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 30 gennaio 2004 

PalaOregon pieno in ogni ordine di posti, ieri sera, per l’esibizione di Baglioni: un viaggio nel tempo e nella musica Al mago Claudio il trucco riesce ancora Il cantautore romano ripercorre la sua carriera partendo... dalla cantina Il divo claudio Baglioni ieri sera sul palco del PalaOregon (foto Pozzoni) O re 21. Le luci del Pianella si spengono e un boato fa tremare le gradinate. Poi dall’avveniristico palco scendono lenti i riflettori, a spandere luce colorata tutt’intorno. E finalmente, come un mago evocato dal nulla, entra in scena Claudio Baglioni in un elegantissimo frac nero, come nera è la chitarra che porta al collo. Inizia con Yesterday , un omaggio ai Beatles, e il primo stacco di voce è un po’ incerto. Ma si riprende subito, l’ugola si scalda e da lì in poi è un’irresistibile cavalcata attraverso trentacinque anni di carriera. Poi si ferma, posa la chitarra e comincia: «Buona sera, Yesterday è ieri e ieri era...». I fans lo sommergono di applausi e lui si ferma, sguarda gli spaltri come se non si fosse ancora abituato a tanto clamore. Prende fiato e ricomincia: «Ieri c’era questa canzone, ed era un ieri di 35 anni fa. In una cantina come questa abbiamo cominciato, insieme a qualche amico, a cercare di mettere insieme note e parole». E davvero il palco era arredato come una sorta di cantina, piano umile di quella casa della musica che Claudio, canzone dopo canzone, ha costruito lungo tutto il concerto. Poi si toglie il frac e mostra, sotto la maglietta sbracciata, un fisico che solo la carta d’identità certifica appartenere a un 53enne. Basterebbe molto meno per mandare in brodo di giuggiole il già caldissimo pubblico femminile. Le note della chitarra elettrica accennano Noi no , i musicisti entrano ad uno ad uno con Paolo Gianolio, compagno di mille avventure in testa. Salutano e prendono il loro posto sul palco. Una canzone tira l’altra, e la polverosa cantina si popola di oggetti: un vecchio baule dal quale poi scaturiranno nuvole di bolle di sapone; una sgangherata rete da letto, improvvisato giaciglio per un un momento di quiete; un vetusto registratore che Claudio usa per riascoltare idealmente le canzoni del tempo che fu. Dagli il via fa di nuovo esplodere il palazzetto e Baglioni cavalca l’entusiasmo del pubblico vestito di una logora camicia e di un’altrettanto logora sciarpa. Il divo Claudio, come un imperatore di quella Roma che gli ha dato i natali, arringa il suo popolo fedele. Ed è un Pianella della grandi occasioni quello che asseconda di buon grado ogni capriccio del suo nume: pieno in ogni ordine di posto, raggiunto solo a fatica dopo un’interminabile attesa in coda in mezzo al traffico. Ovunque Claudio si volga è un turbinio di fazzoletti, di accendini, di cuori luminosi. Poi Baglioni si immerge nel suo passato remoto con un Quanto ti voglio che risale ai primissimi anni Settanta. Poi è la volta di Fotografie , anno 1981, e lì a dar man forte ai musicanti arrivano anche gli archi. Seguono quindi Le ragazze dell’Est, Bolero e Tienimi con te , prima concessione all’ultimo suo album Sono io . La cantina diventa salotto e poi terrazza, metamorfosi frutto di un’impressionante macchina scenica. Ancora una volta l’inossidabile Baglioni non ha tradito il suo pubblico, regalando tre ore di emozioni. Uno spettacolo da incorniciare e del quale dire con orgoglio: «Io c’ero». Claudio Baglioni , PalaOregon di Cucciago, 29 gennaio l’omaggio Tutto iniziò con i Beatles È «Yesterday» dei Beatles la scintilla che accende la macchina del tempo. La canzone composta da Paul McCartney ed eseguita da Baglioni a inizio concerto, è stata scelta come simbolo di una stagione nella quale - ha spiegato il cantautore - «con qualche amico incominciammo a cercare di mettere insieme note e parole».Enrico Romanò

