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Korazym.org
27 Dicembre
Poco prima di Natale, il cantautore
romano ha festeggiato a Firenze i suoi 40 anni di carriera con gli
iscritti del suo fan club. Oltre cinque ore di spettacolo, con ospiti
come Marco Masini, Paolo Vallesi e Mariella Nava.
Il Clab è
l’associazione culturale Claudio Baglioni. Ogni anno il suo presidente,
Baglioni in persona, chiama a raccolta i suoi per dialogare con loro di
musica e arte. Non solo le sue canzoni, ma anche tutti quei pezzi che lo
hanno fatto avvicinare alla magica arte della canzone. Così, con i suoi
primi quaranta anni di carriera nei capelli, Baglioni si è presentato
sabato 17 dicembre a Firenze per l’annuale appuntamento con il suo
pubblico. Intitolato ‘Tutti qui’, dal titolo del suo recente singolo, il
raduno è stato un momento per rimettere insieme tutti i pezzi di una
carriera vissuta sempre al vertice e sempre in prima persona. Convocati
dal cantautore romano, sono saliti sul palco tutti i musicisti che da
sempre hanno collaborato con lui. Con lui hanno cantato offrendo al
pubblico versioni inedite di brani famosi.
Baglioni ha prestato il suo palco anche alle canzoni altrui di
personaggi più o meno famosi. Al pianoforte si sino seduti anche Marco
Masini, Paolo Vallesi e Mariella Nava. Sono state più di cinque ore di
spettacolo. Potevano entrare solo gli iscritti al Clab muniti di tessera
o di ricevuta del versamento della quota di iscrizione. E’ stato
Baglioni stesso all’inizio del raduno a ‘batter cassa’, spiegando le
ragioni dell’aumento della quota associativa a partire dal 2006. I suoi
ascoltatori non hanno battuto ciglio. Il trattamento riservato loro con
questi appuntamenti annuali è sempre stato generoso e puntuale.
Inopportuni i fischi di alcuni fans durante le esibizioni degli ospiti
portati da Baglioni sul palco. Il cantautore in persona ha gelato con lo
sguardo la parte della platea da cui le proteste si stavano
levando. Martedì 20, Baglioni è arrivato a Torino per un concerto
gratuito in cui ha presentato l’inno scritto per i giochi olimpici di
febbraio. In occasione dell’apertura dei giochi lo canterà dirigendo
un’orchestra di centoventi elementi. Intanto cominciano a girare voci
sul suo nuovo album. Potrebbe uscire il prossimo anno una volta spenta
la fiamma olimpionica.
La
Gazzetta del mezzogiorno
28 Dicembre
Sabino Cannone, ingegnere del suono, con la
«Puglia nel cuore»
Canosa alle Olimpiadi
La colonna sonora mixata da un canosino
Un tocco canosino nella colonna
sonora delle prossime «Olimpiadi Invernali Torino 2006» di Claudio
Baglioni. È quella di Sabino Cannone, l'ingegnere del suono ha
realizzato le registrazioni e i mixaggi della colonna sonora dell'evento
olimpico invernale mettendo a frutto le più recenti innovazioni in tema
di effetti e sorround. Ma quello «olimpico» è solo l'ultimo dei lavori
che l'«ingegnere del suono» ha realizzato in questi ultimi mesi e che
comprende la registrazione ed il mixaggio di tre singoli del nuovo album
di Riccardo Fogli ed ha mixato a Canosa, nel suo «Il Poggio - recording
studio» in stereo e sorround il dvd del «Pinocchio» dei Pooh (mandato in
onda a Natale da «Italia Uno») dopo che di questo spettacolo ne aveva
curato gli effetti in teatro. Il fiore all'occhiello di Cannone è il
lavoro sui modelli fisici. «Da circa un anno ho iniziato una serie di
ricerche sullo sviluppo di "modelli fisici audio" che consiste nel poter
ricreare la riverberazione degli ambienti» dice Cannone. Ma di cosa si
tratta esattamente? «Attraverso alcuni programmi è possibile calcolare
il riverbero di una stanza, creare un modello fisico (detto anche
Impulse Response IR) per poi poterlo applicare in un secondo tempo in
studio ad altre registrazioni - continua Cannone - si può quindi ad
esempio simulare con una realtà impressionante che uno strumento suoni
in una teatro con il suo naturale riverbero pur non essendo lì. Partendo
da questi principi ho sviluppato una serie di modelli fisici particolari
, pensati per applicazioni cinematografiche di post-produzione (effetti
speciali) e li ho messi come download gratuito nel sito web che ho
creato apposta per questo lavoro (www.morevox.com)». L'esperimento è
riuscito. «Ho ricevuto circa diecimila download in un mese da tutto il
mondo ed ancora oggi ci sono 200 download al mese - dice entusiasta
Cannone - fra coloro che hanno scaricato questi modelli ci sono stati
degli americani della più importante software house mondiale produttrice
di questo tipo di programmi (la Tllabs). Mi hanno chiesto di collaborare
con loro allo sviluppo di altri modelli chiedendomi se avessi dei posti
interessanti da campionare». E nell'elenco dei posti-modelli è stata
inserita anche la cattedrale di San Sabino di Canosa, che tra l'altro è
stata la prima campionata da Cannone. Un lavoro che ha superato le
aspettative per la qualità del riverbero della Cattedrale canosina
attualmente diventata uno dei modelli fisici più interessanti in
circolazione. Cannone è l'unico italiano ed il secondo in europa (con
l'olandese Fokke Van Sean) a collaborare con questa software house
mentre una nuova software house americana (McDsp) gli ha chiesto proprio
nei primi di dicembre di sviluppare nuovi «modelli fisici». Il lavoro di
Cannone prosegue a gran ritmo e su diversi fornti. «Sto finendo di
mixare un interessante progetto di una nuova band italiana con Stefano
di Battista e Saturnino, bassista di Jovanotti - dice Cannone - e sto
seguendo i Pooh nelle performace tv per il loro nuovo album "La grande
Festa"». Sul piano dei «modelli», Cannone dimostra ancora una volta il
«cuore pugliese»: dopo al Cattedrale di San Sabino ha previsto infatti
la realizzazione di un intero cd di «impulsi reali» tutti dedicati ai
luoghi della Puglia. Paolo Pinnelli
Il
Messagero
23 Dicembre
Britti in gara e Zero
ospite
Francesco Bardi Roma.
Nell’attesa di conoscere oggi i nove giovani in gara al prossimo
festival insieme con i tre provenienti dalla sempre discussa Accademia
della canzone, il toto-Sanremo continua, alimentato come di consuetudine
anche dagli scherzi radiofonici di Fiorello: ieri Alex Britti ha
ironicamente confermato ai microfoni di «Viva Radiodue» la sua presenza
in gara, accennando per gioco anche qualche accordo della presunta
canzone. Vero o falso? Più che sui concorrenti (per ora certa tra i big
solo la presenza di Grignani, Nomadi e Carlo Fava-Noa), l’attivismo del
direttore artistico Mazzi e del conduttore Panariello si sta
concentrando soprattutto sull’opportunità di portare all’Ariston grandi
ospiti italiani. Dopo il sì di massima di Ramazzotti, sembra stia per
arrivare quello di Renato Zero, per cui si era ipotizzato anche un
premio alla carriera, cosa che però potrebbe creare un problema
diplomatico con gli altri vip invitati come Andrea Bocelli, Laura
Pausini, Zucchero (la figlia Irene è in corsa tra le nuove promesse) e
Claudio Baglioni. Tra i candidati alla gara, comunque, circolano i nomi
di Mario Venuti con band, Dolcenera, Nicky Nicolai (questa volta in
corsa senza il marito Stefano Di Battista), Povia, Ron, Al Bano, Patty
Pravo, Anna Oxa, Loredana Bertè e Simona Bencini con un pezzo di Elisa.
Tra le candidature più improbabili quella dei Jalisse con un brano dello
scrittore iracheno Younis Tawfik.
Rockol.it
23 Dicembre
Telegatti 2006, premi anche alla musica
Ci saranno anche
premi musicali (e cinematografici e sportivi) ai Telegatti 2006, “Oscar”
ufficiosi della televisione assegnati annualmente dal settimanale TV
Sorrisi e Canzoni. La manifestazione, che l’anno prossimo verrà
anticipata da maggio a gennaio cambiando sede da Milano a Roma
(Auditorium di Via della Conciliazione), assegnerà infatti tre “award”
al cantante (o la cantante), il disco e la tournée musicale dell’anno.
Saranno i lettori del settimanale di casa Mondadori a decretare via sms
(entro il 27 dicembre) i vincitori di ciascuna categoria, dopo avere già
scremato a tre nominativi i candidati proposti da una giuria presieduta
da Maurizio Costanzo e in cui figuravano personaggi dell’ambiente
musicale come Claudio Cecchetto e Gianmarco Mazzi.
