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all'indice delle Rassegne Stampa Del Tour CRESCENDO
PalaOregon pieno in ogni ordine di posti, ieri sera, per
l’esibizione di Baglioni: un viaggio nel tempo e nella musica
Al mago Claudio il trucco riesce ancora Il cantautore romano
ripercorre la sua carriera partendo... dalla cantina Il divo
claudio Baglioni ieri sera sul palco del PalaOregon (foto
Pozzoni) O re 21. Le luci del Pianella si spengono e un boato fa
tremare le gradinate. Poi dall’avveniristico palco scendono
lenti i riflettori, a spandere luce colorata tutt’intorno. E
finalmente, come un mago evocato dal nulla, entra in scena
Claudio Baglioni in un elegantissimo frac nero, come nera è la
chitarra che porta al collo. Inizia con Yesterday , un omaggio
ai Beatles, e il primo stacco di voce è un po’ incerto. Ma si
riprende subito, l’ugola si scalda e da lì in poi è
un’irresistibile cavalcata attraverso trentacinque anni di
carriera. Poi si ferma, posa la chitarra e comincia: «Buona
sera, Yesterday è ieri e ieri era...». I fans lo sommergono di
applausi e lui si ferma, sguarda gli spaltri come se non si
fosse ancora abituato a tanto clamore. Prende fiato e
ricomincia: «Ieri c’era questa canzone, ed era un ieri di 35
anni fa. In una cantina come questa abbiamo cominciato, insieme
a qualche amico, a cercare di mettere insieme note e parole». E
davvero il palco era arredato come una sorta di cantina, piano
umile di quella casa della musica che Claudio, canzone dopo
canzone, ha costruito lungo tutto il concerto. Poi si toglie il
frac e mostra, sotto la maglietta sbracciata, un fisico che solo
la carta d’identità certifica appartenere a un 53enne.
Basterebbe molto meno per mandare in brodo di giuggiole il già
caldissimo pubblico femminile. Le note della chitarra elettrica
accennano Noi no , i musicisti entrano ad uno ad uno con Paolo
Gianolio, compagno di mille avventure in testa. Salutano e
prendono il loro posto sul palco. Una canzone tira l’altra, e
la polverosa cantina si popola di oggetti: un vecchio baule dal
quale poi scaturiranno nuvole di bolle di sapone; una
sgangherata rete da letto, improvvisato giaciglio per un un
momento di quiete; un vetusto registratore che Claudio usa per
riascoltare idealmente le canzoni del tempo che fu. Dagli il via
fa di nuovo esplodere il palazzetto e Baglioni cavalca
l’entusiasmo del pubblico vestito di una logora camicia e di
un’altrettanto logora sciarpa. Il divo Claudio, come un
imperatore di quella Roma che gli ha dato i natali, arringa il
suo popolo fedele. Ed è un Pianella della grandi occasioni
quello che asseconda di buon grado ogni capriccio del suo nume:
pieno in ogni ordine di posto, raggiunto solo a fatica dopo
un’interminabile attesa in coda in mezzo al traffico. Ovunque
Claudio si volga è un turbinio di fazzoletti, di accendini, di
cuori luminosi. Poi Baglioni si immerge nel suo passato remoto
con un Quanto ti voglio che risale ai primissimi anni Settanta.
Poi è la volta di Fotografie , anno 1981, e lì a dar man forte
ai musicanti arrivano anche gli archi. Seguono quindi Le ragazze
dell’Est, Bolero e Tienimi con te , prima concessione
all’ultimo suo album Sono io . La cantina diventa salotto e
poi terrazza, metamorfosi frutto di un’impressionante macchina
scenica. Ancora una volta l’inossidabile Baglioni non ha
tradito il suo pubblico, regalando tre ore di emozioni. Uno
spettacolo da incorniciare e del quale dire con orgoglio: «Io
c’ero». Claudio Baglioni , PalaOregon di Cucciago, 29 gennaio
l’omaggio Tutto iniziò con i Beatles È «Yesterday» dei
Beatles la scintilla che accende la macchina del tempo. La
canzone composta da Paul McCartney ed eseguita da Baglioni a
inizio concerto, è stata scelta come simbolo di una stagione
nella quale - ha spiegato il cantautore - «con qualche amico
incominciammo a cercare di mettere insieme note e parole».Enrico
Romanò
Anche famiglie intere al grande «rito» musicale «Lui dà
speranza a tutti» Superfan Gaetanella De Maria Manuela
D’Alessandro S otto un cielo un po’ mago, con una luna alta
che spalma ghiaccio sui volti e sui gesti delle persone,
l’attesa per il Claudio nazionale si consuma fuori dal
PalaOregon, ben prima delle 19,30, orario d’apertura dei
cancelli. Scintille di “baglionismo” scoppiettano qua e là
tra gli striscioni inneggianti ai giganti del basket: il loro
palazzetto per un giorno è regno di uno dei più antichi
monarchi della canzone italiana. «Claudio sei un grande mago»,
proclama un lenzuolo appeso proprio sotto il palco, dove sono
appollaiati i suoi fan più accesi, quelli che non lo mollano
mai, nemmeno per un concerto. Tra questi, Gaetanella De Maria ,
da Novara con passione: «Claudio è un grande dispensatore di
energia positiva, ha la capacità di donare speranza a tutti.