 30 gennaio 2004 

Anche famiglie intere al grande «rito» musicale «Lui dà speranza a tutti» Superfan Gaetanella De Maria Manuela D’Alessandro S otto un cielo un po’ mago, con una luna alta che spalma ghiaccio sui volti e sui gesti delle persone, l’attesa per il Claudio nazionale si consuma fuori dal PalaOregon, ben prima delle 19,30, orario d’apertura dei cancelli. Scintille di “baglionismo” scoppiettano qua e là tra gli striscioni inneggianti ai giganti del basket: il loro palazzetto per un giorno è regno di uno dei più antichi monarchi della canzone italiana. «Claudio sei un grande mago», proclama un lenzuolo appeso proprio sotto il palco, dove sono appollaiati i suoi fan più accesi, quelli che non lo mollano mai, nemmeno per un concerto. Tra questi, Gaetanella De Maria , da Novara con passione: «Claudio è un grande dispensatore di energia positiva, ha la capacità di donare speranza a tutti. Noi che lo seguiamo ovunque e abbiamo la fortuna di conoscerlo, possiamo dire che è anche una persona sensibile e un vero signore». Sono soprattutto i trentenni a gremire gli spalti dell’impianto, ma ci sono anche bambini, signori di mezza età e tanti quadretti familiari. È il caso della famiglia Calogeri , mamma, papà, figli e zio. Il piccolo Daniele , 10 anni, è cresciuto a suon di ninne-nanne baglioniane, ma la sua predilezione, naturalmente, è per gli ultimi dischi del cantautore romano: «Mi piace molto Al di là del ponte », afferma tra sguardi d’orgoglio parentale. Anche Silvana Balin s’è trascinata un pezzo di famiglia, figlio e nuora, da Chiasso: «La mia radio trasmette solo ed esclusivamente Baglioni dal mattino alla sera. Ho contagiato tutti, nipoti compresi». Meglio il Baglioni degli esordi che quello più criptico degli ultimi anni, secondo la maggioranza degli interpellati, anche se c’è chi sottolinea la capacità di Claudio di crescere con il suo pubblico e, da principe corrucciato e cantore dell’amore semplice, diventare interprete di sentimenti più complessi. Monica e Carolina Castelli , sorelle, proclamano fiere la loro fedeltà al cantante: «Non l’abbiamo mai abbandonato, anche le sue scenografie nelle esibizioni live sono diventate sempre più accattivanti». Laura Birilli ammette un momento di disaffezione tra il periodo di Questo piccolo grande amore e le ultime produzioni: «Ma ora - assicura - è tornato grandissimo». I ricordi, quelli sì, sono legati soprattutto al Baglioni d’annata. E non sono solo rimembranze amorose. Angelo Magnoli definisce Strada facendo la sua «canzone più biografica, il canovaccio della sua vita». Mentre Miriam Citterio , ricorda «le prime feste, i lenti» ballati sulle note di Baglioni e l’album Oltre che «mi ha sollevata da un periodo piatto della mia vita».