Queste le nomination per le tre categorie musicali:
Disco: “Convivendo parte 2” (Biagio Antonacci); “Crescendo e cercando”
(Claudio Baglioni); “Tutto Max” (Max Pezzali/883)
Cantante: Biagio Antonacci; Eros Ramazzotti; Vasco Rossi
Tournée: Biagio Antonacci; Vasco Rossi; Ornella Vanoni - Gino Paoli
IL
MATTINO
23 Dicembre
Sanremo, arrivano Zero
e Dolcenera
Tra i
«papabili» anche Mario Venuti, la Nicolai, i Nomadi, Noa, Al Bano,
Grignani e Britti
Oggi i
nomi dei dodici giovani, l'elenco dei «big» la seconda settimana del
2006
Renato Zero sarà quasi certamente
al prossimo Festival di Sanremo. A confermarlo sono sia l'entourage del
cantante che fonti del Festival. Il «re dei sorcini», vecchio amico di
Giorgio Panariello, potrebbe giocare con il suo sosia sul palco del
Teatro Ariston. Per Zero si era anche ipotizzato un premio alla
carriera, ma una decisione di questo tipo potrebbe creare alla direzione
artistica del Festival qualche problema diplomatico con gli altri
ospiti. Dopo la conferma di Eros Ramazzotti, potrebbero arrivare - come
ospiti - infatti anche tante altre star nostrane come Andrea Bocelli,
Laura Pausini, Zucchero (la figlia Irene è in corsa tra i «Giovani») e
Claudio Baglioni, tutti ospiti graditi e di grande fama internazionale.
Mentre Alex Britti ha scherzosamente confermato ieri ai microfoni di
Fiorello a «Viva Radio2» la sua presenza in gara a Sanremo (accennando
per gioco anche qualche accordo della presunta canzone), circolano un
po' di nomi di candidati alla gara: oltre al confermato Gianluca
Grignani, si parla di Mario Venuti (con una formazione che ne
giustificherebbe la candidatura nel girone «Gruppi» con i Nomadi e Noa
abbinata a Carlo Fava), Dolcenera (vincitrice di «Music Farm» e già
trionfatrice della categoria «Giovani» a Sanremo), Nicky Nicolai (questa
volta in corsa senza il marito Stefano Di Battista, che lo scorso anno
l'accompagnò al sax), Povia, Ron, Al Bano, Patty Pravo, Anna Oxa,
Loredana Bertè e Simona Bencini, l'ex vocalist dei Dirotta su Cuba che
ha presentato un pezzo scritto per lei da Elisa. Un piccolo giallo
invece attorno ai Negramaro, gruppo vicino ai gusti musicali di
Panariello, il cui nome, anche se circola da giorni, non trova conferme
da fonti del Festival. Anche se avere a Sanremo uno dei gruppi del
momento significherebbe strizzare l'occhio alle fasce giovanili, spesso
lontane. In attesa di avere la lista ufficiale dei «Big» in gara il 9
gennaio, oggi verranno resi noti i 12 Giovani ammessi al Festival. Tra
questi è quasi certa la presenza di Simone Cristicchi, che parte con una
marcia in più visto il successo estivo del suo tormentone «Vorrei
cantare come Biagio Antonacci», hit a cui ha fatto seguito un altro
singolo di successo «Studentessa universitaria». Anche se emergente,
Cristicchi vanta tra l'altro una parodia che gli ha regalato ulteriore
notorietà: quella che gli ha fatto Fiorello con l'anti-tormentone
«Vorrei cantare come Mino Reitano», portato in giro per l'Italia dallo
showman nel trionfale tour teatrale «Volevo fare il ballerino». G. Cris.
Repubblica
23 Dicembre
"Perché ho lavorato
gratis" la lettera
di CLAUDIO BAGLIONI
Vi scrivo per sottolineare il
fatto che ho risposto con entusiasmo ed emozione (e anche con una punta
di orgoglio) all´invito di Toroc, della Città di Torino, del Comitato
Olimpico e del Governo, di comporre un inno per queste Olimpiadi e di
presentarlo ufficialmente in un evento-concerto a 50 giorni dall´inizio
dei Giochi. Ho fatto entrambe le cose gratuitamente, perché non tutto
ciò che ha un valore deve per forza avere un prezzo e, soprattutto,
perché - per quanto possa apparire insolito in un mondo e in un tempo
come i nostri - esistono ancora occasioni che contengono in sé la loro
ricompensa. Forse non sarà così per tutti, ma per me firmare un brano su
valori in cui credo, le cui note e parole avranno l´opportunità di
raggiungere, nello stesso istante, oltre un miliardo di persone, ha
ancora valore. Un grande valore. Ho scritto questo inno e partecipato al
concerto di presentazione con lo stesso entusiasmo e la stessa emozione
con cui - uno tra tantissimi - ho portato per poco più di cinquecento
passi la fiaccola olimpica per le strade di Roma. Un piccolo gesto, un
segno di attenzione e di partecipazione, un simbolo di speranza. Il
fatto, poi, che un evento di questo genere sia stato affidato ad uno
staff di professionisti tra i più qualificati fra quelli che operano nel
nostro paese, non può che essere considerato un gesto di attenzione e
una scelta sensata e oculata. Chiunque nei panni dell´organizzazione dei
Giochi avrebbe fatto una scelta analoga. È vero: Friends&Partners si
occupa anche dell´organizzazione dei miei spettacoli, ma chi conosce la
cura e l´attenzione quasi maniacale con cui seguo le mie produzioni sa
che questa scelta significa una cosa sola: che un passaggio fondamentale
verso le Olimpiadi invernali 2006 è stato affidato a professionisti di
qualità, che lo hanno realizzato con attenzione, rigore e trasparenza.
Prendiamo volentieri atto che
Claudio Baglioni ha lavorato gratuitamente, ma anche che le spese
sostenute dal Toroc (400mila euro) sono dovute al compenso per l´azienda
che si occupa dell´organizzazione dei suoi spettacoli. (e. bof.)
Repubblica
22 Dicembre
Baglioni, concerto da 400mila
euro
il caso
Il cantante ha lavorato gratis,
i soldi invece all´azienda che organizza i suoi spettacoli
L´ufficio Marketing e Comunicazione del Toroc precisa: «Il maestro
Claudio Baglioni non ha percepito alcun compenso per il concerto tenuto
al Palasport olimpico. Ha infatti prestato gratuitamente la sua opera al
Toroc, gratuitamente ha composto l´inno e gratuitamente ha tenuto il
concerto. Per l´organizzazione del concerto ci si è rivolti a una
primaria azienda del settore, la Friends&Partners la quale ha
organizzato a 360 gradi l´evento, curandone tutti gli aspetti e offrendo
al Toroc condizioni finanziarie e di mercato giudicate favorevoli. La
cifra di 400mila euro è servita a coprire i costi della produzione».
Prendiamo atto volentieri che il cantante Claudio Baglioni ha lavorato
gratuitamente e che, nel contempo, il suo concerto è costato comunque
400mila euro alle casse del Toroc. Ma l´oggetto delle nostre critiche
era ben altro: il fatto che il supervisore Pescante, nelle stesse ore
del grave tracollo economico del Toroc, abbia speso tutta la sua
autorevolezza e tutta la sua solerzia affinché la pratica dei 400mila
euro di spese organizzative per il concerto di Baglioni fosse celermente
saldata, curandone tutti gli aspetti e offrendo a una primaria azienda
del settore, la Friends&Partners (che peraltro allestisce già
abitualmente gli spettacoli di Baglioni), condizioni finanziarie e di
mercato giudicate favorevoli.
«E và, più veloce di un’idea,
più alto della libertà, più forte di un urlo di marea». È ispirato al
motto delle Olimpiadi - «citius altius fortius» - il ritornello
dell’inno dei Giochi Olimpici Invernali «Torino 2006», dal titolo «Và»
(nella versione inglese: «Go») che Claudio Baglioni ha cantato ieri sera
in anteprima al Palasport di Torino. Una « serenata di sport», come lui
stesso l’ha definita, che punta «a far riscoprire e rivivere lo spirito
delle Olimpiadi». «Nessuna manifestazione è in grado di attirare così
tante persone diverse fra loro come le Olimpiadi», ha spiegato Baglioni
mentre ai cancelli dell’impianto a cinque cerchi si accalcavano i 12.500
spettatori che in poche ore, venerdì, hanno "bruciato" tutti i biglietti
a disposizione per l’evento. «Spero - ha aggiunto - che questo inno
porti la sua piccola luce in giro per il mondo», proprio come la torcia
di «Torino 2006» che alcuni giorni fa il cantautore ha condotto per le
strade di Roma. Se il testo della colonna sonora delle prossime
Olimpiadi è improntato all’innovazione, con il «và» del ritornello
accentato «per licenza poetica» (i puristi sottolineeranno però che si
tratta di un errore), la musica è invece tradizionale. «In effetti è
molto solenne - ha ammesso Baglioni - e per questo ho deciso di
eseguirlo per la prima volta con l’ Orchestra filarmonica del Regio di
Torino e un coro di 50 bambini». Un’eccezione al suo repertorio,
richiesta dal supervisore dei Giochi, Mario Pescante. «Baglioni - ha
affermato Pescante - era l’unico artista italiano che potesse
trasmettere quel messaggio di pace, solidarietà e amicizia che le
Olimpiadi portano con sé». Un contributo che il cantautore ha scelto di
dare in modo gratuito. Proprio come il concerto di ieri sera. Nell’
impianto che fra 50 giorni ospiterà il torneo a cinque cerchi di hockey
su ghiaccio non c’è stato tempo di pensare ai piccoli inconvenienti
dell’organizzazione. Il pubblico è stato ipnotizzato dai successi del
cantante. «Và»/«Go» sarà il momento musicale centrale della cerimonia
inaugurale delle Olimpiadi, che si terrà venerdì 10 febbraio 2006. Per
l’occasione Baglioni salirà sul podio per dirigere Orchestra sinfonica e
coro di 120 elementi in una spettacolare versione dell’Inno. Non è la
prima volta che Claudio Baglioni si cimenta nella composizione di un
inno: lo ha già fatto per i Campionati mondiali di nuoto del 1994
(«Acqua nell’acqua») e per i Mondiali di calcio 1998 («Da me a te»).
