lavoro è la mia passione, il mio vizio e anche un gioco. C’è gente che spende i soldi ai casinò, si compra macchine sportive. Io, a 52 anni, continuo ad acquistare giocattoli».



CLAUDIO BAGLIONI

oggi e domani, Forum di Assago, ore 21, biglietti 42/23 euro, telefono 02.48.05.73.60

   

di Sandra Cesarale

 

 

3 Marzo 2004

 

Arriva Baglioni in un Crescendo di musica Trenta “sold out" nelle prime 30 date, oltre 200mila presenze nella prima parte e altri 180mila spettatori attesi per tutto marzo, il tutto per tre ore e mezza di musica dal vivo, con oltre 30 successi pop, eseguiti da 9 elementi. Questi i numeri di “Crescendo", il nuovo tour di Claudio Baglioni (nella foto), domani e dopo al FilaForum: «Crescendo è la storia di questi 35 anni di musica, il luogo dove abitano le parole raccolte lungo la strada, con l'ambizione di regalare un piccolo sogno - dice il cantante». Il senso è racchiuso sul palco: dall'energia di una cantina, in cui Baglioni rivive il sapore degli esordi; al soggiorno, stanza della maturità, dove si sviluppano le atmosfere; dalla terrazza da cui si va incontro al tempo, tra la tensione di ogni vigilia, sino all'adrenalina dello show, che decolla nel momento nel quale la casa di Crescendo si trasforma definitivamente in palco.

 

 

18/11/2003 Prove aperte per gli Associati Con riferimento all'oggetto si comunica che per tutte le date del Tour "Crescendo" 2003/2004 di Claudio Baglioni, a tutti i soci in regola con l'iscrizione all'Associazione Culturale ClaB, è riservata l'entrata anticipata per assistere alle prove dei concerti. Pertanto l'ingresso è previsto alle ore 17:00 presso i cancelli contraddistinti dal cartello "Ingresso ClaB", dove sarà necessario esibire la tessera ClaB, un documento d'identità e il biglietto valido per il concerto in programma