Venerdi 30 Gennaio 2004 

 Baglioni va a canestro con gli effetti speciali Una macchina organizzativa impressionante, Crescendo Tour, ha bissato il clamoroso successo del tour estivo e ha conquistato senza riserve tutto il pubblico di Claudio Baglioni. L'atmosfera che si respirava ieri sera al PalaOregon di Cantù era quella di un raduno imperdibile. Giunti in massa, a stipare in ogni ordine di posti l'angusto ex Pianella, 4mila vecchi e giovani fan del cantautore hanno assistito ad uno show spettacolare, in cui gli effetti scenici hanno giocato un ruolo determinante. Tecnologia che ha impiegato centinaia di addetti e pedane mobili montate su un palco centrale enorme, sono l'impressionante cornice alle canzoni di Baglioni che ha ripercorso 35 anni di successi. Accolto al suo ingresso sulla piattaforma centrale da un autentico boato, Baglioni ha iniziato cantando in versione "solo" l'immortale successo dei Beatles Yesterday, punto di partenza fondamentale per un tour che più di altri ha sapore antologico. La scaletta ha lasciato infatti ampio spazio ai brani più popolari, ai successi che tutto il pubblico ha cantato con il suo beniamino. Fortemente voluta da Baglioni, la "casa musicale" su cinque livelli, ha ospitato una consolidata band nella quale non potevano mancare i fidi Paolo Gianolio alla chitarra e Stefano Melone alle tastiere, più una solidissima sezione archi di formazione classica, per dar vita ad un viaggio applaudito, ad ogni tappa, da un pubblico prevalentemente femminile. Sul palco, la giostra sonora, fatta di musica e colori, è stata sempre in movimento, raffigurando con efficacia i continui cambi di ambientazione. Una macchina perfetta che ha avuto in Baglioni un pilota capace di muoversi con grande abilità, non solo canora. Nelle varie situazioni predisposte in questo collaudato show, "l'uomo della storia accanto" ha regalato oltre 30 brani, riservando poche ma apprezzate sorprese come Le ragazze dell'Est, dall'album Strada Facendo. Il resto dello spettacolo lo ha fatto il pubblico, cantando a squarciagola da Mille giorni di me e di te a Io me ne andrei, da E tu come stai ad Avrai, da Amore bello a Strada facendo. A far esplodere il Palaoregon non un canestro a fil di sirena di Shaun Stonerook ma le note di Questo piccolo grande amore. La stagione musicale lariana ripartirà martedì 17 febbraio con il concerto di Samuela Bersani al Teatro Sociale-As.Li.Co. di Como, nell'ambito della rassegna Dal Vivo organizzata dall'agenzia FourOne Music di viale Varese, che attende ancora un sì definitivo per l'utilizzo estivo dello stadio Sinigaglia. Sopra, il cantante romano Claudio Baglioni con la sua chitarra durante lo spettacolo di ieri sera al PalaOregon di Cucciago. A sinistra, il pubblico dell?ex Pianella che ha gremito il palazzetto e intonato insieme con il suo beniamino 35 anni di successi musicali (fotoservizio Fkd)

 30 gennaio 2004 

Cantù-Un clamoroso successo in un PalaOregon gremito in ogni ordine di posti .A dispetto di 35 anni di carriera,Claudico Baglioni ha dimostrato grande entusiasmo ed è stato ampliamente ripagato dall’affetto dei suoi fans. ……..tre ore di grandi emozioni in un crescendo che i fans hanno mostrato di apprezzare con applausi a scena aperta………. ………………Ore 21 le luci del pianella si spengono e un boato fa tremare la gradinate……….E finalmente come un mago evocato dal nulla entra in scena Claudio Baglioni……..inizia con Yesterday…………….poi si ferma,posa la chitarra e comincia “Buona sera,Yesterday è ieri e ieri sera…….”i fans lo sommergono di applausi e lui si ferma,guarda gli spalti come se non si fosse ancora abituato a tutto questo clamore.Prende fiato e riprende…….. ….poi si toglie il frac e mostra ,sotto la maglietta sbracciata,un fisico che solo la carta d’identità certifica appartenere a un 53enne.Basterebbe molto meno per mandare in brodo di giuggiole il già caldissimo pubblico femminile.Le note della chitarra elettrica accennano Noi no,i musicisti entrano uno a uno con Paolo Gianolio,compagno di mille avventure in testa……………… ……..Dagli il via fa di nuovo esplodere il palazzetto e Baglioni cavalca l’entusiasmo del pubblico vestito di una logora camicia e di un’altrettanto logora sciarpa………….. …la cantina diventa salotto e poi terrazza……. ………Ancora una volta l’inossidabile Baglioni non ha tradito il suo pubblico,regalando tre ore di emozioni.Uno spettacolo da incorniciare e del quale dire con orgoglio:”IO C’ERO!”

 29 gennaio 2004 

”Baglioni tra una tournee e l’altra,praticamente lei gira l’Italia senza soste da quasi quattro anni.Ma non si stanca mai?” 

Mah,un po’ si,lo devo ammettere.Però quello del concerto è ormai diventato il momento più desiderato da parte mia,perché mi permette il contatto diretto,dal vivo,con il pubblico,senza le mediazioni discografiche o televisive. ….

”Anche stavolta,come già in Incanto,rispolvererà qualche chicca del suo repertorio meno noto?? 