Noi che lo seguiamo ovunque e abbiamo la fortuna di conoscerlo,
possiamo dire che è anche una persona sensibile e un vero
signore». Sono soprattutto i trentenni a gremire gli spalti
dell’impianto, ma ci sono anche bambini, signori di mezza età
e tanti quadretti familiari. È il caso della famiglia Calogeri
, mamma, papà, figli e zio. Il piccolo Daniele , 10 anni, è
cresciuto a suon di ninne-nanne baglioniane, ma la sua
predilezione, naturalmente, è per gli ultimi dischi del
cantautore romano: «Mi piace molto Al di là del ponte »,
afferma tra sguardi d’orgoglio parentale. Anche Silvana Balin
s’è trascinata un pezzo di famiglia, figlio e nuora, da
Chiasso: «La mia radio trasmette solo ed esclusivamente
Baglioni dal mattino alla sera. Ho contagiato tutti, nipoti
compresi». Meglio il Baglioni degli esordi che quello più
criptico degli ultimi anni, secondo la maggioranza degli
interpellati, anche se c’è chi sottolinea la capacità di
Claudio di crescere con il suo pubblico e, da principe
corrucciato e cantore dell’amore semplice, diventare
interprete di sentimenti più complessi. Monica e Carolina
Castelli , sorelle, proclamano fiere la loro fedeltà al
cantante: «Non l’abbiamo mai abbandonato, anche le sue
scenografie nelle esibizioni live sono diventate sempre più
accattivanti». Laura Birilli ammette un momento di disaffezione
tra il periodo di Questo piccolo grande amore e le ultime
produzioni: «Ma ora - assicura - è tornato grandissimo». I
ricordi, quelli sì, sono legati soprattutto al Baglioni
d’annata. E non sono solo rimembranze amorose. Angelo Magnoli
definisce Strada facendo la sua «canzone più biografica, il
canovaccio della sua vita». Mentre Miriam Citterio , ricorda «le
prime feste, i lenti» ballati sulle note di Baglioni e
l’album Oltre che «mi ha sollevata da un periodo piatto della
mia vita».
Baglioni va a canestro con gli effetti speciali Una
macchina organizzativa impressionante, Crescendo Tour, ha
bissato il clamoroso successo del tour estivo e ha conquistato
senza riserve tutto il pubblico di Claudio Baglioni. L'atmosfera
che si respirava ieri sera al PalaOregon di Cantù era quella di
un raduno imperdibile. Giunti in massa, a stipare in ogni ordine
di posti l'angusto ex Pianella, 4mila vecchi e giovani fan del
cantautore hanno assistito ad uno show spettacolare, in cui gli
effetti scenici hanno giocato un ruolo determinante. Tecnologia
che ha impiegato centinaia di addetti e pedane mobili montate su
un palco centrale enorme, sono l'impressionante cornice alle
canzoni di Baglioni che ha ripercorso 35 anni di successi.