Recentemente Baglioni è salito in cattedra all’Università La Sapienza di
Roma, per raccontare la sua carriera in una lezione-concerto, e ha preso
parte al Concerto di Natale in Vaticano. Quanto a Sanremo, il cantautore
ha dichiarato che sta valutando se partecipare in qualità di ospite. Ora
col suo album «Crescendo e cercando» ha ricevuto la nomination per i «Telegatti
2006», in onda su Canale 5 a gennaio.
Torino2006.org
20 Dicembre
Meno
Cinquanta: “Emozione Pura” grande Concerto al Palasport Olimpico
L’Inno Ufficiale di Torino 2006 composto da Claudio Baglioni
è stato presentato ieri sera, in un concerto gratuito che il
cantautore romano terrà al Palasport Olimpico. A poco più di 50 giorni
dalla Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici l’Inno dei XX Giochi
Olimpici Invernali è stato eseguito in uno spettacolo organizzato dal
TOROC con la collaborazione della Città di Torino, nel corso del quale
Baglioni ha interpretato anche i suoi successi, di ieri e di oggi.
Un concerto dedicato a Torino e ai torinesi, un modo per ringraziare la
città e tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione dei Giochi
Olimpici. «Claudio Baglioni – sottolinea il presidente del TOROC Valentino Castellani – ha messo a disposizione dei
Giochi Olimpici la sua passione e la sua creatività. Dopo i grandi
eventi sportivi di questi giorni il suo concerto sarà un’altra occasione
per vivere in anteprima le emozioni delle Olimpiadi. Sarà una grande
serata, per Torino e per tutti gli appassionati che attendono il 10
febbraio con partecipazione». I biglietti omaggio per il concerto
distribuiti gratuitamente sono andati esauriti in tempo record. Erano
presenti oltre diecimila appassionati spettatori.
il testo dell'Inno
VA'
COME MUSICA
CHE CI ILLUMINA
FUOCO DELLA VITA
BAGNA L'ANIMA
LUNGO LA SALITA
VA'
COME IMMAGINE
DENTRO UN TURBINE
TERRA DI CONFINE
PASSA IL LIMITE
DEGLI SPAZI SENZA FINE
E VA'
PIU' VELOCE DI UN'IDEA
PIU' ALTO DELLA LIBERTA'
PIU' FORTE DI UN URLO DI MAREA
VA' SEMPRE DOVE LA TUA LUCE VA
VA'
COME BRIVIDO
DI UN OCEANO
LACRIMA DI TEMPO
SPINGI IL BATTITO
OGNI ISTANTE E ANCORA UN PO'
E ANCORA VA'
COME FULMINE
TRA LE NUVOLE
VENTO DELLE STELLE
SOGNA FAVOLE
CON UN CUORE DA RIBELLE
E VA'
PIU' VELOCE DI UN'IDEA
PIU' ALTO DELLA LIBERTA'
PIU' FORTE DI UN URLO DI MAREA
VA' SEMPRE DOVE LA TUA STRADA VA
VERSO IL CIELO DELLA
VERITA'
LA' DOVE VOLA LA POESIA
E TU AMORE DELL'UMANITA'
VA' SEMPRE DOVE LA SUA STORIA VA
ANSA
18 Dicembre
Per Torino 2006, inno di Baglioni
Si chiamera' 'Va' e 'Go' nella versione in
inglese
Si intitola "Va'" e lo ha scritto Claudio Baglioni: e' l'Inno ufficiale
delle XX Olimpiadi Invernali Torino 2006. "Va'" con la "a" accentata
significa "andare", ovvero come fosse "un vai troncato, con una licenza
poetica", spiega l'enturage dell'artista. Il pezzo, che avra' anche una
versione in inglese intitolata "Go", sara' presentato dopodomani al
Palasport Olimpico in un concerto evento in cui Baglioni eseguira'
alcuni dei piu' grandi successi del suo repertorio.
La
Gazzetta del Mezzogiorno
15 Dicembre
Tanto interesse, in vetrina,
per il dipinto che Peppino Tangaro ha offerto a don Riccardo
Il quadro della solidarietà
Presto l'opera d'arte dovrebbe
trovare un acquirente
Il quadro della beneficenza. E'
ancora senza proprietario il quadro che il pittore andriese Peppino
Tangaro, noto in tutto il mondo e impegnato con varie mostre a
Barcellona e a Parigi, ha offerto a don Riccardo Agresti, parroco della
chiesa Addolorata alle Croci, per avallare la sua instancabile lotta per
la ricerca di fondi da devolvere alla costruzione del «suo» oratorio.
«Ancora per poco quel quadro rimarrà in vetrina - ha detto fiducioso il
signor Fusiello, proprietario della boutique che ha esposto l'opera
d'arte - nei giorni scorsi tante persone si sono interessate all'opera,
intenzionate ad acquistarla». Del resto il passeggio di gente che c'è in
via Regina Margherita nei giorni festivi fa ben sperare. Infatti non
sono solo parrocchiani coloro che hanno dimostrato interesse a tale
meraviglia pittorica. Molti imprenditori hanno risposto all'appello
fatto da don Riccardo, il quale rivolgendosi agli imprenditori della
città aveva detto: «sarebbe memorabile, per la crescita della nostra
cittadinanza, investire su questa opera educativa ed i risultati si
vedranno col passare degli anni. Chi ha ricevuto di più diventi generoso
perchè davanti alla misericordia del Signore tutto sarà da lui
riconosciuto». L'oratorio, ricorda don Riccardo, è un'opera tanto
importante quanto socialmente utile non solo nel quartiere, ma anche nel
resto della città per questo motivo non si fermerà finchè non avrà
raggiunto il suo obiettivo. Venerdì prossimo, presso la sala consiliare
del comune, don Riccardo Agresti e il manager di Baglioni, Massimiliano
Savaiano,in una conferenza stampa comunicheranno la data in cui il
cantautore romano tornerà nuovamente ad esibirsi in Andria per la causa
dell'oratorio. Non appena il quadro troverà un acquirente, continueremo
con l'«operazione oratorio». Ci faremo donare un altro quadro da un
altro artista del Nord Barese (ce ne sono moltissimi bravi ed
apprezzati) ed esporremo anche questo nella vetrina della solidarietà.
Un'altra «pietra» per l'oratorio di don Riccardo. E, pietra dopo pietra,
il sacerdote, i suoi parrocchiani e tutti coloro che gli sono vicini, ce
la faranno. E' solo questione di tempo.
Giovina Cellamare
Panorama.it
14 Dicembre
Voglio la camicia bianca
Claudio
Baglioni, Aldo, Giovanni e Giacomo, Luca Zingaretti, il duo di
«Striscia»... Sfoggiano colletti immacolati. Controtendenza.
Andare in bianco a tutti i costi, soprattutto se si tratta di camicie.
Mentre lo slogan dell'autunno-inverno del vestire maschile è «l'uomo in
technicolor», il candore del colletto sottogiacca assume, per paradosso,
i toni dell'irriverenza: chi canta fuori dal coro oggi indossa la
camicia bianca. Tendenza trasversale che unisce e travolge senza
distinzioni.
Che importa se uno degli ultimi tormentoni musicali inneggiava alla
camisa nera? Claudio Baglioni, stanco della sua
maglietta fina rigorosamente total black durata un quarto di secolo,
coltiva il nuovo piccolo grande amore della camicia bianca. Sulla cover
del suo ultimo album una passata di bianco ringiovanisce l'austera
figura pretesca a cui eravamo tanto abituati.
«Chi la mette sbaglia. L'eleganza impone di indossarla durante le
cerimonie o al calar del crepuscolo. Io in camicia metto soltanto le
uova, possibilmente bianche»: perentorio e controtendenza, l'irriverente
Piero Chiambretti aggiunge: «Tuttavia, dispenso gli artisti che usano il
bianco per esaltare il loro colorato narcisismo e me che a Markette uso
smoking e camicia bianca come divisa da lavoro. E comunque sempre meglio
bianca che a quadrettoni». E in veste di vate della marchetta si
domanda: «Ma Armani, il signor Giorgio, la camicia bianca l'avrà messa
almeno una volta, magari per andare a dormire?».