Qua e la si,Sicuramente.Anche se Crescendo ha un carattere più antologico,e propone le canzoni più conosciute e popolari.Però ci saranno almeno due tre momenti nei quali andrò a pescare proprio nel fondo del cassetto,dove solo alcuni sono andati a rovistare,

 Giovedi 29 Gennaio 2004 

Oggi è il giorno dell'attesissimo ritorno di Claudio Baglioni in territorio comasco. Alle 21, al PalaOregon di Cantù, il 53enne cantautore romano (sopra) propone un viaggio nella sua carriera musicale, lunga ormai oltre 35 anni. Un strada costellata da successi, a partire da Signora Lia, uscita come lato b del 45 giri Una Favola Blue. La tournée invernale che sta toccando i principali palasport italiani, intitolata Crescendo, prevede un palco da record, con 190 metri quadrati di superficie, con cinque pedane mobili e una potenza di 1.140 watt, intorno al quale, ad ogni tappa, lavorano circa 400 persone. In calendario oltre tre ore di musica. Ancora a disposizione pochissimi biglietti (parterre 48,30 euro, tribuna numerata 42,50 euro, gradinata 26,50 euro) agli sportelli dello stesso PalaOregon. Informazioni allo 031.24.21.76 e sul sito www.fourone.it.

 Mercoledì 28 Gennaio 2004 

BAGLIONI DOMANI SUL MEGAPALCO DI CUCCIAGO Forse nessuno lo ricorderà più ma nel 1968 al “Festival degli sconosciuti” organizzato a Lugano da Teddy Reno,Claudio Baglioni arrivò secondo,interpretando il classico dei Beatles,l’immortale Yesterday. Lo stesso brano che probabilmente domani sera alle 21,al Palaoregon di Cantù,darà il via ad un viaggio attraverso gli oltre 35 anni di carriera del cantautore romano. Da Signora Lia,uscita come lato B del 45 giri Una favola Blu,è un successo continuo e gli anni 70 sono segnati da album irripetibili:da Questo piccolo grande amore,a Gira che ti rigira amore bello,da E tu a Sabato Pomeriggio. Prima di tuffarsi negli anni 80 con Strada Facendo ,Baglioni regala ai suoi fan E tu come stai?,spianando la via a quello che resta a tutt’oggi uno dei più grandi successi italiani dal vivo,il doppio album Alè-oò. Da allora la discografia di Baglioni è stata molto prolifica,segnata da alti e bassi (Anime in gioco complice Fabio Fazio) ,ed è sfociata nel terzo millennio con Viaggiatore sulla coda del tempo. L’ultimo album Sono io-l’uomo della storia accanto,ha regalato all’idolo di Trastevere la voglia di tornare negli stadi e la scorsa estate i suoi fan lo hanno ripagato con un successo incredibile:otto mega show per un toltale di 320mila spettatori,ben sintetizzati nel nuovo DVD Tutto in un abbraccio. Un successo che Baglioni,con una scenografia non meno importante,sta riproponendo nei palasport di tutta Italia anche nel corso del 2004,dopo la breve interruzione per l’incidente di Treviglio,quando fu vittima di una delle sue tecnologiche pedane mobili. Il tour Crescendo ha infatti creato non poche apprensioni agli organizzatori,che hanno dovuto allestire all’ex Pianella un palco da 190 metri quadri con cinque pedane mobili e una potenza da 1140 watt,intorno al quale,ad ogni tappa,lavorano circa 400 persone.Numeri impressionanti per un show inevitabilmente blindato,in grado di lasciare ben poco spazio all’improvvisazione. Un copione già scritto,un lungo racconto che ripercorrerà tutta la carriera del cinquantatreenne musicista.Oltre tre ore di musica durante le quali Baglioni cercherà di coinvolgere il pubblico con spettacolari effetti scenici e una consolidata band di nove elementi.Per l’evento organizzato dalla ForOne sono ancora a disposizione poche decine di biglietti (parterre 48,30€ ,tribuna numerata 42,50 € gradinata 26,50€). Alcuni di questi saranno disponibili domani,dalle 14 direttamente agli sportelli del Palaoregon .Informazioni al numero 031-242176 e su Internet,al sito www.ticketone.it Maurizio Pratelli

 

Il Lario come Sanremo?

 Mentre un duo di ardimentosi musicisti lariani di belle speranze, Simone Tomassini e il dj figlio d'arte Francesco Facchinetti, si appresta a calcare il palcoscenico dell'Ariston nella kermesse diretta da Tony Renis, nel nostro territorio si prepara una primavera di grandi nomi. Si inizia questa settimana con l'atteso ritorno di Claudio Baglioni, che suonerà giovedì alle 21 al Palaoregon di Cucciago.........
 