Accolto al suo ingresso sulla piattaforma centrale da un
autentico boato, Baglioni ha iniziato cantando in versione
"solo" l'immortale successo dei Beatles Yesterday,
punto di partenza fondamentale per un tour che più di altri ha
sapore antologico. La scaletta ha lasciato infatti ampio spazio
ai brani più popolari, ai successi che tutto il pubblico ha
cantato con il suo beniamino. Fortemente voluta da Baglioni, la
"casa musicale" su cinque livelli, ha ospitato una
consolidata band nella quale non potevano mancare i fidi Paolo
Gianolio alla chitarra e Stefano Melone alle tastiere, più una
solidissima sezione archi di formazione classica, per dar vita
ad un viaggio applaudito, ad ogni tappa, da un pubblico
prevalentemente femminile. Sul palco, la giostra sonora, fatta
di musica e colori, è stata sempre in movimento, raffigurando
con efficacia i continui cambi di ambientazione. Una macchina
perfetta che ha avuto in Baglioni un pilota capace di muoversi
con grande abilità, non solo canora. Nelle varie situazioni
predisposte in questo collaudato show, "l'uomo della storia
accanto" ha regalato oltre 30 brani, riservando poche ma
apprezzate sorprese come Le ragazze dell'Est, dall'album Strada
Facendo. Il resto dello spettacolo lo ha fatto il pubblico,
cantando a squarciagola da Mille giorni di me e di te a Io me ne
andrei, da E tu come stai ad Avrai, da Amore bello a Strada
facendo. A far esplodere il Palaoregon non un canestro a fil di
sirena di Shaun Stonerook ma le note di Questo piccolo grande
amore. La stagione musicale lariana ripartirà martedì 17
febbraio con il concerto di Samuela Bersani al Teatro
Sociale-As.Li.Co. di Como, nell'ambito della rassegna Dal Vivo
organizzata dall'agenzia FourOne Music di viale Varese, che
attende ancora un sì definitivo per l'utilizzo estivo dello
stadio Sinigaglia. Sopra, il cantante romano Claudio Baglioni
con la sua chitarra durante lo spettacolo di ieri sera al
PalaOregon di Cucciago. A sinistra, il pubblico dell?ex Pianella
che ha gremito il palazzetto e intonato insieme con il suo
beniamino 35 anni di successi musicali (fotoservizio Fkd)
Cantù-Un clamoroso successo in un PalaOregon gremito in ogni
ordine di posti .A dispetto di 35 anni di carriera,Claudico
Baglioni ha dimostrato grande entusiasmo ed è stato ampliamente
ripagato dall’affetto dei suoi fans. ……..tre ore di grandi
emozioni in un crescendo che i fans hanno mostrato di apprezzare
con applausi a scena aperta………. ………………Ore 21
le luci del pianella si spengono e un boato fa tremare la
gradinate……….E finalmente come un mago evocato dal nulla
entra in scena Claudio Baglioni……..inizia con Yesterday…………….poi
si ferma,posa la chitarra e comincia “Buona sera,Yesterday è
ieri e ieri sera…….”i fans lo sommergono di applausi e lui
si ferma,guarda gli spalti come se non si fosse ancora abituato
a tutto questo clamore.Prende fiato e riprende…….. ….poi
si toglie il frac e mostra ,sotto la maglietta sbracciata,un
fisico che solo la carta d’identità certifica appartenere a
un 53enne.Basterebbe molto meno per mandare in brodo di
giuggiole il già caldissimo pubblico femminile.Le note della
chitarra elettrica accennano Noi no,i musicisti entrano uno a
uno con Paolo Gianolio,compagno di mille avventure in
testa……………… ……..Dagli il via fa di nuovo
esplodere il palazzetto e Baglioni cavalca l’entusiasmo del
pubblico vestito di una logora camicia e di un’altrettanto
logora sciarpa………….. …la cantina diventa salotto e poi
terrazza……. ………Ancora una volta l’inossidabile
Baglioni non ha tradito il suo pubblico,regalando tre ore di
emozioni.Uno spettacolo da incorniciare e del quale dire con
orgoglio:”IO C’ERO!”
”Baglioni tra una tournee e
l’altra,praticamente lei gira l’Italia senza soste da quasi
quattro anni.Ma non si stanca mai?”
Mah,un po’ si,lo devo ammettere.Però quello del concerto
è ormai diventato il momento più desiderato da parte mia,perché
mi permette il contatto diretto,dal vivo,con il pubblico,senza
le mediazioni discografiche o televisive. ….
”Anche stavolta,come già in
Incanto,rispolvererà qualche chicca del suo repertorio meno
noto??