C'è chi di amletici dubbi, «white or not white», non ne ha.
Valerio Staffelli, inviato panzer di «Striscia la
notizia», sottolinea: «La indosso da sempre, in tutte le stagioni,
anche perché un essere impuro come me qualcosa di candido deve pur
averlo, se non dentro almeno fuori». Per niente attapirato aggiunge:
«Senza contare che è anche un'arma di seduzione che, nel mio caso, ha
funzionato almeno una volta: con mia moglie».
Tra i neocon, i convertiti al bianco delle chemise, anche il giovane
showman Daniele Bossari, il quale contro ogni
tradizione se la concede a tutte le ore: «È un po' come mangiare con le
mani in un ristorante elegante, se lo fai con classe hai il permesso. Il
mio obiettivo è vestirmi in modo sempre più elegante e il bianco è il
non colore dell'eleganza».
Per un Bossari emulo del dandy Tom
Wolfe ci sono i volti di massa come Aldo, Giovanni e Giacomo che nella
nuova campagna stampa vestono in bianco; o Ezio Greggio
ed Enzo Iacchetti che sfoggiano la camicia
immacolata a più non posso. Chi non ti aspetti proprio è un riservato
Luca Zingaretti che, lontano dai set, la indossa
con sportiva disinvoltura anche in occasioni mondane.
Chi con le regole della moda ha a che fare tutti i giorni cosa
suggerisce? Dal re dell'eccentrico e colorato stile animalier, Roberto
Cavalli, arrivano elogi dell'oggetto di culto: «La camicia bianca è un
capo semplice, ma è un semplice giusto, irrinunciabile e insostituibile,
mai fuori moda».
Roberto Girombelli, sarto che taglia vestiti ai nuovi potenti russi e
prende le misure al sindaco della Grande mela Michael Bloomberg,
osserva: «La camicia candida va indossata senza button down, su un abito
gessato fondo blu mélange con riga gessata bianca e pochette di lino
altrettanto bianca infilata nel taschino alla garibaldina e non a punte.
I polsini arrotondati, smussati».
Per il designer Luca Roda, re delle cravatte made in Italy, l'importante
è che: «I bottoni siano piatti e in madreperla australiana, molto più
bianca di quella tradizionale che viene invece da pezzi di conchiglia».
Per quanto riguarda gli accessori da camicia bianca suggerisce: «Su
abito scuro una cravatta arancione, se l'abito è chiaro al di sotto dei
toni di grigio sulla camicia bianca spiccano cravatte nei marrone e blu.
E il massimo dell'eleganza per esaltarla è la cravatta nera sotto un
principe di Galles scuro». Quindi ansia da bon ton modaiolo addio,
finalmente l'uomo è libero di andare in bianco.
ANSA
13 Dicembre
Martedi' prossimo Claudio Baglioni
cantera' 'Emozione Pura', inno ufficiale di Torino 06, in un concerto
gratuito al Palasport di Torino. Ad annunciarlo il presidente Toroc,
Valentino Castellani, sottolineando che lo show 'sara' un'occasione per
vivere le emozioni delle Olimpiadi'. A poco piu' di 50 giorni dalla
cerimonia d'inaugurazione, il concerto permettera' infatti di scoprire
in anteprima la colonna sonora dei Giochi e, al tempo stesso, di
riascoltare i migliori successi di Baglioni.
torino2006.org
13 Dicembre
Claudio Baglioni presenta l’Inno di Torino
2006.
Martedì 20 dicembre concerto gratuito al Palasport Olimpico
L’Inno Ufficiale di Torino 2006 composto da Claudio Baglioni sarà
presentato martedì 20 dicembre, alle 21, in un concerto gratuito che il
cantautore romano terrà al Palasport Olimpico.
A poco più di 50 giorni dalla Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici
(il 20 dicembre ne mancheranno esattamente 52) l’Inno dei XX Giochi
Olimpici Invernali verrà eseguito in uno spettacolo organizzato dal
TOROC con la collaborazione della Città di Torino, nel corso del quale
Baglioni interpreterà anche i suoi successi, di ieri e di oggi. Un
concerto dedicato a Torino e ai torinesi, un modo per ringraziare la
città e tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione dei Giochi
Olimpici.
«Claudio Baglioni – sottolinea il presidente del TOROC Valentino
Castellani – ha messo a disposizione dei Giochi Olimpici la sua passione
e la sua creatività. Dopo i grandi eventi sportivi di questi giorni il
suo concerto sarà un’altra occasione per vivere in anteprima le emozioni
delle Olimpiadi. Sarà una grande serata, per Torino e per tutti gli
appassionati che attendono il 10 febbraio con partecipazione».
I biglietti per il concerto saranno distribuiti – fino a esaurimento –
ad Atrium in piazza Solferino, nell’Infobus di Medals Plaza in piazza
Castello e nell’Olympic Superstore di piazza Vittorio Veneto.
Orari di distribuzione:
- venerdì 16 dicembre, dalle 17 alle 20
- sabato 17 e domenica 18, dalle 10 alle 19.
Non sarà possibile ritirare più di due biglietti a testa.
Festival 2006: premio alla
carriera, in pole position c'è Renato Zero
Per il premio alla carriera, che nello scorso marzo era finito nelle
mani di Vasco Rossi e che tradizionalmente viene conferito dal Comune di
Sanremo, il direttore artistico del Festival 2006 Gianmarco Mazzi e il
conduttore Giorgio Panariello stanno pensando a un nome compreso nel
trio Eros Ramazzotti-Claudio Baglioni-Renato Zero (attualmente primo in
classifica con "Il dono").
Alla fine la scelta potrebbe cadere proprio su quest'ultimo che ha
lasciato un beneaugurante buco nella settimana del Festival (27
febbraio-4 marzo) nel suo nuovo tour.
Affari
Italiani 13 Dicembre
Calano le vendite di cd e cassette, ma
la musica italiana può sperare in un futuro positivo grazie a Web e
cellulari. Vasco Rossi, Baglioni, Ligabue, le grandi star
nazionali e non continuano a far battere il cuore dei loro
fans. Solo, stanno cambiando le fonti di guadagno. Per quel che concerne
la distribuzione digitale, con la progressiva
sostituzione dei siti peer-to-peer con servizi gestiti o approvati dalle
case discografiche, la musica in Italia è passata dagli 89,6
milioni del 2003 ai 141 del 2005 (+57,3%). Trend che
controbilancia in parte il calo di vendita dei supporti fisici e,
sommato alla buona salute degli eventi dal vivo,
contribuisce alla crescita del consumo finale di musica a 1,046 miliardi
di euro (+13,7%). Già, perché il sistema musicale italiano ha fatturato,
lo scorso anno, 2,284 miliardi di euro, con un +4,35% rispetto al 2003.
Nel complesso non
c'è dunque una crisi da emergenza, anche se il saldo finale è il
risultato di movimenti disomogenei dei diversi settori, con il più
esposto, la discografia, in controtendenza. I dati di
sell-in evidenziano vendite di musica su supporto fisico per 527,1
milioni di euro, con un calo del 5,57%.
Lo rileva il Rapporto 2005 Economia della musica italiana del Centro Ask (Art & science for knowledge) dell’UniversitàBocconi, realizzato con la collaborazione di Dismamusica (Associazione distribuzione industria
strumenti musicali e artigianato), Fem
(Federazione editori musicali) e Scf (Società
consortile fonografici).
“La combinazione tra
la crisi del settore discografico e la significativa crescita della
fruizione di musica in altre forme suggerisce un ripensamento radicale
dei modelli di business su cui si è retto fino a oggi l’intero settore”,
ha spiegato Andrea Ordanini, che ha coordinato la ricerca per il Centro
Ask.
Molti però i nodi da
risolvere. Una comparazione internazionale, focalizzata sul settore
discografico, conferma la relativa marginalità del mercato italiano,
ottavo al mondo ma con valori quasi sei volte inferiori a quello
britannico (primo in Europa), otto volte più piccolo di quello
giapponese e 1/20 di quello americano. L’Italia registra un
consumo medio di soli 0,7 album per abitante, contro i 4,3 del Regno
Unito o i 2,7 degli Stati Uniti. “La tendenza evidenziata
dalla rilevazione sui consumi di strumenti musicali”, precisa Antonio
Monzino jr., presidente Dismamusica, “dimostra che, a fronte di una
leggerissima contrazione in termini di fatturato, dovuta alla riduzione
dei prezzi, si è registrato un sensibile aumento nel numero di pezzi. Un
segnale positivo che sottolinea la voglia di ‘fare musica’ del
consumatore italiano amatore e professionista”.
