L'Arena di Verona
Mercoledì 13 Novembre 2002

Soddisfazione per lo spettacolo al Palasport. La Provincia fa il punto sulla
campagna contro la droga

«Dopo Baglioni, tocca a noi»
«O ci sei o ti fai» proseguirà con testimonianze nelle superiori «I ragazzi
devono fare tesoro dei messaggi lanciati con il concerto»

Dopo la festa, la riflessione quotidiana. Saranno dei «tribe», cioè una
sorta di talk show arricchiti da testimonianze, a continuare nelle scuole
superiori della città e della provincia la campagna contro la droga «O ci
sei o ti fai» lanciata a livello nazionale l'altra sera al Palasport nel
concerto di Claudio Baglioni. Sono stati oltre seimila gli spettatori,
studenti, genitori e in qualche caso anche giovani nonni che hanno
applaudito il popolare cantautore e condiviso con lui il messaggio della
campagna, sull'onda dei suoi successi cantati in coro da tre generazioni.
Per completare l'informazione e la sensibilizzazione verranno proposti nei
mesi prossimi anche dei seminari, rivolti in modo particolare agli adulti.
Ad annunciarlo, ieri nella sede della Provincia, è stato uno degli
organizzatori della campagna, Giancarlo Pignone, insieme al vicepresidente
della Provincia e assessore al sociale, Antonio Pastorello, al suo collega
alla Pubblica istruzione Adimaro Moretti degli Adimari e al capogruppo
consiliare di Forza Italia Graziano Galbero. La Provincia infatti, insieme
all'Autostrada Brescia-Padova ha contribuito con 25mila euro all'iniziativa,
che ha coinvolto oltre 50 scuole superiori; il Comune di Verona ha messo a
disposizione il Palasport mentre Medieautora assicurazioni ha fornito i
cappellini consegnati agli spettatori.
«La serata ha fatto centro», ha commentato Pignone, «e ora si tratta di
continuare nel lavoro con i ragazzi, per fare sedimentare i messaggi contro
la droga che sono stati lanciati. E grande merito va a Baglioni per aver
saputo interpretare con efficacia questo messaggio».
Lo conferma l'assessore Moretti degli Adimari, dicendo che «la Provincia è
sempre stata sensibile, anche con l'iniziativa "Mai più zombie", al no alla
droga. Quando la vita non è più sacra la società perde la spinta a credere
nel futuro e troppo spesso in passato c'è stata tolleranza verso l'uso delle
droghe, a cominciare da quelle leggere. Perciò daremo il nostro sostegno a
questi "tribe" nelle scuole superiori, con capisaldi quelle di Verona,
Legnago e Villafranca». (e.g.)

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