Qua e la si,Sicuramente.Anche se Crescendo ha un carattere più
antologico,e propone le canzoni più conosciute e popolari.Però
ci saranno almeno due tre momenti nei quali andrò a pescare
proprio nel fondo del cassetto,dove solo alcuni sono andati a
rovistare,
Oggi è il giorno dell'attesissimo ritorno di Claudio
Baglioni in territorio comasco. Alle 21, al PalaOregon di Cantù,
il 53enne cantautore romano (sopra) propone un viaggio nella sua
carriera musicale, lunga ormai oltre 35 anni. Un strada
costellata da successi, a partire da Signora Lia, uscita come
lato b del 45 giri Una Favola Blue. La tournée invernale che
sta toccando i principali palasport italiani, intitolata
Crescendo, prevede un palco da record, con 190 metri quadrati di
superficie, con cinque pedane mobili e una potenza di 1.140
watt, intorno al quale, ad ogni tappa, lavorano circa 400
persone. In calendario oltre tre ore di musica. Ancora a
disposizione pochissimi biglietti (parterre 48,30 euro, tribuna
numerata 42,50 euro, gradinata 26,50 euro) agli sportelli dello
stesso PalaOregon. Informazioni allo 031.24.21.76 e sul sito www.fourone.it.
Mercoledì 28 Gennaio 2004
BAGLIONI DOMANI SUL MEGAPALCO DI CUCCIAGO
Forse nessuno lo ricorderà più ma nel 1968 al “Festival
degli sconosciuti” organizzato a Lugano da Teddy
Reno,Claudio Baglioni arrivò secondo,interpretando il
classico dei Beatles,l’immortale Yesterday. Lo stesso brano
che probabilmente domani sera alle 21,al Palaoregon di Cantù,darà
il via ad un viaggio attraverso gli oltre 35 anni di carriera
del cantautore romano. Da Signora Lia,uscita come lato B del
45 giri Una favola Blu,è un successo continuo e gli anni 70
sono segnati da album irripetibili:da Questo piccolo grande
amore,a Gira che ti rigira amore bello,da E tu a Sabato
Pomeriggio. Prima di tuffarsi negli anni 80 con Strada Facendo
,Baglioni regala ai suoi fan E tu come stai?,spianando la via
a quello che resta a tutt’oggi uno dei più grandi successi
italiani dal vivo,il doppio album Alè-oò. Da allora la
discografia di Baglioni è stata molto prolifica,segnata da
alti e bassi (Anime in gioco complice Fabio Fazio) ,ed è
sfociata nel terzo millennio con Viaggiatore sulla coda del
tempo. L’ultimo album Sono io-l’uomo della storia
accanto,ha regalato all’idolo di Trastevere la voglia di
tornare negli stadi e la scorsa estate i suoi fan lo hanno
ripagato con un successo incredibile:otto mega show per un
toltale di 320mila spettatori,ben sintetizzati nel nuovo DVD
Tutto in un abbraccio. Un successo che Baglioni,con una
scenografia non meno importante,sta riproponendo nei palasport
di tutta Italia anche nel corso del 2004,dopo la breve
interruzione per l’incidente di Treviglio,quando fu vittima
di una delle sue tecnologiche pedane mobili. Il tour Crescendo
ha infatti creato non poche apprensioni agli organizzatori,che
hanno dovuto allestire all’ex Pianella un palco da 190 metri
quadri con cinque pedane mobili e una potenza da 1140
watt,intorno al quale,ad ogni tappa,lavorano circa 400
persone.Numeri impressionanti per un show inevitabilmente
blindato,in grado di lasciare ben poco spazio
all’improvvisazione. Un copione già scritto,un lungo
racconto che ripercorrerà tutta la carriera del
cinquantatreenne musicista.Oltre tre ore di musica durante le
quali Baglioni cercherà di coinvolgere il pubblico con
spettacolari effetti scenici e una consolidata band di nove
elementi.Per l’evento organizzato dalla ForOne sono ancora a
disposizione poche decine di biglietti (parterre 48,30€
,tribuna numerata 42,50 € gradinata 26,50€). Alcuni di
questi saranno disponibili domani,dalle 14 direttamente agli
sportelli del Palaoregon .Informazioni al numero 031-242176 e
su Internet,al sito www.ticketone.it Maurizio Pratelli
Mentre un duo di ardimentosi musicisti lariani di belle
speranze, Simone Tomassini e il dj figlio d'arte
Francesco Facchinetti, si appresta a calcare il palcoscenico
dell'Ariston nella kermesse diretta da Tony Renis, nel nostro
territorio si prepara una primavera di grandi nomi. Si inizia
questa settimana con l'atteso ritorno di Claudio Baglioni, che
suonerà giovedì alle 21 al Palaoregon di Cucciago.........