IL
TEMPO 13 Dicembre
SCONOSCIUTI? Sì, ma ancora per
poco. Si è svolta al Gilda la finale della 44° edizione della «Festa
degli sconosciuti», ideata e condotta da Teddy Reno. Il cantante ha
ricordato le origini della manifestazione, nata nel 1961 ad Ariccia su
richiesta di un assessore che non voleva che si identificasse la sua
cittadina con la porchetta. Il concorso ha permesso ad alcuni artisti di
lanciarsi verso una carriera di successo. Ricordiamo, ad esempio,
Claudio Baglioni, Enrico Montesano, Mal, Audio 2, The Rokes e Rita
Pavone, che ha poi stabilito un duraturo rapporto professionale e di
vita con Teddy Reno. I finalisti di questa edizione sono stati dieci.
Nonostante la poca esperienza, tutti hanno mostrato una padronanza
sorprendente del palcoscenico. Il miglior cantante maschile è risultato
Daniele Magro, sedici anni, da Agrigento. Ha interpretato, con voce
straordinaria, «Think» di Aretha Franklin e «The game», brano soul di
grande intensità. Migliore voce femminile è stata Francesca Rendinella,
quindici anni, di Foggia. Dopo aver cantato «Per dire no» di Alexia, ha
proposto la romantica «Ci sono giorni», mostrando grinta ed estensione
vocale. Il premio come miglior gruppo è andato ai «Conto in Rosso», «big-band»
di Cuneo che ha dato vita a una performance trascinante. Lo stile,
fresco e di grande impatto, ricorda gruppi come la Bandabardò e i
Quintorigo. Vincitori delle categorie «miglior compositore» e «miglior
cantautore» sono stati rispettivamente Francesco Di Vicino, con
«Maschere», e Antonio Modica, con l’originale swing «Prendi la mia
mano». La giuria, oltre che dal presidente Teddy Reno, era composta, fra
l’altro, da Giancarlo Bornigia e Angelo Nizzo del Gilda, i Gazosa, il
principe Carlo Giovannelli, la principessa Alessandra Del Drago, il
giornalista Paolo Paparella il regista Ninì Grassia e il produttore Pier
Lorenzo Bassetti. G.A.
IL
MESSAGERO 10 Dicembre
di SIMONA CAPORILLI
SABRINA Ferilli, per il proprio
albero ha scelto, al posto delle decorazioni tradizionali, farfalle
colorate sparse tra un ramo e l’altro. La trasmissione «Stiscia la
notizia», optando per la sperimentazione, ha sostituito alle palline di
ceramica e cristallo tapiri dorati di varie dimensioni, adagiati attorno
a una sedia fatta di fili argentati. «Un vip per ogni albero di Natale»,
insomma, dovrebbe essere questo il motto della mostra-mercato allestita
in piazza Mignanelli, curata da Sergio Valente e inaugurata l’altra
sera: i fondi raccolti nell’allestimento che ha per madrina Nancy Brilli
verranno devoluti all’Associazione Atena Onlus: un viaggio tra renne e
Babbo Natale, che proseguirà fino al 10 dicembre. Fortunato, chi è
riuscito a dare un’occhiata all’albero di Natale di Maria Grazia
Cucinotta, uno dei primi a essere stato venduto: tra gli allestimenti
più curiosi, non va dimenticato quello dell’Accademia di Moda e Costume,
ai rami del quale sono stati appesi barattoli contenenti foglie secche e
fagioli. Al contrario, Giancarlo Giannini ha optato per la frutta secca,
appesa ai rami di un abete formato mini mentre Nantas Salvalaggio, più
tradizionalista, ha pensato bene di mettere, al posto delle palline di
Natale, Babbo Natale vari e gondole: colori preferiti il rosso e il
verde; l’albero del gossip-Novella 2000, al contrario, è stato addobbato
con palle provenienti dalla ditta di ceramiche lavorate a mano,
direttamente da Castelli: testimonial d’eccezione Maria Giovanna Elmi;
la creazione di Anna Fendi, invece, sembrava voler ricordare piuttosto
una pigna; quello di Eros Ramazzotti, al contrario, l’avanguardia
musicale tutta fatta di fili elettrici e lucette colorate, nel miglior
stile dei tempi moderni mentre, la sua collega Anastacia, considerata la
regina dello swing con la voce da nera, ha pensato bene di creare un
albero di fili intrecciati, a base di fili dorati. Vip che vai e albero
che trovi con... Patrizia Pellegrino e Lino Banfi, che alle decorazioni
hanno preferito la semplicità di un piccolo abete, decorato con
pacchetti e palline colorate mentre Stefano Dominella, l’albero, l’ha
messo a disposizione dei compratori (tra i quali, inoltre, non va
dimenticata Maria Angiolillo, avventrice della mostra come il
vicesindaco Mariapia Garvaglia) sì, ma in versione minimal. Fasti e
festoni per Michele Cucuzza, invece, presente l’altra sera al taglio del
nastro della manifestazione nei pressi di piazza di Spagna, che attorno
all’abete ha messo nastri dorati e di banda larga a decorare il tutto.
La palma dell’originalità a Piero Chiambretti per l’albero «Markette»,
in perfetta linea con il programma ha messo, al posto delle decorazioni
natalizie, le facce dei protagonisti del programma televisivo mentre
Claudio Baglioni, dal canto suo, ha preferito festoni decorati con i
tasti neri e bianchi del pianoforte da far girare attorno all’albero di
Natale mentre Marta Marzotto, al contrario, sui rami ha preferito
mettere luci bianche e uccelli rosa fucsia acceso: un Natale tutto da
scegliere, quello proposto da vip capitolini e no (visto che, nella
lista, figura anche il nome di cantanti internazionali come Robin
Williams) che hanno curato nei particolari l’allestimento che al proprio
interno ha mille idee per le Feste Natalizie.
IL
MATTINO 9 Dicembre
ANIMALI D’AUTORE
Compie dieci anni la linea ciondoli Pomellato e festeggia in edizione
limitata
CLAUDIA MARRA
Passerotto non andare via. Sono le parole della canzone di Baglioni, ma
a pronunciarle non è il cantante ma uno dei simpatici animali della
linea ciondoli Dodo di Pomellato, realizzati in oro e anche brillanti,
in formato piccolo, grande e maxi.
Dieci candeline per il decennale di Dodo (la prima boutique Dodo in
Italia è stata aperta nel 2002 a Napoli, l'attuale showroom di via
Filangieri della famiglia Errico, gioiellieri anche in via Kerbaker da
70 anni) che celebra il decimo anniversario di vita con il Ten-Ten, un
bracciale ad edizione limitata del costo di 1600 euro, in stile charms
con i dieci ciondoli di maggior successo, (il timido granchio, il
delfino, la stella marina, l'unica tempestata di brillanti, il
cavalluccio marino, il dodo, il serpente tentatore, la rondine, il pesce
angelo, il polipo e la nuova farfalla) appesi alla sua catena,
prolungabile fino a diventare una collana. «Un successo tra giovani e
meno giovani quello di regalare un ciondolo Dodo come messaggio
d'affetto e di amicizia» dicono Stefano e Maria Laura Errico che
lanciano da Napoli le ultime tendenza novità di Pomellato, l'oro rosa a
nove carati e le grosse fedi, il fedono in argento e oro rosa, da
portare al dito ma anche come ciondoli al collo. Un modo per dirsi cose
importanti ormai diventata un'abitudine anche oltre frontiera. È il 1995
quando Pomellato, da sempre amante della natura, decide di ridar vita a
quella buffa creatura chiamata Dodo - vissuto libero e felice nel
paradiso incontaminato dell'isola Mauritius prima dell'arrivo dell'uomo
che coincide purtroppo con la sua estinzione - anno che coincide con la
creazione della griffe dei ciondoli a forma di piccoli animali «in via
di collezione», come recita la sua storia, sintesi di rispetto e amore
per la natura e di espressione di sentimenti. Dieci anni nei quali Dodo
è cresciuto - come raccontano i gioiellieri Errico - fino a presentarsi
in otto collezioni, che raggruppano animali da cortile, da foresta, del
mare, del cielo, del tropico, e i dinosauri, i giochi, e ancora altri
per un totale di ben 66 specie. Ciondoli da portare stretti con un
laccio al collo, ma soprattutto per inventarsi un gioiello: Dodo infatti
oltre al ciondolo propone una serie di varianti di cordoncini colorati,
nodi, bottoni, pepite in argento e oro, e granellini per personalizzare,
come si voglia, il proprio Dodo.
IL
GAZZETTINO 7 Dicembre
CLAUDIO BAGLIONI
«ANDARE COME OSPITE? CI DEVO
PENSARE»
La Commissione artistica del
Festival di Sanremo 2006 è stata nominata ieri dall'Organizzazione. È
composta da Gianmarco Mazzi, direttore artistico-musicale di Sanremo,
Giorgio Panariello, direttore artistico, la conduttrice radiotv Myriam
Fecchi, il direttore di "Rockstar" Massimo Cotto, e Gigio D'Ambrosio,
autore, produttore e consulente musicale. Intantro Claudio Baglioni sta
valutando l'opportunità di partecipare come ospite al prossimo Festival.
