Il Messaggero
Cronaca di Roma 10/12/2002
Martedì 10 Dicembre 2002
LA PRESENTAZIONE DELL’INIZIATIVA
Baglioni: io, un
“gregario”, non testimonial
Storace: ma la sua è la voce della coerenza
«Emozionato? Sempre. Questa volta l’emozione è ancora più forte
perchè il nostro mestiere sta tra il serio e il cialtrone ma in
questo momento mi sento utile per i giovani». Parola di Claudio
Baglioni che ieri mattina ha presentano l’iniziativa nella sede
della Regione con il presidente Storace e l’assessore provinciale
Catarci, Andrea Muccioli e il prefetto Pietro Soggiu, commissario
straordinario per la lotta alla droga. «Sono un gregario
dell’iniziativa e non il testimonial - ha aggiunto Baglioni -. I
veri protagonisti della lotta alla droga sono tutte quelle persone che
ogni giorno dedicano la propria vita alla lotta alla droga». Perché
proprio Baglioni è stato scelto per questa iniziativa? «Non è un
caso - ha spiegato Storace - L’artista - perché ha incentrato la
sua vita di persona, di padre e di artista sulla stessa coerenza e
semplicità che traspaiono dalle sue canzoni, sottolineando sempre,
con la propria testimonianza, quanto sia importante per ogni uomo un
rispetto per se stessi e per gli altri».
Il Messaggero
Cronaca di Roma
Martedì 10 Dicembre 2002
In ottomila al Palaghiaccio per il concerto in sostegno della campagna
antidroga
Tutti in coro con il menestrello Claudio
di SALVATORE TAVERNA
«Claudio, Claudio,
Claudio», urla la folla festante e gioiosa. Due ore di fila per
assistere al concerto più romantico, sentito, impegnato di quel
menestrello di Baglioni... Gli anni passano ma lui, bello con
l’anima d’oro, riesce ancora a dividere le sue lunghe giornate tra
suoni, luci, parole magiche e impegno sociale. Eccoli i giovani
fortunati che sono riusciti a sapere del concerto, al Palaghiaccio di
Marino, prima del tempo: biglietti gratis alla mano, un vero miracolo!
Loro, studenti delle medie e delle superiori, ma anche cinquantenni e
qualche nonnino, aspettano il divo di Questo piccolo grande amore. Ma
al di là delle note, i brani meravigliosi di Claudio, la serata,
voluta dalla Presidenza del Consiglio, dalla Provincia, con in pole
position il presidente Silvano Moffa, nasce a favore dei giovani che
riescono a dare una spallata al mondo della droga, soprattutto per
informare ragazze e ragazzi che si trovano lontani dalla
tossicodipendenza: perché non vi si avvicinino mai!
Palaghiaccio gremito, ottomila in delirio per lui: tutti con le
braccia verso il cielo! Insistono: «Claudio, Claudio, Claudio». Ma
Baglioni si trova ancora in camerino e scalda la voce circondato dai
suoi musicisti del cuore: Paolo Gianolio, chitarra ritmica e solista,
Paolo Costa, basso e il mitico Lele Melotti, batteria.
Momento emozionate: il giornalista Luca Pagliari chiama sul palco i
ragazzi che partecipano alla campagna O ci sei o ti fai, io voglio
esserci. Maxischermi in azione, storie raccontate dalla viva voce dei
giovani che, una volta caduti nella trappola della droga, riescono con
sofferenza, fatica, dolore a uscire da questo mondo maledetto. Un
ragazzo fulvo con barbetta: «Ho cominciato a tredici anni con le
canne... Col tempo in discoteca: cocaina, acidi, anfetamine, compravo,
spacciavo... fino a quando qualcuno mi ha dato una mano». Un racconto
dopo l’altro in discesa verso gli inferi della tossicodipendenza e
poi, pian piano, il riscatto, il ritorno, la vittoria.
Sul palco appare, in noir, Claudio Baglioni, accompagnato dal fido
Fabione Marsili (Ats), suo angelo custode. Esplosione di applausi.
Lui, microfono in mano, e tanta voglia di comunicare ai ragazzi: «Grazie
al cartello delle associazioni che si battono per il recupero dei
ragazzi. Grazie a San Patrignano, all’Associazione Giovanni XXIII,
alla Comunità in dialogo, Mondo nuovo, Casa del Giovane, Lega
abbruzzese... Sì, canto perché volevo che la gente sapesse di me...
Visto lo slogan dello spot in tv mi sono detto: “Dato che non mi
faccio, devo esserci. Attenzione: noi canzonettari possiamo ogni tanto
renderci più utili...».
E via tra cori, canti soft, danze collettive con Avrai, Strada
facendo, Io sono qui, 1000 giorni di te e di me, Cuore d’aliante,
Poster... fino al clou: Questo piccolo grande amore... Fiammelle
ondeggianti, volti estasiati, giovani impazziti. Baglioni, da sempre,
incanta mamme e figlie, nonni e nipoti. Eccolo eseguire vecchi pezzi
al pianoforte, eccolo impugnare la chitarra e poetare con le sue
parole d’amore, eccolo lanciare, in un accenno di spogliarello, il
giubbotto sul palco. Applausi infiniti. «Sei fichissimo!», urla
Jessica Dominici, vent’anni, commessa. «Non posso vivere senza le
tue canzoni». E Giorgia Altomonte, quasi medico, abbagliata
dall’incontro con il mito pop, si lascia andare: «Claudio sei
grande nel cuore e nell’anima!».
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