 

26 Gennaio 2004

Il concerto
Dei 3800 posti del Palaoregon ne restano liberi solo 200 per la tappa di «Crescendo tour», giovedì sera
Palco da record per «re» Claudio
Per Baglioni a Cucciago 5 pedane mobili su 9 tir. In campo 250 tecnici

Enrico Roman - Un palco da 190 metri quadri giusto nel mezzo del palasport. Cinque pedane mobili e due sistemi computerizzati per la gestione delle strutture. Un sistema audio per una diffusione a 360° completamente sospeso, per una potenza di 140 mila watts. Nove autoarticolati da 16 metri per il trasporto dei materiali, diciotto autovan per il trasporto del personale tecnico e per la produzione, 130 persone al seguito, 250 persone utilizzate in ogni città come tecnici e produzione locale. Una band di nove elementi diretta dal fido Paolo Gianolio. Bastano pochi numeri per dare la portata dell’evento Baglioni. Al PalaOregon di Cucciago si contano le ore che mancano all’arrivo del “divo Claudio”. Il concerto è programmato per giovedì 29, ma perché tutto possa essere pronto per la carica dei fan, la carovana del tour Crescendo 2004 si metterà al lavoro nel palazzetto già da dopodomani: nell’intero star system musicale italiano, i concerti di Baglioni sono gli unici, insieme a quelli di Ligabue, a richiedere due giorni per l’allestimento del palco. Gli spalti del Pianella già fremono, e dei 3800 posti a disposizione ne rimangono sì e no duecento: praticamente volatilizzate le gradinate (a 26,50 euro a biglietto), restano le poltrone nel parterre (48,30 euro) e le tribune numerate (48,30 euro). Per i fortunati che si sono già accaparrati i tagliandi si preparano tre ore di spettacolo puro. Baglioni uscirà dal tunnel degli spogliatoi alle 21 per rientrarvi definitivamente solo a mezzanotte. Il cantautore romano non risparmierà note, parole e sorprese. E anzi, il lettore che volesse godersi appieno le invenzioni di Baglioni, farebbe bene a non proseguire oltre in questa lettura. Smaltito l’infortunio che lo aveva messo il 26 novembre scorso, a Treviglio, Baglioni dovrebbe presentarsi in piena forma. E avrà davvero bisogno di tutte le risorse in riserva nel suo fisico di splendido cinquantatreenne per tenere botta in uno show che mescola musica e teatro. Se non interverranno cambiamenti dell’ultima ora, Baglioni dovrebbe entrare in scena in rigoroso frac nero, con la chitarra a tracolla, “rubando” la leggendaria Yesterday dal repertorio dei Beatles. E proprio dal suo “ieri”, cominciato qualcosa come trentaquattro anni fa, comincerà la lunga cavalcata attraverso un numero impressionante di successi senza tempo. L’inizio sarà soft, quasi intimistico, per proseguire poi, brano dopo brano in un irresistibile Crescendo . Ma Baglioni non si accontenterà di cantare: da “quasi architetto” qual è (il miraggio della laurea svanì dopo qualche esame), nel corso del concerto costruirà una vera e propria “casa della musica” strutturata su tre piani con cantina, soggiorno e terrazzo. All’inizio la scena sarà spoglia, poi compariranno, bauli, poltrone, scrivanie, strumenti musicali a completare l’arredamento. Perché, come nei concept album che hanno inaugurato la sua carriera ( Questo piccolo grande amore in testa, ma anche Gira che ti rigira amore bello e persino Io sono qui ), ogni brano non farà storia a sé, ma diventerà l’anello di una catena che racconta una carriera, un mestiere, un sogno: quelli di Baglioni, quelli del suo pubblico.

 

 

 

18/11/2003 Prove aperte per gli Associati Con riferimento all'oggetto si comunica che per tutte le date del Tour "Crescendo" 2003/2004 di Claudio Baglioni, a tutti i soci in regola con l'iscrizione all'Associazione Culturale ClaB, è riservata l'entrata anticipata per assistere alle prove dei concerti. Pertanto l'ingresso è previsto alle ore 17:00 presso i cancelli contraddistinti dal cartello "Ingresso ClaB", dove sarà necessario esibire la tessera ClaB, un documento d'identità e il biglietto valido per il concerto in programma