«Ho ricevuto un invito pressante - ha spiegato Baglioni -. Non ho mai
avuto niente contro il Festival. Ci sono andato solo una volta nel 1985
per ritirare un premio e, in quella occasione, riuscii anche ad
abbattere il muro del playback. Se accetterò l'invito? vedremo... ».
Secondo il cantante quest'anno la kermesse della città dei fiori sta
andando verso una direzione neo-musicale. In altre parole si tratta di
una opportunità di rilancio per la discografia italiana. «Se i
discografici prendessero il Festival con più responsabilità potrebbe
essere una buona occasione per rappresentare le realtà musicali di
qualità. Basta che la tv non riesca ad inglobarlo facendolo diventare un
reality».
IL
GAZZETTINO 6 Dicembre
Sanremo: iscrizioni chiuse ieri per i giovani e
tra i big spunta Al Bano
Con la chiusura, ieri, delle iscrizioni per la
partecipazione nella sezione Giovani, si apre ufficialmente la corsa al
Festival di Sanremo, anticipata già da una ridda di voci sui possibili
partecipanti per le diverse categorie. In lizza, oltre ai già noti
Gianluca Grignani e Noa, che ha confessato che dovrebbe esibirsi tra i
gruppi con Gil Dor e il Solis String Quartet, si fa il nome di Al Bano,
che seppure molto presente nelle cronache ( e ieri la sua compagna
Loredana Lecciso ha dato notizia dell'uscita, venerdì, del suo primo
disco "Si vive una volta sola") è assente dal Festival da qualche anno.
Tra gli altri rumors, ci sono voci insistenti
sulla candidatura tra i giovani di Simone Cristicchi, conosciuto per il
brano-tormentone dell'estate «Vorrei cantare come Biagio». Ma si parla
anche dei Gemelli Diversi, di Marina Rei, Loredana Berté, Dolcenera,
Nomadi, Anna Oxa, i Pooh, i Planet Funk e i Flaminio Maphia.In corsa ci
sono ancora moltissimi nomi, visto che la lista dei cantanti in gara
verrà comunicata solo il 9 gennaio e in queste ore la Rai dovrebbe
rendere noti i nomi della commissione selezionatrice che affiancherà
Panariello e il direttore artistico-musicale Gian Marco Mazzi nella
scelta dei brani che si contenderanno la vittoria.
Per il premio alla carriera, che l'anno scorso
andò a Vasco Rossi e che tradizionalmente viene conferito dal Comune di
Sanremo e ospitato dal festival (la collocazione dipende dall'importanza
del destinatario) potrebbe andare a Claudio Baglioni, ma prosegue senza
sosta anche il corteggiamento di Panariello nei confronti dell'amico
Renato Zero, che ha lasciato un benaugurante "buco" nel suo tour proprio
in coincidenza della settimana del festival.
Sanremo: Baglioni non esclude partecipazione
al Festival
Sanremo è un Festival benedetto e maledetto.
Non è chiaro quanto piaccia agli italiani ma quello che è certo è che è
un evento molto seguito”. Questo il commento di Claudio Baglioni alla
domanda su una sua eventuale partecipazione come ospite al 56° Festival
della canzone italiana, intervistato a margine del concerto di Natale in
Vaticano.
“Non ho mai avuto niente contro il Festival. Ci sono andato solo una
volta nel 1985 per ritirare un premio e, in quella occasione, riuscii
anche a battere il muro del playback. Ora ho ricevuto un pressante
invito e sto valutando se parteciparvi o meno”.
Secondo il cantante, quest'anno, la kermesse canora sta andando verso
una direzione neo-musicale da considerasi come vera e propria
opportunità di rilancio per la discografia italiana che sta
attraversando un momento di profonda crisi: “Se i discografici
prendessero il Festival con più responsabilità potrebbe essere una buona
occasione per rappresentare le realtà musicali di qualità”.
Lapidario il commento finale di Baglioni: “Il Festival è - e rimarrà -
un evento tra i più seguiti. La guerra per gli indici d’ascolto non deve
assolutamente far pensare a grossi stravolgimenti. Sanremo deve rimanere
sempre Sanremo e la tv non deve inglobare anche il Festival facendolo
diventare un reality”.
VIA
IL GRADINO 5 Dicembre
Datemi una
pedana e vi spalancherò il mondo. Via i gradini, addio alle barriere:
con tante pedane sparse agli ingressi dei negozi, sarà possibile rendere
accessibili moltissimi esercizi pubblici oggi off-limits per chi è in
carrozzina.
La causa? Un misero ma spesso insormontabile gradino. È proprio lui il
nemico da combattere e sconfiggere: l'ostacolo invisibile per i bipedi,
che la campagna “Via il Gradino” vuole superare. L'iniziativa prevede
una serie di interventi tra i quali appunto la realizzazione d'una
pedana mobile da installare all'entrata degli esercizi commerciali. Per
un accesso al consumo più… democratico, il disabile va considerato non
solo come destinatario di un consumo dedicato e ghettizzante, ma come
cittadino libero di consumare. Come, quando e dove vuole.
È la Consulta per le Persone in Difficoltà Onlus (CPD) capofila di
questa iniziativa, insieme con Regione Piemonte, Provincia di Torino,
Città di Torino, il Politecnico di Torino e la Tim. Tutti insieme per la
campagna “Via il Gradino”, che quest'anno si unisce ad un'altra
iniziativa storica della Cpd, la giornata del 3 dicembre, per
l'occasione dedicata proprio all'eliminazione delle micro-barriere. La
Cooperativa Piero&Gianni del Gruppo Abele, a dopo il concorso indetto
dal Politecnico di Torino rivolto ai suoi studenti, ha progettato,
prototipato e prodotto una pedana amovibile che verrà donata ai
commercianti non solo del capoluogo, ma anche alle province e ai comuni
aderenti all'iniziativa. La campagna di comunicazione e
sensibilizzazione in corso, è frutto della collaborazione gratuita con
l'Agenzia Armando Testa, ideatrice del logo, del messaggio e di uno spot
televisivo che manderà in onda a livello nazionale.
In occasione del 3 Dicembre 2005, Giornata Europea delle Persone
Disabili, che quest'anno festeggia il suo decennale, la CPD propone un
ricco programma di appuntamenti con un obbiettivo comune: sensibilizzare
l'opinione pubblica sull'abbattimento delle microbarriere
architettoniche.
In occasione del 3 dicembre, Giornata Europea delle Persone Disabili,
con una cena evento sull'integrazione sociale con testimonianze dalla
cultura del volontariato. La serata si terrà presso il Teatro Sette di
Torino a partire dalle ore 20. Momenti clou gli interventi di
associazioni e rappresentanti istituzionali, quali Presidente della
Regione Piemonte, Sindaci e Assessori comunali e provinciali, che
interverranno sul tema della disabilità e si confronteranno in un talk
show dando testimonianza diretta delle proprie esperienze. Ospite
d'onore della kermesse la pedana amovibile, che in questa occasione sarà
consegnata ufficialmente a Enti e Istituzioni regionali aderenti
all'iniziativa. La serata vedrà inoltre l'esibizione di artisti,
musicisti e personaggi del mondo dello spettacolo regionale, oltre alla
presenza delle scuole premiate per il concorso multidisciplinare.
La campagna “Via il Gradino” sarà supportata da un dibattito
sull'accesso al consumo e sull'autonomia del disabile e, in conclusione,
verrà consegnato il “Premio 3 dicembre” alle personalità che si sono
maggiormente distinte per la particolare sensibilità verso le tematiche
sociali. Il percorso di sensibilizzazione non terminerà comunque il 3
dicembre, ma proseguirà nel suo obiettivo di realizzare uno spazio
urbano per la qualità della vita di tutti, con un concerto di Claudio
Baglioni e con il supporto della TIM che ha messo a disposizione un
numero di telefono per le donazioni via sms: 48568, “1 Euro per
contribuire all'abbattimento delle barriere”.
“La Giornata Europea delle Persone Disabili 2005 si propone due
obbiettivi - come commenta il Presidente CPD Paolo Osiride Ferrero – la
rimozione immediata delle microbarriere architettoniche negli esercizi
pubblici e un'azione di contrasto alle barriere culturali e
psicologiche. Adottiamo il linguaggio concreto dei fatti: via il
gradino. Affrontiamo il problema dello spazio per tutti posando sulle
microbarriere una pedana amovibile. E' un segno, un simbolo, l'atto
visibile di una barriera che si spezza, di una micro qualità della vita
che si amplia”. Torino vuole essere in questo contesto la città capofila
di un progetto che coinvolga altri capoluoghi per portare il messaggio
“Via il Gradino” in tutta l'Italia.
