Il Messaggero veneto 12/11/2002

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Baglioni: sbagliato aver cantato per anni la droga VERONA. «La mia categoria dovrebbe schiaffeggiarsi per aver cantato anni fa la droga. Magari qualcuno lo ha fatto ingenuamente, anche con pensieri positivi, ma le responsabilità le abbiamo avute e oggi ce ne accorgiamo». Con questo sfogo in conferenza stampa a poche ore dal concerto di ieri sera a Verona, Claudio Baglioni ha dato il via questa sera alla seconda fase della campagna «O ci sei, o ti fai. Io voglio esserci» di prevenzione all' uso di droghe, promossa dalla presidenza del Consiglio dei ministri, in collaborazione con undici comunità di recupero. Si tratta della parte invernale dell'iniziativa itinerante (90 località toccate da Aosta a Trapani contattando da luglio a settembre 400mila giovani tra i 15 e 20 anni) che prevede la realizzazione, oltre che dello spettacolo di Verona, di un altro concerto di Baglioni, presumibilmente il 6 dicembre a Roma, e un terzo evento nel mese di marzo a Reggio Calabria. É stato proprio l'artista romano, al Palasport di Verona, a tracciare assieme al responsabile della comunità di San Patrignano Andrea Muccioli un primo bilancio della campagna. «Non so - ha osservato Baglioni - se quelli che fanno il mio mestiere abbiano oggi molta responsabilità di quanto avviene nella società. Mi sono accorto però che noi musicanti di responsabilità ne abbiamo avute anni fa». Secondo Muccioli, «la prevenzione non può essere solo informazione, ma viene dall'educazione, dall'esempio concreto». Il figlio del fondatore di San Patrignano punta il dito sui «tantissimi adulti che in questi anni hanno abbandonato le proprie responsabilità educative. Le responsabilità educative restano, ci sono per tutti gli adulti nei confronti dei più giovani, siano essi figli diretti o giovani che incontriamo per caso. Gli adulti devono riappropriarsi della loro missione educativa». Baglioni, che si è definito un «gregario» di questa iniziativa, ha confessato di aver riflettuto a lungo prima di accettare la proposta dei due concerti per la campagna. «Poi ho deciso - ha spiegato - che era senz'altro meglio esserci, come dice lo slogan. Mi sono solo chiesto se questa campagna non fosse fuori tempo massimo - ha continuato il cantante - ma credo che nella prevenzione nessuno possa permettersi di dire che il tempo è scaduto». Per i due concerti Baglioni ha allestito un gruppo da lui stesso definito «come mai mi era capitato di assemblare» e proprio per dar più forza all' iniziativa è tornato a cantare in una struttura sportiva «certo non adatta all'acustica di un concerto». La campagna di informazione e prevenzione proseguirà inoltre a Veronafiere con la partecipazione dal 21 al 23 novembre a «Job orienta», il salone della scuola e della formazione, quindi con una serie di 20 incontri tra dicembre e marzo del prossimo anno denominati «Lezioni di storia» e tra novembre a marzo 2003 con seminari socio scientifici.

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