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Non solo musica, ma anche spettacoli teatrali,
testimonianze, seminari e concorsi a premi per realizzare spot
contro la droga. Il concerto di Claudio Baglioni, che sarà
gratuito (per assistere bisognerà esibire un tagliando,
distribuito nelle scuole, nel negozio di San Patrignano, in
Corte Sgarzerie 10, nella sede del Csi, in via Flavio Gioia, e
dall’Agaras, in via Mameli 1) e si terrà lunedì alle 21 al
Palasport grazie al sostegno di Comune, Provincia, Società
Autostrade e la collaborazione de
L’Arena
, sarà solo il primo evento della campagna nazionale di
educazione e prevenzione antidroga «O ci sei, o ti fai. Io
voglio esserci», patrocinata dalla presidenza del Consiglio.
Un’iniziativa rivolta non solo agli studenti delle scuole
superiori, ma anche a quelli delle scuole inferiori, troppo
spesso trascurati dalle campagne di prevenzione. A torto, perché
i primi approcci con le sostanze stupefacenti avvengono sempre
prima.
Le altre iniziative sono state presentate ieri nella sala Arazzi
del Comune dall’assessore alle Politiche sociali Tito Brunelli,
dal direttore generale dell’Ulss 20 Valerio Alberti, da Angelo
De Cristan, direttore dei Servizi sociali dell’Ulss 20, e da
Giancarlo Pignone, coordinatore della campagna nazionale «O ci
sei, o ti fai».
La fase operativa della campagna prevede entro la primavera
prossima il coinvolgimento delle scuole medie e superiori
attraverso la proposta di una serie di iniziative. A cominciare
dallo spettacolo teatrale
Tribe
,
una proposta a metà strada tra inchiesta, talk show e programma
televisivo, condotto dal giornalista Luca Pagliari. Un’altra
iniziativa che coinvolgerà le scuole cittadine sarà Lezione di
storie: l’esperienza diretta di chi ha vissuto in prima
persona il problema della tossicodipendenza, raccontata dal vivo
ai ragazzi. La campagna punta a sensibilizzare i giovani,
associando al problema della tossicodipendenza anche messaggi
informativi «forti» sul concetto di sicurezza stradale.
«A Verona facciamo già molta prevenzione, ma purtroppo il
problema della droga esiste ed è diffuso, quindi sono ben
accolte tutte le iniziative in grado di dare una scossa alle
coscienze», ha sottolineato l’assessore Brunelli, ricordando
che la nostra città, per la sua posizione geografica, è un
importante crocevia per molti traffici illeciti.
Interessato alla campagna nazionale di prevenzione, sostenuta
anche dall’Ulss 20, Valerio Alberti che avverte un calo di
tensione su un problema in continua espansione.
«Intervenire nelle scuole medie sarà un modo per entrare in
contatto con una fascia spesso trascurata, ma che può aver già
messo in atto comportamenti scorretti», ha ribadito. «Per
questo è necessario promuovere stili di vita sani e proporre ai
giovani modelli positivi, mostrando loro anche gli effetti
devastanti delle droghe».
Un intervento necessario. Secondo il Dipartimento delle
Dipendenze dell’Ulss 20 nel Veronese sono 20 mila i
consumatori abituali di cannabis, 4.500 quelli di cocaina, 5.813
quelli di ecstasy e 2.458 quelli di eroina.
La campagna sarà molto innovativa e diretta. Agli spettacoli
teatrali, agli incontri e ai seminari proposti nelle scuole
parteciperanno adolescenti che hanno attraversato il tunnel
della droga.
«Si tratta di ragazzi che hanno vissuto in prima persona i
drammi legati alla tossicodipendenza, agli incidenti del sabato
sera e all’emarginazione sociale, ma che sono riusciti ad
uscirne», ha proseguito Pignone. «Riteniamo che la
testimonianza diretta di chi è passato da quest’esperienza
devastante possa essere in molti casi più incisiva e
determinante del tradizionale intervento dell’esperto».
(c.t.)
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