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 5 Dicembre
Ecco come si sta muovendo don Riccardo
Agresti per realizzare un sogno chiamato oratorio
In primavera torna a cantare Baglioni
E ci sono altre iniziative in cantiere per raccogliere la somma
necessaria
andria In tutti questi anni don Riccardo non è stato mai a braccia
conserte, ma ha lavorato al suo progetto in vari modi. Per reperire i
fondi, solidità finanziaria su cui poggiarsi, sono state realizzate
alcune iniziative: prima tra tutte è il «Canta Camaggio», giunto alla
XIII edizione, e che risulta un appuntamento molto sentito nel quartiere
e nella città. «Esso suscita attorno a se tanta attenzione, grazie alla
originalità ed agli strumenti educativi utilizzati» ha sottolineato il
parroco. Un parrocchiano ha spostato l'attenzione sulla quantità di
gente che questa iniziativa riesce a far confluire verso l'oratorio: «E'
sorprendente quanta gente ha transitato per l'oratorio nel corso di
queste quattordici edizioni: Violante, don Antonio Mazzi, Maria Falcone,
Rita Borsellino. La cosa bella è che la gente viene spontaneamente,
segno che il quartiere si sta svegliando». L'11 luglio del 2002, don
Riccardo Agresti, ha fatto intervenire per l'occasione il famoso
cantante Claudio Baglioni, che in una serata di beneficenza ha dato il
suo contributo nella ricerca dei fondi, facendo un concerto molto
apprezzato e gradito dalla cittadinanza. «La gente era scettica che un
personaggio così importante si esibisse in questo quartiere dimenticato,
ma, di fronte all'evidenza, è rimasta contenta» ha dichiarato don
Riccardo, ricordando quel concerto speciale, come lo ha definito lui
stesso. Ad ogni modo Baglioni continuerà a dare la sua immagine e
collaborazione per questa causa. Con Massimiliano Savaiano, manager del
cantante, si stanno prendendo accordi per la prossima esibizione del
cantante ad Andria, molto probabilmente in primavera. Giovina Cellamare
Comunicando.it
5 dicembre
E' un
personaggio che da sempre unisce la musica all'impegno sociale. Ron, al secolo Rosalino Cellammare,
cantò già nel 1971 (agli esordi della sua più che trentennale carriera)
un tema di grande rilievo collettivo come lo stupro, e lo fece tra
l'altro in un'epoca in cui certi argomenti, e certi 'linguaggi', erano
tabù. La sensibilità ai problemi 'forti' gli è sempre rimasta, e oggi
riemerge prepotentemente con la pubblicazione di 'Ma quando dici amore',
un cd in cui l'artista duetta con alcuni suoi illustri colleghi, tra cui
Luca Carboni, Elisa, Claudio Baglioni, Lucio Dalla e Jovanotti.
L'incontro di Comunitazione con Ron è l'occasione per parlare di questa
lodevole iniziativa, e anche - immancabilmente - per tracciare una
linea del suo percorso musicale.
Come ti è
venuta l'idea di questo progetto?
«Un mio caro amico è stato colpito dalla
SLA, la sclerosi laterale amiotrofica. Ritrovarsi una persona cara con
una simile malattia, che è molto rara e colpisce tutti i muscoli del
corpo, mi ha fatto riflettere: dovevo fare qualcosa. E' nata così l'idea
di realizzare questo disco, coinvolgendo tanti amici, con cui ho
duettato. I proventi di 'Ma quando dici amore' andranno interamente a
favore della ricerca per la SLA: nessuno di noi ci guadagna niente».
Vedendo la
sofferenza da vicino si ha modo di riflettere di più?
«Diciamo che attraverso una sofferenza
grande arrivano segnali di vita fantastici. Scopri il senso della vita.
Quando un amico si ammala, capisci di essere fortunato: io, ad esempio,
mi ritengo un uomo fortunato, perché faccio da 35 anni questo lavoro. E
allora ognuno di noi deve fare qualcosa per chi è meno fortunato.
Dobbiamo apprezzare la vita».
La vita è anche
musica?
«Sicuramente sì. Io penso una cosa: già
oggi la vita è una competizione continua, bisognerebbe fare in modo che
anche la musica non lo fosse. La musica dev'essere di tutti: tutti
devono poterla fare, e senza competizione. Forse vendiamo pochi dischi
anche per questo. Bisogna godere la musica per quello che è».
In questo
discorso di competizione, come ti poni davanti ai festival che vanno
alla scoperta di nuovi talenti?
«Beh, io ho cominciato con i Festival, e
devo dire che mi hanno aiutato: ho imparato a stare davanti alla gente,
a non avere paura. La prima volta portavo ancora i calzoni corti e
imitavo Morandi e Celentano. Ho un ricordo molto tenero di quel periodo.
C’era la voglia di emergere. Una voglia che ritrovo anche nei ragazzi di
oggi, quando alla fine di un concerto ti danno un cd da sentire: nei
loro occhi vedi la speranza. Queste cose vanno bene, sono belle, anche
se non sempre è possibile realizzarle: purtroppo non tutti riescono nel
proprio intento. L’importante, comunque, è avere la passione».
Il Festival più
importante tu l'hai anche vinto: Sanremo 1996, 'Vorrei incontrarti tra
cent'anni'...
«Ho uno splendido ricordo di quella
vittoria, anche perché la canzone non fu scritta per Sanremo: la gioia
per aver vinto, dunque, è stata ancora più grande. Mia madre si è
accorta solo allora che cantavo! Sono molto contento che la gente canti
tuttora questo pezzo».
Che cos'è per
te l'amore?
«Sicuramente non è possesso, ma rispetto
l'uno dell'altro. Una canzone come 'Non abbiam bisogno di parole'
esprime la mia visione dell'amore. Quella canzone è un po' vecchia, è
stata scritta nel '92, ma è entrata appieno nel pubblico. Proprio per
questo, nei concerti, la tengo tra le ultime. Quando arriva dà un
segnale».
APCOM
musica 4 dicembre
VATICANO/ CONCERTO NATALE, ZERO CANTA
RICORDANDO PAPA WOJTYLA
Tra i politici Francesco Rutelli
Città del Vaticano, 3 dic. (Apcom) -
E' iniziato nel segno di Giovanni Paolo II il concerto di Natale in
Vaticano dedicato quest'anno alle missioni in Oriente. Renato Zero è
salito sul palco dell'Aula Paolo VI esibendosi con il brano "La vita è
dono", un testo dedicato a Giovanni Paolo II. Accolto da un grande
applauso, Zero ha poi terminato l'esibizione con un saluto "al grande
Papa che ci ha appena lasciato e al nuovo Papa che è arrivato", ha
detto. Per Renato Zero è stata la prima esibizione in Vaticano, dopo
anni di attesa. "Canto un brano dedicato a Papa Wojtyla - ha detto nei
camerini prima di salire sul palco - purtroppo non ho potuto
dedicargliela quando era in vita, lo faccio ora: mi ascolterà
dall'alto".
Tra le autorità presenti nell'Aula
Paolo VI in Vaticano, gremita come è sempre, c'è anche il leader della
Margherita, Francesco Rutelli, unico politico presente. Tra le autorità
ecclesiastiche c'è monsignor James Foley, presidente del Pontificio
consiglio delle comunicazioni sociali. Assente invece il cardinale
Camillo Ruini: cosa insolita visto che il presidente della Conferenza
episcopale italiana è stato sempre presente negli ultimi anni. Tra i
'vip' Gina Lollobrigida, Valeria Marini e Marta Marzotto.
Un lungo applauso ha salutato
l'esibizione di Claudio Baglioni che ha cantato 'Fratello sole, sorella
luna' e un medley di 'Avrai', 'La vita è adesso', 'Strada facendo'.
Accolti da applausi anche Riccardo Cocciante, Alex Britti e Gigi
D'Alessio.
APCOM
musica 4 dicembre
Città del Vaticano, 3 dic. (Apcom) - "Ho
ricevuto un invito pressante da Panariello a partecipare come ospite al
Festival di Sanremo. Sarei disposto, valuterò". Così Claudio Baglioni a
margine del concerto di Natale in Vaticano che si è svolto stasera
nell'Aula Paolo VI. Il cantautore romano, che manca dall'Ariston di
Sanremo dal 1985, non ha escluso la sua partecipazione alla kermesse
musicale "non ho mai avuto niente contro Sanremo - ha detto - è un
festival benedetto e maledetto allo stesso tempo, ma molto seguito.
Credo che con Panariello e questa direzione neomusicale - ha concluso -
sarà una buona occasione di vedere la musica in televisione ben
rappresentata".
APCOM
musica 4 dicembre
VATICANO/ ARTISTI CONCERTO NATALE
DELUSI: VOLEVAMO VEDERE IL PAPA
'Mancata udienza con Benedetto XVI,
nemmeno un video-messaggio"
Città del Vaticano, 3
dic. (Apcom) - C'è grande delusione tra gli artisti italiani e
internazionali che hanno partecipato alla XIII edizione del concerto di
Natale in Vaticano per non essere stati ricevuti da Papa Benedetto XVI
in udienza. "Avrei voluto incontrarlo, per questo ci sono rimasto molto
male - ha detto Claudio Baglioni - fino all'anno scorso Papa Wojtyla,
anche se stava male, incontrava gli artisti e mandava un
video-messaggio". Stesso malumore anche da parte di Riccardo Cocciante:
"E' stato poco carino - ha affermato il cantautore - come mai non ha
incontrato gli artisti? D'altra parte cantiamo anche per lui e per il
Vaticano". Mango, per la prima volta sul palco dell'Aula Paolo VI,
esprime gli stessi sentimenti. "Un po' mi è dispiaciuto non incontrare
il Papa - ha aggiunto - fino all'ultimo ho sperato in una udienza".