26
Gennaio 2004
Il concerto
Dei 3800 posti del Palaoregon ne restano liberi solo 200 per la
tappa di «Crescendo tour», giovedì sera
Palco da record per «re» Claudio
Per Baglioni a Cucciago 5 pedane mobili su 9 tir. In campo 250
tecnici
Enrico
Roman - Un palco da 190 metri quadri giusto nel mezzo del
palasport. Cinque pedane mobili e due sistemi computerizzati per
la gestione delle strutture. Un sistema audio per una diffusione
a 360° completamente sospeso, per una potenza di 140
mila watts. Nove autoarticolati da 16 metri per il trasporto dei
materiali, diciotto autovan per il trasporto del personale
tecnico e per la produzione, 130 persone al seguito, 250 persone
utilizzate in ogni città come tecnici e produzione locale. Una
band di nove elementi diretta dal fido Paolo Gianolio. Bastano
pochi numeri per dare la portata dell’evento Baglioni. Al
PalaOregon di Cucciago si contano le ore che mancano
all’arrivo del “divo Claudio”. Il concerto è programmato
per giovedì 29, ma perché tutto possa essere pronto per la
carica dei fan, la carovana del tour Crescendo 2004 si metterà
al lavoro nel palazzetto già da dopodomani: nell’intero star
system musicale italiano, i concerti di Baglioni sono gli unici,
insieme a quelli di Ligabue, a richiedere due giorni per
l’allestimento del palco. Gli spalti del Pianella già
fremono, e dei 3800 posti a disposizione ne rimangono sì e no
duecento: praticamente volatilizzate le gradinate (a 26,50 euro
a biglietto), restano le poltrone nel parterre (48,30 euro) e le
tribune numerate (48,30 euro). Per i fortunati che si sono già
accaparrati i tagliandi si preparano tre ore di spettacolo puro.
Baglioni uscirà dal tunnel degli spogliatoi alle 21 per
rientrarvi definitivamente solo a mezzanotte. Il cantautore
romano non risparmierà note, parole e sorprese. E anzi, il
lettore che volesse godersi appieno le invenzioni di Baglioni,
farebbe bene a non proseguire oltre in questa lettura. Smaltito
l’infortunio che lo aveva messo il 26 novembre scorso, a
Treviglio, Baglioni dovrebbe presentarsi in piena forma. E avrà
davvero bisogno di tutte le risorse in riserva nel suo fisico di
splendido cinquantatreenne per tenere botta in uno show che
mescola musica e teatro. Se non interverranno cambiamenti
dell’ultima ora, Baglioni dovrebbe entrare in scena in
rigoroso frac nero, con la chitarra a tracolla, “rubando” la
leggendaria Yesterday dal repertorio dei Beatles. E proprio dal
suo “ieri”, cominciato qualcosa come trentaquattro anni fa,
comincerà la lunga cavalcata attraverso un numero
impressionante di successi senza tempo. L’inizio sarà soft,
quasi intimistico, per proseguire poi, brano dopo brano in un
irresistibile Crescendo . Ma Baglioni non si accontenterà di
cantare: da “quasi architetto” qual è (il miraggio della
laurea svanì dopo qualche esame), nel corso del concerto
costruirà una vera e propria “casa della musica”
strutturata su tre piani con cantina, soggiorno e terrazzo.
All’inizio la scena sarà spoglia, poi compariranno, bauli,
poltrone, scrivanie, strumenti musicali a completare
l’arredamento. Perché, come nei concept album che hanno
inaugurato la sua carriera ( Questo piccolo grande amore in
testa, ma anche Gira che ti rigira amore bello e persino Io sono
qui ), ogni brano non farà storia a sé, ma diventerà
l’anello di una catena che racconta una carriera, un mestiere,
un sogno: quelli di Baglioni, quelli del suo pubblico.
18/11/2003
Prove aperte per gli Associati Con riferimento all'oggetto si
comunica che per tutte le date del Tour "Crescendo"
2003/2004 di Claudio Baglioni, a tutti i soci in regola con
l'iscrizione all'Associazione Culturale ClaB, è riservata
l'entrata anticipata per assistere alle prove dei concerti.
Pertanto l'ingresso è previsto alle ore 17:00 presso i cancelli
contraddistinti dal cartello "Ingresso ClaB", dove sarà
necessario esibire la tessera ClaB, un documento d'identità e
il biglietto valido per il concerto in programma
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