E' infatti un concerto
di Natale in Vaticano insolito quello di quest'anno. Il primo senza
Giovanni Paolo II che, oltre ad incontrare gli artisti in udienza, usava
trasmettere un video-messaggio a tutti i partecipanti dell'evento.
"Benedetto XVI ha uno stile diverso, ma non giudichiamolo male", ha
concluso Baglioni sorridendo.
Kataweb
musica 2 dicembre
Concerto di Natale
la prima volta di Zero
Renato si aggiunge ai big Baglioni e
Cocciante. Canterà La vita è un dono, dedicata a Wojtyla. Il cast
Renato Zero prenderà parte domani
sera al Concerto di Natale in Vaticano, in onda su Canale 5 la sera del
24 dicembre. La notizia viene ufficializzata dal maestro Renato Serio
durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento. Molti se lo
aspettavano: Renato Zero ha dedicato a Papa Wojtyla una canzone del suo
ultimo album; lo stesso Renato Serio ha scritto e diretto le parti
orchestrali del disco. Insomma, gli indizi della prima partecipazione di
Zero al Concerto di Natale c'erano tutti. E Zero canterà proprio
"quella" canzone, La vita è un dono
Con Claudio Baglioni e Riccardo
Cocciante, Renato costituirà i "tre moschettieri" della canzone italiana
al tradizionale appuntamento televisivo musicale natalizio. Claudio
Baglioni darà vita a un piccolo show: un medley in cui proporrà i suoi
successi Avrai, Strada facendo e La vita è adesso. Quindi passerà a
Fratello sole, sorella luna e concluderà la sua esibizione con Tutti
qui.
Riccardo Cocciante canterà Tu Italia
e Sulle labbra e nel pensiero. Ai tre cantautori si aggiungono Alex
Britti e Negramaro, che suoneranno i rispettivi singoli Festa e Solo per
te (con Stefano Di Battista al sax) per poi unirsi nell'esecuzione di
Over The Rainbow. Nicky Nicolai sarà impegnata in un medley di classici
natalizi, Mango canterà Silent Night e la sua Ti amo così.
Gigi D'Alessio proporrà la sua
versione di Caruso assieme a Gigi Finizio e Sal Da Vinci. Dolcenera
infine, insieme al Milk, Chocolate and Honey FAO International Cildren
Choir, intonerà Happy Christmas e We Are Sailing.
Pochi gli artisti internazionali:
tornerà per la terza volta sul palco dell'Aula Paolo VI Dolores O'Riordan
con la sua Linger e una versione di Adeste fideles cantata con il tenore
italiano Gianluca Terranova. Altro ritorno dell'ultimo momento quello di
Salomon Burke: "Due anni fa è rimasto così soddisfatto della sua
partecipazione - dice Renato Serio - che ha insistito per tornare quest'anno.
E noi lo abbiamo accontentato". Ci sarà inoltre Miriam Makeba, grande
voce sudafricana che darà l'addio alle scene proprio domani sera con
l'esecuzione dal vivo di Mbube
e Africa Is Where My Heart Lies. Per
diverse ragioni, non ci saranno i già annunciati Paul Anka e Daniela
Mercury: il primo ha preso "altri impegni", la seconda voleva consegnare
al papa un libro con preservativo incluso.
IL
MESSAGGERO 2 dicembre
LIBRI: ROMA, ALLA SAPIENZA SALE IN
CATTEDRA CLAUDIO BAGLIONI
40 ANNI DI CARRIERA IN ‘PAROLE E
CANZONI’ DELLE EDIZIONI EINAUDI
Roma, 2 dic. (Adnkronos Cultura) -
Nell’aula Magna dell’Università “La Sapienza” di Roma, si è seduto un
insolito professore: Claudio Baglioni. Il celebre cantante romano ha
festeggiato i suoi “primi” quarant’anni di carriera presentando il
libro “Parole e Canzoni”, edito nella collana “Stile Libero” dell’Einaudi.
Un’originale iniziativa che nasce dalla collaborazione della casa
editrice Giulio Einaudi con il dipartimento di Studi Filologici,
Linguistici e Letterari dell’Università “La Sapienza” di Roma,
impegnate nella promozione di un nuovo aspetto della letteratura
italiana: la canzone d’autore. Il volume, che è canzoniere integrale
del cantautore, è accompagnato da un dvd curato da Vincenzo Mollica,
con i contributi di Roberto Cotroneo, Ennio Morricone, Giuseppe
Tornatore e Walter Veltroni.
IL
MESSAGGERO 2 dicembre
di LAURA BOGLIOLO
Zainetti in
spalla, sciarpe per proteggere dal freddo e cellulare in mano per
gridare «stasera c'è Baglioni, corri all'università!». Hanno aspettato
dalle 10 del mattino, in fila, ordinatamente, davanti al Rettorato della
Sapienza scambiandosi parole e pensieri sul loro «mago», sul «poeta che
ti regala il passaporto per un'altra dimensione, fatta di sogno e
speranza». A loro piace essere chiamati rimbaglioniti , quasi
drogati dalla potente voce del cantante romano che alle 18 nell'Aula
Magna dell'università si è seduto accanto al Rettore Renato Guarini , al
professore di Letteratura Italiana Asor Rosa , alla professoressa e
sociologa Elisabetta Mondello e al professor Roberto Palumbo , preside
della Facoltà di Architettura di Valle Giulia, dove lo scorso anno
Claudio Baglioni si è laureato. «Un incontro - ha spiegato il Rettore
Guarini - per ricordare i 40 anni di carriera del cantante, festeggiati
con l'uscita del cofanetto edito dall'Einaudi “Parole e Canzoni” che
contiene un libro e un Dvd con una lunga intervista realizzata da
Vincenzo Mollica ». Quarant'anni di successi apprezzati anche dal
Rettore che ha confessato la sua passione per la canzone Strada Facendo
«un vero inno - ha spiegato Guarini - alla speranza». Applausi
scroscianti della platea anche quando il professor Asor Rosa ha definito
la serata come un momento per «dare a Baglioni la laurea honoris causa
in Scienze della Letteratura». A raccontare, invece, la laurea presa lo
scorso anno ci ha pensato il preside della Facoltà di Valle Giulia
Roberto Palumbo. «Ho incontrato la mamma di Baglioni - ha spiegato - e
le ho promesso che avrei pensato io a farlo tornare sulla giusta strada
e a farlo studiare». E così è stato. «Una laurea importante - ha
raccontato Baglioni - perché studiare aiuta in ogni momento della vita,
anche nello scrivere». «Le parole sono bestioline strane, con i testi ho
sempre avuto problemi, perché rispetto tantissimo la letteratura e i
grandi poeti». Parole in cattedra e poi il concerto. Claudio Baglioni ha
intonato le note di “Avrai” al pianoforte, poi della grintosa ”Ninna
Nanna Nanna Ninna” «ispirata ad una poesia di Trilussa». Fans quasi in
delirio per “Con tutto l'amore che posso” eseguita con la chitarra e
l'indimenticabile “Mille giorni di te e di me”. Baglioni canta e si
commuove quando parla di ”Patapan” scritta per il papà che non c'è più.
«Avrei tanto voluto conoscerlo da giovane, per vedere quanti sacrifici
ha dovuto fare per crescermi così». Ancora musica ed emozioni con
“Strada Facendo”, “Amore Bello”, “E tu” e “Sabato Pomeriggio”. Più di
un'ora di concerto e poi il saluto finale: «Tenetemi con voi, il sogno è
sempre».
ADNKRONOS
1 dicembre
TV: DOMANI CLAUDIO BAGLIONI OSPITE DI 'MATRIX'
Roma, 1 dic. - (Adnkronos) - I quarant'anni di carriera di Claudio
Baglioni saranno l'argomento della puntata di domani di ''Matrix'', in
onda alle 23.15 su Canale 5. Con il cantautore nello studio, Enrico
Mentana ripercorrera' la carriera dell'artista attraverso filmati,
racconti, sorprese e, ovviamente, canzoni.
ADNKRONOS
1 dicembre
Musica: baglioni, 'tutti qui'
e' doppio disco di platino
Roma, 1 dic. (Adnkronos) -
Doppio disco di Platino per il triplo
Cd di Claudio Baglioni ''Tutti qui'' uscito il 4 novembre.
L'album e' la prima raccolta che vede
fianco a fianco brani dei cataloghi Rca (Bmg) e Sony Music
del repertorio di uno degli artisti
piu' amati e seguiti del panorama musicale internazionale, dal 1967 ad
oggi.